VIVA LA LIBERTA'!!
Ritorna
Chris Haughton e ritorna alla grande: dopo il gufetto dal precario
equilibrio, vedi qui, ecco George, meraviglioso cane
dai principi etici incerti.
Dunque,
abbiamo un bel cagnone, George, e il suo padroncino Harry, che deve
allontanarsi da casa, non senza aver fatto le dovute raccomandazioni.
George
è molto convinto dal proprio compito, e spera proprio di riuscire a
fare il bravo, e già qui qualche sospetto può sorgere
legittimamente; a volte, però, la tentazione è davvero troppo
forte. Il bambino lettore lo segue partecipe mentre incappa in una
splendida torta e, oh no, George!, se la mangia in un
sol boccone, per poi correre dietro a Gatto, rovistare nella
spazzatura, scavare in un invitante vaso pieno di terra. George è
proprio pentito e quando torna il suo padroncino sgorga una lacrima
sincera dai suoi occhioni.
Harry non porta rancore e porta il suo cane a fare un passeggiata e lui, ancora animato da buone intenzioni, ignora Gatto, bravo, George!, una fetta di torta e tanta bella terra appena smossa...ma che fareste voi davanti ad un delizioso secchione dell'immondizia, che profuma di tutte le innominabili schifezze che contiene? George lo chiede al lettore, con quei suoi occhioni pieni di contrizione.
La conclusione è affidata al lettore, di cui s'immagina la complice partecipazione al conflitto etico che attanaglia il prototipo di tutti i cani.
Ancor
più dell'altra volta lo stile di Haughton, così squisitamente
grafico e giocato questa volta sui toni caldi del rosso e
dell'arancio, è efficace nel raccontare con ironia una storia il cui
esito appare evidente al lettore smaliziato, dando vita ad un
meccanismo inesorabile di comicità.
Ma da
che parte starà il lettore bambino? Ah, che liberazione ridere
vedendo così ben rappresentate il proprio conflitto fra doveri,
spesso incomprensibili, e piaceri irresistibili, ma non condivisi dal
mondo adulto!
Eleonora
P.s.
Devo
dire che lo sguardo di George, un po' dispiaciuto, ma molto
determinato a infrangere divieti, è molto simile a quello delle mie
ex randagie compagne di vita, quando, sentita la volpe, partono
all'inseguimento, lasciandomi come un baccalà ad aspettare il loro
soddisfatto ritorno.
p.s. 2
per la
precisione, la volpe le semina regolarmente e se ne va
trotterellando, mentre loro si riempiono di spine, ma la lezione è
proprio questa, alla faccia di Epitteto, non c'è niente che ci
faccia sentire vivi come insegiuire i sogni e provare a realizzarli.
“Oh
no, George!”, C. Haughton, Lapis 2013
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