lunedì 2 ottobre 2017

OLTRE IL CONFINE (libri dall'estero)


LA MIGLIORE INFANZIA

Triangle, Mac Barnett & Jon Klassen
Candlewick Press 2017


ILLUSTRATI

"This is Triangle.
This is Triangle's house.
This is Triangle in his house.
And this is Triangle's door."


Non credo di dover tradurre. Triangle è un triangolo che vive in una casa, tra molte, a triangolo. Ha un quadro alla parete con un triangolo ritratto, e la porta della sua casa è a triangolo. Un giorno Triangolo esce di casa per andare a fare uno scherzetto 'serpeggiante' a Quadrato. Per raggiungerlo deve fare molta strada, un sentiero pericoloso, che diventa via via misterioso: ai triangoli si succedono strane forme e poi lentamente arrivano i quadrati. 



A destinazione mette in atto il suo piano: sibila fuori dalla porta in modo da spaventare a morte Quadrato che teme sopra ogni cosa proprio i serpenti.
Lo scherzo riesce quasi del tutto se Triangolo non scoppiasse a ridere sul più bello del terzo sibilo. Quadrato non la prende bene e decide di vendicarsi, lo insegue per tutta la strada all'indietro (dove l'ho già visto...) fino ad arrivare alla casa dove però, la geometria non è un'opinione, non riesce a passare, ah ti sei incartato, sogghigna ancora Triangolo, ma il solo tappare quasi del tutto il varco, crea un gran buio nella sua stanza. E lui odia il buio...gli fa paura!
Son pari?


I libri di Mac Barnett e di Jon Klassen non sono mai fatti di poco. Eppure questo sembra una storia così esile...La contrapposizione di Triangolo e Quadrato non è la prima volta che la vediamo e il bosco da attraversare con la successione delle forme non sembra il primo nel mondo delle storie.
Eppure eppure eppure se si va poco sotto questa superficie ci sono un mucchio di cose interessanti da scoprire. E non credo che sia pigrizia mentale dei due autori il ricorso a un immaginario un po' trito, ma piuttosto una dimostrazione che con elementi tutto sommato 'banali' si può raccontare un mondo del tutto inaspettato.
Laddove il nitore delle forme geometriche dei due protagonisti, la chiarezza paratattica della storia, sembrano portare a un esito scontato ecco proprio sul più bello, all'ultimo giro di pagina si rimane nella perplessità assoluta con in mano una sola domanda, la cui risposta è nel vento...


Ma a ben vedere tutto il percorso che il lettore deve fare, dal primo momento che prende il libro in mano fino all'ultimo giro di pagina, è intessuto di piccole preziosità.
In primo luogo il formato: in una storia piena di angoli, che sugli angoli 'impenetrabili' basa l'intero senso della narrazione, abbiamo tra le mani un libro dagli spigoli inesistenti, come se fosse un libriccino da bebè.
In secondo luogo la pulizia assoluta del testo senza sbavature che si permette addirittura un raffinato gioco di parole tra sneaky e sneake (quando arriva in Italia, il traduttore avrà il suo bel pensare...)
In terzo luogo, e questo lo si deve a quel genio di Klassen, il gioco di sguardi tra i due personaggi fin troppo inespressivi sotto il profilo corporeo, ma eloquentissimi con gli occhi. E a proposito di sguardi, vorrei menzionare, tra le preziosità, la copertina, anch'essa da aggiudicare a Klassen, totalmente muta ma molto enigmatica e quindi promettente.
Quarta preziosità: un gusto per le scelte cromatiche del tutto 'controcorrente': neri, bruni, grigi - solo i risguardi di un verdolino chiaro.


Quinta preziosità: quel che sa fare Klassen con il suo segno minimalista lo fa altrettanto efficacemente Barnett con le parole: colpire in profondità e diventare riconoscibile anche dalla luna.
Sesta preziosità, forse la più importante: la capacità del testo di raccontare pensieri e azioni di due piccoletti, così come li penserebbero e agirebbero due piccoletti in carne e ossa. Il finale, che non vorrei qui svelare, porta in sé tutto il candore della migliore infanzia.


Il desiderio di Barnett & Klassen di tener agganciato fino all'ultimo secondo chi legge, presumibilmente un piccoletto o una piccoletta anche questi, è un modo corretto di utilizzare la letteratura, ma soprattutto un bel sistema per tenere accese le menti.


Signore e signori, ancora una volta questi due bravi ragazzi mi sono piaciuti.

Carla

Nessun commento:

Posta un commento