lunedì 21 ottobre 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


A VOLTE RITORNANO...

Un lupetto ben educato, Jean Leroy, Mathieu Maudet
Babalibri 2013


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Buongiorno! qual è il tuo ultimo desiderio prima che ti mangi?
Immagino che io non possa chiederti la libertà?
Certo che no.
Allora vorrei che... mi leggessi una storia!"

Gran naso da lupo, maglietta polo con collettino educato e fascia colorata (ricorda un po' quella di Charlie Brown ma più sobria) e retino per farfalle, così agghindato, questo lupetto ben educato è al suo primo giorno di caccia.
Primo incontro: un succulento coniglio. Il gioco pare andargli per il meglio se non che subentrano le buone maniere, quelle che i suoi genitori hanno cercato di insegnargli. Alla preda va chiesto l'ultimo desiderio e va obbligatoriamente esaudito.


Il coniglio vuole una storia, il galletto, sua seconda preda, vuole della buona musica e ogni volta il povero giovane lupo è costretto a tornare a casa per prendere l'occorrente per esaudire i loro desideri. Nonostante la promessa, tanto il coniglio quanto il gallo approfittano dell'assenza del lupo per darsela a gambe. Che maleducati! Ma quando il lupo vede il bambino e decide di mangiarselo le cose vanno diversamente. Sebbene anche in quest'occasione il lupo debba tornare a casa a prendere colori e fogli, perché il bambino vuole un disegno come ultimo desiderio, al suo ritorno il bambino non è affatto fuggito, perché anche lui è stato educato a mantenere le promesse. Costi quel che costi....
Va da sé che nella vita non ci si deve mai sentire competamente al sicuro, perché... a volte ritornano.


Accanto ai libri dolci, pieni di baci, tenerezze che Babalibri pubblica con costanza, c'è un vero e proprio filone di libri horror, travestiti da albi illustrati.
L'horror -va detto a onor del merito- non è quasi mai del lettore, ma certamente lo è dei poveri malcapitati protagonisti, che di solito spariscono 'nel nulla' davanti agli occhi di chi legge.
Questo Lupetto ben educato ne è esemplare emblematico. La partitura vista nei precedenti è rispettata anche qui in ogni dettaglio e l'unico commento che il lettore dal cuore tenero può fare all'ultima pagina è sempre il medesimo: oh, noooo! Ma lo dice sempre ridendo.
Penso, a ritroso tra i miei preferiti, a Buongiorno postino, il precedente Buongiorno dottore (anche questi illustrati da Matthieu Modet), Non entrate nel sacco!, I tre porcellini della Giusi Quarenghi, Mangerei volentieri un bambino, fino ad arrivare al capostipite della serie: il magnifico Zuppa di sasso!
In questa serie di titoli si dimostra che la crudeltà, quella sana cattiveria dettata dall'istinto, può talvolta trionfare e quando accade lo fa in un impeto liberatorio che fa dire, a noi crudeli dentro, ahhh, che gusto! Con buona pace dei benpensanti che piangeranno invece le premature scomparse.

Carla

Noterella al margine. Copertina marrone, interno giocato solo sui toni del rosso e dell'arancio, originali ballons per dialoghi: libro che non può passare inosservato.

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