lunedì 16 dicembre 2019

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


SKELETON TREE


Scorrendo la quarta di copertina di questo romanzo, firmato da Iain Lawrence e pubblicato dalle Edizioni San Paolo, verrebbe da pensare: un altro! Da quando si sono nuovamente proposti romanzi d’avventura, ne sono usciti diversi che sembrano ricalcare uno schema comune: nel nostro caso, la trama richiama ‘Nelle terre selvagge’ di Paulsen, in entrambi i casi un incidente che isola il o i protagonisti dal resto del mondo, in entrambi i casi la natura selvaggia, in entrambi i casi il dover fare ricorso a tutte le proprie capacità per sopravvivere. Ma vedremo che le somiglianze finiscono qui.
Intanto la trama: c’è un io narrante, un ragazzino di tredici anni, che insieme a un altro di poco più grande, Frank, salpa per un viaggio in barca a vela insieme allo zio. Molto velocemente, il viaggio si trasforma in tragedia, c’è un naufragio, in cui lo zio muore, e i due ragazzi si ritrovano fortunosamente a riva, nella selvaggia costa dell’Alaska meridionale.
Qui comincia la loro avventura a due e si sviluppa su due piani: da un lato il loro quotidiano arrabattarsi per sopravvivere, grazie anche a quello che riescono a trovare; dall’altro il difficile rapporto fra loro, fatto di ostilità e diffidenza.
E’ una storia fatta di ‘presenze’: la presenza di un precedente naufrago, che ha lasciato misteriosamente la sua capanna; la presenza dei morti di una popolazione di cui non v’è traccia e le cui sepolture sugli alberi inquietano i sogni di Chris; la presenza di un grizzly, prima indifferente nei confronti degli umani, poi determinato a nutrirsene.
La natura selvaggia di questa parte del continente americano è una costante del racconto ed è evidente che Lawrence l’ha ben conosciuta, per l’accuratezza dei dettagli con cui viene descritta, così come è attenta l’osservazione delle interazioni che si creano fra le diverse specie: una di queste, quella fra corvi e lupi, diventa decisiva in un passaggio chiave del racconto. Nello stesso tempo sono chiari i riferimenti alle sepolture delle antiche popolazioni native.
Chris e Frank passano le settimane così, cacciando e pescando, curandosi come possono, accompagnati dal corvo Giovedì, che Chris ha adottato nonostante l’opposizione dell’altro ragazzo; leggono insieme lo stesso romanzo, lasciato dal misterioso abitatore della capanna, si aiutano l’un l’altro nonostante facciano fatica a sopportarsi. Chris, rimasto da poco orfano, si convince che il padre gli sia apparso in sogno per annunciargli l’imminente salvataggio, ma in apparenza le cose non stanno così.
Se dunque la trama in senso stretto ha molti rimandi ad altri romanzi che hanno trattato temi molto simili, ‘The Skeleton Tree’ si segnala per un intreccio non banale, per una bella ricostruzione dell’ambiente naturale, fatta di meraviglia e di timore. Non ci sono facili concessioni al sensazionalismo, ma una visione del mondo naturale che coniuga conoscenza e senso del mistero, quel sentirsi davvero piccoli quando si è lontani dal mondo della tecnologia. Si segnala anche per un finale per nulla scontato, che colpirà la fantasia dei lettori.
Lettura avventurosa per giovani lettrici e lettori a partire dai dodici anni.

Eleonora

“The Skeleton Tree”, I. Lawrence, Edizioni San Paolo 2019


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