giovedì 6 ottobre 2011

I PANINI DI POLLICINO


Altrondo, la tana dei piccoli lettori è un circolo piccolo di lettori piccoli, ma molto 'voraci', in tutti i sensi.
La storia: avrete intuito che mi occupo di fomento della lettura tra le giovani leve e quindi da anni 'fondiamo' con gisella in giro per la città piccoli circoli di lettori.
L'anno passato, in una piccola ma fornita libreria  per bambini e ragazzi di Roma, la libreria Ponte Ponente (www.ponteponente.it) tutti i giovedì sono andata a leggere storie a bimbetti di 3 o 4 anni, ascoltatori attenti che mi hanno dato grandi soddisfazioni. Visto che il percorso ronzava intorno alle lettere dell'alfabeto e agli animali, ogni volta a fine lettura offrivo loro biscotti da me prodotti che avessero la forma della lettera in questione. La L di leone, con storie sui leoni e biscotti a forma di elle. 
Semplice, ma efficace.
Quest'anno si ripete l'esperienza ma con un percorso di lettura diverso: ronziamo intorno alla fiaba. Ovviamente non mi potevo presentare solo con i libri da leggere. Quindi ho deciso di partire da Pollicino e dal suo pane... ed eccoci qua: panini dolci per tutti.

Per la pasta di pane avete due possibilità:
1) se siete fortunati possessori di pasta madre ( o pasta acida) come me e come lulli e come gisella e come paola, o come maria luisa o elena o come...dovete preparare come di consueto l'impasto la sera prima ('o levou in genovese, in italiano il levato) e quindi la mattina, dopo aver tolto la pasta madre per la panificazione successiva, utilizzare 500 gr di pasta di pane.
2) se siete sfortunati e non possedete la pasta madre mettete 400 gr di farina di grano tenero 0 (potete anche mischiarla con un po' di manitoba - 1/3 manitoba 2/3 farina 0 - che potenzia la lievitazione) sulla spianatoia a fontana, sbriciolate al centro 10 gr di lievito di birra fresco e aggiungete lentamente 200 gr di acqua tiepida (non calda, mi raccomando, perché è un killer per la lievitazione). Ottenuto un impasto morbido, cominciate a lavorarlo tendendolo, stirandolo in lungo e in largo e rigirandolo in modo da renderlo areato ed elastico. A questo punto, raccogliete l'impasto a palletta e mettetelo in una ciotola, coperta con un canovaccio, in angolo al calduccio e fate riposare per un'ora. Quindi riprendetela, la palletta, e rilavoratela aggiungendo un altro pochino di acqua tiepida e due briciole ulteriori di lievito.

in verità ci sarebbe anche un' ipotesi 3) che non voglio nemmeno considerare: andare dal panettiere e comprare 500 gr di pasta di pane. Se decidete per questa, abbandonate immediatemante questo blog!! Vergogna!!!!

A questo punto la ricetta si unifica, ovvero avrete in entrambi i casi ottenuto 500 gr circa di pasta di pane da condire e trasformare in 12 panini dolci.

Per renderli dolci, io ho aggiunto, dietro suggerimento di lulli, la mia maestra di pane e guida spirituale in cucina:
tra 50 e 60 gr di zucchero
un cucchiaino di sale
50 gr di burro a tocchetti
tra 25 e 50 gr di uvetta
un goccio di latte per amalgamare

ma lulli nella sua ricetta aggiungeva anche:
60 gr ribes nero o rosso
mezzo cucchiaino di noce moscata
25 gr di scorzette di arancia candite
io non li ho messi perché erano diretti a  bambini che non so quanto amino canditi e noce moscata.

ho diviso l'impasto in due e quindi rispettivamente di nuovo in sei e sulla spianatoia infarinata ho lavorato a pallina i 12 pezzetti ottenuti. Li ho messi in bell'ordine sulla placca del forno ricoperta di carta forno e li ho lasciati lievitare per almeno 2 ore, fino a che le palline non si sono gonfiate a dovere. Quindi li ho spennellati con l'uovo per 'laccarli' e quindi li ho infornati a 200° per 15/20 minuti.
Qui li vedete pronti al decollo per il lungo viaggio che mi fa attraversare la città con qualsiasi tempo, da nord a sud, ogni giovedì, per incontrare quei cari bambini in quella cara libreria...

per i più pignoli: nella teglia se ne contano in verità 14, perché due fanno parte dell'infornata di prova fatta ieri...i restanti dieci di ieri non sono più tra noi, ma in pance a me care!
carla


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