OTTOBRE
Questo è il nome proprio di una ragazzina cresciuta dal padre in un bosco nelle vicinanze di Londra. La scelta di vivere ai margini, nel senso letterale e geografico, del mondo civile è all’inizio condivisa dalla madre, che però, dopo quattro anni, decide di tornare a Londra.
La vita di Ottobre, il cui nome viene spesso declinato due volte, quasi in una invocazione, è naturalmente più selvaggia e avventurosa di quanto non possa essere quella di un bambino o una bambina cresciuti in città. Pochissime comodità, molte sane abitudini, moltissimo lavoro, per tenere il bosco ‘in ordine’, e molta fantasia: il personaggio centrale di ‘Ottobre, Ottobre’, scritto da Katya Balen e pubblicato nel 2023 da Einaudi Ragazzi, sostituisce la tecnologia, che nella casa nel bosco è ridotta al minimo, con la cura degli alberi e con l’invenzione di infinite storie, che poi racconta al padre. Storie che partono dagli oggetti che via via ritrova fra sassi e foglie cadute e che costituiscono il suo tesoro segreto. Due eventi segnano la sua vita a ridosso del suo undicesimo compleanno: il ritrovamento di un pulcino di barbagianni, che lei accoglie e cerca di salvare, per poi doversene separare, e l’incidente che inchioda il padre in ospedale per mesi. Questo è il punto nodale in cui il destino della ‘selvaggia’ Ottobre si ribalta: è costretta ad affidare il suo piccolo barbagianni, chiamato Stig, a un centro di recupero di animali selvatici, e ad andare a vivere con la madre, detestata, nella ostile e grigia Londra.
Per Ottobre tutto è nuovo: la casa riscaldata dai termosifoni, la scuola, la divisa scolastica, le ruvide amicizie che nonostante tutto riesce a costruirsi, soprattutto dal momento in cui coinvolge l’amico del cuore Yunus a cercare oggetti smarriti, o abbandonati, lungo le rive limacciose del Tamigi, ritrovando un po’ della selvaticità perduta.
Il suo futuro non è però nella grande metropoli; sarà costretta a vivere la sua duplice natura, cercando di conciliarne gli aspetti più singolari.
‘Ottobre, Ottobre’ è un romanzo imperfetto, e questo non è necessariamente un peccato capitale. Il suo punto di forza sta nel descrivere efficacemente quell’aspirazione ad una intensa connessione con la natura che molti, soprattutto adulti, fantasticano; il personaggio di Ottobre non può che ispirare simpatia per la sua ruvidezza e per l’ostilità a tutte le regole del cosiddetto vivere civile; è una ragazzina fondamentalmente libera, che indirizza la sua fervida immaginazione nel costruire storie fantastiche. Non si tratta, come si potrebbe pensare, di una bambina priva di qualsiasi istruzione: si fa i maglioni da sola, ma legge molti libri e sa calcolare con precisione quanta terra ci vuole per coltivare le patate. Di conseguenza, l’impatto con il mondo ‘civilizzato’ della scuola londinese che è costretta a frequentare non è poi così duro.
Quanto questo sia credibile non saprei dire: in realtà le molteplici attività che portano avanti padre e figlia fanno pensare a una natura molto addomesticata; il bosco in cui vivono, descritto come luogo di battaglie epocali fra i vari alberi, con buona pace di Stefano Mancuso, rappresenta più che altro uno sfondo per le vicende umane della famiglia di Ottobre. Più che il rapporto con la natura, sembra contare la lontananza dalla metropoli e dalle sue nevrosi.
Un altro punto di forza è il linguaggio spesso poetico che coinvolge lettrici e lettori in una dimensione emotiva.
Infine, il punto dolente della continua confusione terminologica relativa alla piccola Stig: nel testo viene usato alternativamente il termine ‘gufo’ e il termine ‘barbagianni’, cosa che può sconcertare il lettore, considerando la rilevanza che il personaggio riveste. Che si tratti di un barbagianni è fuori dubbio, considerate anche le immagini di Angela Harding. Credo che la traduttrice, Lucia Feoli, sia stata disorientata dal termine inglese owl, che indica genericamente gufi e civette: lo stesso barbagianni è chiamato barn owl. Immagino che l’autrice abbia usato più del dovuto il termine generico, che in italiano non esiste.
Detto questo, credo si possa dire che il romanzo può essere una lettura piacevole e coinvolgente per ragazzi e ragazze a partire dagli undici anni.
Eleonora
“Ottobre, Ottobre”, K. Balen, ill. A. Harding, Einaudi Ragazzi 2023
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