DI SOFFITTI ALTI E DI GRAZIA
Iperborea, 2025
NARRATIVA ILLUSTRATA PER MEDI (dagli 8 anni)
"Accanto al letto c'era un quadro che raffigurava Pioppotremolo, che non si poteva nemmeno definire un 'paese', ma al massimo un bosco con alcune vecchie case sparse. In una di quelle case abitava il nonno di Vida e Karl, insieme al pappagallo Paolo e al gatto Mosè."
Gli zaini dei due fratelli, Karl il maggiore e Vida la più piccola, sono già pronti dalla sera prima. Quello che li aspetta è un fine settimana a casa del nonno, a Pioppotremolo. Ma a mettersi di traverso ai loro progetti è la grande nevicata nella notte che ha bloccato le strade.
Solo i treni, seppur lentamente, viaggiano ancora...
Il nonno per telefono ha appena detto alla mamma dei due bambini che effettivamente anche lì da lui è tutto fermo. Il fine settimana pare saltato. Ma se Karl non parte per andare dal nonno, ha minacciato di scoppiare. Così il nonno decide di fare un estremo tentativo per salvare il nipote...
Il tentativo consiste nel rimettere in uso la vecchia slitta, attaccarci il vecchio cavallo e andare a prendere Karl e Vida alla stazione del treno, dopo aver attraversato il bosco.
Il tentativo, nonostante il vecchio Salomone von Olsen abbia arrancato nella neve alta con le sue tre zampe e mezzo, è riuscito! Quel cavallo pigro ha portato il nonno fino al piazzale della stazione e poi, nonostante tutto, nonostante il freddo e nonostante il buio, ha riportato indietro a casa nonno e nipoti.
Questo è il racconto di un fine settimana che - complice la grande bufera di neve che ha bloccato l'intera Danimarca - è durato ben di più e si è trasformato in una avventurosa impresa per aiutare un quasi folletto a superare la grande prova che il Re Inverno gli ha assegnato per poter diventare un folletto al cento per cento!
Una corsa contro il tempo, perché tutto deve succedere entro il 25 dicembre, ovviamente!
Il consiglio è questo: procurarsi entro il 30 novembre una copia di questo libro e leggerne - da soli o in compagnia - un capitolo a sera, per arrivare alla sera di natale con il miglior animo possibile.
Se il piano A non dovesse riuscire, il piano B suggerisce di procurarsi detto libro e ricavarsi una mattinata libera (o anche due serate o tre ore un giorno sì e un giorno no) per leggerlo e anche in questo caso l'animo se ne gioverà parecchio.
Questo libro è illuminato perché possiede una bella aria dentro e tanta grazia diffusa. Quelle stesse aria e grazia che illuminano spesso e volentieri la letteratura del Nord, almeno quella per l'infanzia: dove tutto scorre con così tanta naturalezza che l'unica cosa che il lettore può fare è quella di abbandonarsi al flusso della narrazione e farsi portare fino all'ultimo punto. Quello che chiude la storia.
In ordine sparso, un po' di cose luminose.
La relazione tra adulti e bambini: autentica, matura, risolta, leale, serena.
I bambini e i grandi sono spesso su posizioni diverse, tuttavia da entrambe le parti c'è il rispetto dell'altro e l'ascolto reciproco.
I grandi fanno i grandi e i bambini fanno i bambini. Nessuno sconfina!
La relazione tra realtà e magia: equilibrata e permeabile.
Con grande naturalezza si passa dalla missione magica di Vida e del suo amico quasi folletto che deve raccogliere uno stivale di chiardiluna alla spesa al supermercato, dal gilet di ragnatela alle partite a Ludo tra nonno e nipote.
Il lettore passeggia allegramente tra i due mondi e capita che a ogni superamento del confine un po' di polvere di realtà gli resti sul vestito, così come un po' di brillantini di magia. I dialoghi tra un bambina e un folletto rendono concreto questo continuo passaggio.
Il sense of humor che forse ha una sua ragion d'essere geografica, data dalla vicinanza tra Danimarca e Gran Bretagna. Un fatto è indubitabile: quel nonno è davvero una sagoma.
E non riesce proprio a fermarsi di fronte a nulla: sa ridere di cose anche molto serie.
Grande insegnamento, il suo! E già che c'è fa molto ridere anche il lettore grande, il che non guasta!
Lo spessore dei personaggi e lo spessore del contesto: tanto i due bambini quanto i tre adulti che abitano questa storia sono lì ben piantati nei loro rispettivi caratteri. E sono anche molto belli nelle loro relazioni interpersonali.
Karl e la sua concretezza, Vida e la sua poesia.
Con sullo sfondo belle giornate invernali, quelle con "il soffitto alto", la campagna danese in inverno, una casetta accogliente, calda e luminosa, il silenzio intorno, la neve che tutto copre, mangiandosi ogni rumore...
E il natale in arrivo.
I disegni di Anna Forlati che su tutto questo apre finestre, come in un vero calendario dell'avvento, e tavole singole o doppie che restituiscono - attraverso una nebbiolina perenne - l'aria e la grazia di questa storia.
Carla






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