TOPI E UTOPIE
Clandestini, Valentina
Paravano, Valerio Tassara
Edizioni corsare 2013
NARRATIVA PER MEDI (dai 9 anni)
"Salta, B, salta! Vai! Poi mi
prende per il collo avvicina la sua bocca al mio orecchio e mi dice:
Non aver paura. La gabbia è solo nel cuore. Al momento giusto mi dà
una grossa spinta e mi getta nel tubo del condizionatore che porta
all'esterno.
Lo guardo un'ultima volta pieno di
angoscia: i suoi occhi brillano di determinazione. Non preoccuparti
per me, noi siamo forti..."
Due cavie da laboratorio stanno
scappando dal laboratorio. Hanno capito che lì per loro è finita.
Hanno capito, anche se non del tutto, che gli uomini li stanno
'usando' per uno scopo orribile, che ha più a che fare con il
crimine che con la scienza. Uno dei due, B54, ce la fa. L'altro, AZ8,
torna però sui suoi passi, dopo aver rassicurato il compagno che si
ritroveranno presto. Non può lasciare il laboratorio senza prendere
quegli importanti fogli che raccontano la loro storia.
Dall'altro capo della città,
contemporaneamente, fa la sua comparsa Pepe, un cincillà venuto
dall'Ecuador in cerca del padre. E ancora in un altro angolo, vediamo
il triste destino di Filippo, furetto snob che precipita nel fiume,
buttato dai suoi padroni snob.
B54, Pepe e Filippo formano una
squadra. Con caratteri ben diversi e con aspettative dalla vita
spesso distanti, i tre affrontano una serie di rocambolesche
avventure sullo sfondo di una grande città, Roma. Si muovono in un
mondo il più delle volte invisibile, un'altra città nella città:
sull'isola tiberina infatti esiste una grande
comunità di animali tra loro anche molto diversi, dai gabbiani alle
tartarughe, gatti e topi, che vivono in un regime di grande armonia,
in cui a ciascuno viene offerta ospitalità e sostentamento e
assegnato un ruolo attivo all'interno della comunità: uno stato
sociale costruito per volere di Tito, un topo, a suo modo,
rivoluzionario.
Ma come spesso accade, il benessere
assicurato a tutti è difficile da ottenere e soprattutto cozza con
le aspirazioni di potere di alcuni. Quella che poteva essere una
felice utopia, si trasforma in una lotta finale all'ultimo intrigo,
all'ultimo tradimento.
In un crescendo di colpi di scena, di
faide tra bande rivali, di vittorie e di sconfitte, di rapimenti e
sparizioni, di uccisioni e salvataggi, tra veleni e antidoti, seguiamo le avventure dei tre
protagonisti ormai indissolubilmente intrecciate a quelle di una
miriade di altri personaggi, tutti rigorosamente su zampe.
Gli uomini sono i grandi assenti: a
parte qualche spazzino più o meno zelante, qualche scienziato
crudele e una signora dei Parioli, gli umani sono sullo sfondo, pur
essendo i registi occulti dei mali di questa grande città.
Ma sebbene tutta la storia sia giocata
tra animali, e principalmente roditori e mustelidi, è impossibile
non cogliere il continuo riferimento ideale a certi caratteri tutti
umani: la sete insaziabile di potere, la crudeltà, la menzogna,
l'imbroglio, la delazione, questa è tutta roba da uomini, non da
topi.
Più di duecento pagine che ti tengono
letteralmente incollato al libro, che, per ritmo e intreccio si
rivela molto gradevole e adatto a un pubblico di lettori giovani.
L'ho letto in una mattina, tutto d'un fiato: ho riso per Filippo il
furetto che pensa di essere in un reality show perché crede
ciecamente che i suoi padroni non avrebbero mai potuto buttarlo dalla
macchina dal parapetto sul Tevere. Ho trepidato per B54 nel momento
in cui decide di tornare al laboratorio per fare i conti con il suo
passato. Mi sono arrabbiata con Pepe per il suo spagnolo
sgrammaticato. Ho sognato con Milla e Tito un mondo migliore...
Carla
Noterella al margine: con Valentina
Paravano, se non ricordo male, un po' di anni fa facemmo due
chiacchiere in una libreria romana su un suo progetto editoriale che
aveva a che fare con i pesci. Bello leggere questo suo libro e
verificare che di strada ne ha fatta.
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