DIO E IL BRICOLAGE
Questa volta parliamo di dio (non a caso con la minuscola) e della genesi, attraverso due libri che amano descriverla divertendosi molto.
Se pensiamo alla tradizionale descrizione della creazione, sarà capitato a tutti di chiedersi il perché dell’esistenza di questa o quella creatura. I nostri autori, Dendooven e Silei, se la prendono rispettivamente con il maialino e con l’ornitorinco e descrivono l’atto creativo che ne ha determinato la nascita immaginandosi il creatore come un distratto bricoleur.
Dunque , come ha ben descritto Carla nella sua recensione di Tutto rosa, nel libro della Dendooven abbiamo a che fare con il creatore, sollecitato da un angelo in ciabatte, che lo spinge a dare colore e nome a ciascun animale. Il creatore nicchia non poco, anche a causa della imminente puntata della sua soap opera, e, in fretta e furia, sistema alla meglio il mondo animale; il povero maialino, che arriva tardi, si vede costretto ad accettare una misera 'messa in piega' di coda e orecchie.
L’altro creatore, quello di Silei (www.artebambini.it), prepara ordinatamente le parti dei suoi animali e le colora, animale per animale, in modo diverso, in modo che i suoi aiutanti angioletti non si sbaglino nell’assemblaggio; ma gli angioletti sono dei veri birboni e rimescolano tutto, formando il CanFanDrillo o il CoccOrsIale (al lettore immaginarsi lo strano mix zoologico); inutile dire che tutto verrà rimesso a posto, con l’unica eccezione dell’ornitorinco, curioso animale che depone le uova e allatta i piccoli. Forse l’ornitorinco è davvero il frutto di uno scherzo 'divino'?
Entrambi i libri giocano con il tema della creazione e forniscono spunti per creare, a proprio piacimento, disegni e/o oggetti ispirati a questa fanta-zoologia.
Il punto è che la domanda sottesa, perché mai esiste questo o quell’animale e perché mai quel buffo animale è fatto così, è una domanda serissima e sfido tanti genitori e insegnanti a dare una risposta semplice e chiara. Potrei, a questo punto, parlarvi del libro di biologia evoluzionistica che mi sono letta questa estate, letto tanto per non perdere l’allenamento, ma vi risparmio. Mi limito a dire che, secondo me, quello che davvero difficile non è tanto trovare lì per lì una risposta accettabile, quanto far comprendere ai bambini che certezze assolute non le abbiamo e che, forse, il bello è proprio lì, nel viaggio che non finisce mai, nella domanda che domani ne porterà un’altra e un’altra ancora. Il che non significa che non possiamo dare risposte, ma che, almeno su questi grandi argomenti, ci dobbiamo accontentare di risposte provvisorie, parziali.
Mi sembra sia lo spirito con cui Erlbruch ha scritto La grande domanda (www.edizioni e/o.it), citato da Carla nella recensione di Com’era all’inizio; la grande domanda è 'io perché ci sono' e l’autore risponde con grande intelligenza con una serie di risposte, tutte valide, espresse dal punto di vista di soggetti diversi, invitando il bambino, e l’adulto che lo accompagna, a darsi le proprie risposte. Dice il marinaio: “Per navigare su tutti i mari”, il cieco: “Per avere fiducia”; la morte: “Sei qui per amare la vita”.
E’ un libro imperdibile, di quei pochi che con levità riescono a dire e suggerire discorsi importanti, quelli difficili da dire, ma importanti da mettere in comune con i bambini.
Eleonora
Eleonora
“Invenzione dell’ornotorinco”, F. Silei, Artebambini 2011
“Tutto rosa”, G. Dendooven, Comma 22, 2011
“La grande domanda”, W. Erlbruch, E/O, 2004
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