venerdì 28 novembre 2025

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

PHILIPEDERIN

Amos Perbacco aspetta la neve
, Erin E. Stead, Philip C. Stead 
(trad. Cristina Brambilla) 
Babalibri 2025 


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni) 

"Si versò un'altra tazza di tè e chiese di nuovo: 'Che notizie abbiamo oggi?' 
La radio rispose: 'Oggi ci sarà la prima nevicata!'. 
Amos indossò cappotto, sciarpa, berretto e le muffole più calde che aveva. Poi infilò gli scarponi... 
e uscì all'aperto, nella fredda e frizzante aria invernale.
Amos aspettò l'autobus numero 5, 'Mi domando quanta neve cadrà' si disse. 
In cuor suo sperava arrivasse almeno al ginocchio. 
Amos lavorò sodo per terminare i suoi lavori a maglia, stando attento ai dossi sulla strada." 

Dopo un'intera settimana di pioggia, finalmente la radio ha annunciato quello che Amos tanto spera: una bella nevicata. A lui piace molto la neve.


Pieno di speranza si reca come ogni mattina al suo posto di lavoro, guardiano dello zoo e con sé porta la sporta dei suoi lavori a maglia. Finisce gli ultimi giri di maglia proprio sull'autobus e poi, arrivato allo zoo, distribuisce ai suoi amici ciò che ha lavorato ai ferri fino a cinque minuti prima: cappello per l'elefante, sciarpa per rinoceronte, calzerotti per pinguino, gilet jaquard per gufo e copertina per tartaruga. 
Per tutto il giorno lui e i suoi amici stanno naso all'aria per veder cadere il primo fiocco. Ma niente. 
Le nuvole che passano non scaricano neve... Forse domani nevicherà. 
Ma la neve fa così: cade quando ne ha voglia e così, mentre tutti dormono, il primo fiocco viene giù e poi arriva il secondo. 
La mattina seguente tutto è imbiancato e gli amici possono finalmente fare quello che si fa quando la neve ti arriva al ginocchio: camminare nella neve fresca e lasciare grandi impronte, fare l'angelo sdraiati a terra, godersi il silenzio, pensare a riempire le mangiatoie di uccellini e scoiattoli e fare il tradizionale 'gufo' di neve. Ma c'è ancora spazio e tempo per fare l'ultima cosa, anzi le ultime due... 

Amos aspetta la neve perché la ama, noi aspettiamo Amos perché lo amiamo.


Questo è il terzo libro in cui il protagonista indiscusso è lui, quest'omino lungo e allampanato, un po' curvo, che va piano quando tutti corrono, che vive in una casa piccola circondata da palazzoni, che lavora a maglia e ha come amici gli animali di cui per contratto deve prendersi cura: un pinguino, un rinoceronte, un gufo, un elefante e una tartaruga. 
Ma che Amos sia sempre un po' controcorrente lo si capisce anche nel suo rapporto con gli animali: loro non sono il suo lavoro, loro sono i suoi amici. 
Non è qui il caso di ripercorrere la genesi del primo libro, non è nemmeno il caso di considerare il rapporto di collaborazione tra i due quando si tratta di inventare una storia e poi dargli una forma e dei colori.Tenui. 
Il loro esempio di affiatamento toglie il fiato, volendo fare della facile ironia. 
Ma è così: tra quei due l'intesa è così forte è così cercata e così naturalmente raggiunta che i loro libri sembrano concepiti, scritti e disegnati da una unica persona: "Philipederin" Stead. 


La cosa che colpisce, e a ogni nuovo loro libro la sensazione si rinnova tale e quale, è la grande abilità che hanno entrambi di creare, con mezzi totalmente diversi, un unico mondo. 
Un mondo a parte entro cui si muovono, con una flemma del tutto insolita per lo standard dei libri per bambini, questo gruppetto di personaggi. 
E nell'essere in questo modo, sono, in qualche misura, dei rivoluzionari: vanno d'accordo, si accudiscono a vicenda e amano la semplicità. 
Quello che capita loro è davvero quasi vicino al nulla: un raffreddore, una gita rimandata e adesso una nevicata. 
Eppure. 

Qualità altissima del disegno e del testo, in cui entrambi - lavorando sulle sfumature, sui mezzi toni, sui dettagli, su cose infinitesimali, apparentemente marginali - sono in grado di costruire qualcosa di talmente gigante, talmente universale che è davvero difficile rimanere indifferenti. Ogni lettore si riconoscerà in un dettaglio, in una parola usata. Si rispecchierà in uno dei caratteri dei personaggi oppure condividerà qualcuna delle loro abitudini. 


Rivolgersi alla radio come fosse una persona, avere pantofole con le orecchie, lavorare a maglia, camminare nelle impronte di un altro con i piedi più grandi, fare l'angelo nella neve, avere una passione per i marshmallow nella cioccolata calda... 

Carla

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