A VOLTE RITORNANO...
Un lupetto ben educato,
Jean Leroy, Mathieu Maudet
Babalibri 2013
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)
"Buongiorno! qual è il tuo
ultimo desiderio prima che ti mangi?
Immagino che io non possa chiederti
la libertà?
Certo che no.
Allora vorrei che... mi leggessi una
storia!"
Gran naso da lupo,
maglietta polo con collettino educato e fascia colorata (ricorda un
po' quella di Charlie Brown ma più sobria) e retino per farfalle,
così agghindato, questo lupetto ben educato è al suo primo giorno
di caccia.
Primo incontro: un
succulento coniglio. Il gioco pare andargli per il meglio se non che
subentrano le buone maniere, quelle che i suoi genitori hanno cercato
di insegnargli. Alla preda va chiesto l'ultimo desiderio e va
obbligatoriamente esaudito.
Il coniglio vuole
una storia, il galletto, sua seconda preda, vuole della buona musica
e ogni volta il povero giovane lupo è costretto a tornare a casa per
prendere l'occorrente per esaudire i loro desideri. Nonostante la
promessa, tanto il coniglio quanto il gallo approfittano dell'assenza
del lupo per darsela a gambe. Che maleducati! Ma quando il lupo vede
il bambino e decide di mangiarselo le cose vanno diversamente.
Sebbene anche in quest'occasione il lupo debba tornare a casa a
prendere colori e fogli, perché il bambino vuole un disegno come
ultimo desiderio, al suo ritorno il bambino non è affatto fuggito,
perché anche lui è stato educato a mantenere le promesse. Costi
quel che costi....
Va da sé che nella
vita non ci si deve mai sentire competamente al sicuro, perché... a
volte ritornano.
Accanto ai libri
dolci, pieni di baci, tenerezze che Babalibri pubblica con costanza,
c'è un vero e proprio filone di libri horror, travestiti da albi
illustrati.
L'horror -va detto
a onor del merito- non è quasi mai del lettore, ma certamente lo è
dei poveri malcapitati protagonisti, che di solito spariscono 'nel
nulla' davanti agli occhi di chi legge.
Questo Lupetto
ben educato ne è esemplare emblematico. La partitura vista nei
precedenti è rispettata anche qui in ogni dettaglio e l'unico
commento che il lettore dal cuore tenero può fare all'ultima pagina
è sempre il medesimo: oh, noooo! Ma lo dice sempre ridendo.
Penso, a ritroso
tra i miei preferiti, a Buongiorno postino,
il precedente Buongiorno
dottore (anche questi
illustrati da Matthieu Modet), Non entrate nel sacco!,
I tre porcellini della
Giusi Quarenghi, Mangerei
volentieri un bambino,
fino ad arrivare al capostipite della serie: il magnifico Zuppa
di sasso!
In
questa serie di titoli si dimostra che la crudeltà, quella sana
cattiveria dettata dall'istinto, può talvolta trionfare e quando
accade lo fa in un impeto liberatorio che fa dire, a noi crudeli
dentro, ahhh, che gusto! Con buona pace dei benpensanti che piangeranno invece le premature scomparse.
Carla
Noterella
al margine. Copertina marrone, interno giocato solo sui toni del
rosso e dell'arancio, originali ballons per dialoghi: libro che non può passare
inosservato.
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