FUORI TUTTO
Mamma in fuga,
Arianna Di Genova, Sarah Mazzetti
Biancoenero edizioni
2014
NARRATIVA PER MEDI (dai
7 anni)
"Mamma è
scappata, non c'è, non c'è più, non ci sarà mai più...È colpa
nostra, ci odia, non ci vuole più vedere. L'abbiamo stressata con
tutte quelle carte per terra, pantaloni, mutande, accappatoi,
quaderni, libri... Sono pentita, papà, ma come faccio ora a
dirglielo? È tardi ormai. Ma se tornasse, noi l'aiuteremo sempre,
vero?"
Lisa sedici anni e
Silvia tredici hanno appena scoperto che la loro madre è scappata di
casa. Il loro papà, incredulo, apprende da loro la notizia al
momento del suo ritorno a casa. La ragione della fuga è chiara a
tutti quelli che hanno sulla coscienza qualcosa da farsi perdonare:
Lisa e Silvia non l'hanno mai aiutata nelle sue domenicali furie
buttatorie e il padre non ha mai smesso di accumulare oggetti del
tutto inutili. Se durante la settimana il disordine si va aggiungendo
a quello pregresso, nessuno ha il tempo e la testa di porci rimedio.
Ma le cose cambiano la domenica: la madre, come un tornado, gira per
le stanze e cerca di eliminare quanto più possibile l'enormità di
oggetti accumulati dal padre. Il disordine le blocca il respiro.
Scappare di casa per
rifugiarsi dove? Come veri detective, le due sorelle capiscono che
quando la madre diceva che sarebbe andata a vivere in una caverna,
non scherzava affatto...
Il problema del
disordine e quello correlato dell'esubero di oggetti è diffuso.
Solitamente i
disordinati e gli accumulatori sono i più piccoli, e i genitori se
ne lamentano, cercando di porvi rimedio. Qui la situazione è
diversa: si tratta di uno scontro al vertice, tra adulti che hanno
abitudini opposte in fatto di gestione degli spazi. In una felice
sintesi si potrebbe riassumere che papà è un accumulatore e
mamma una buttatutto. Accumulare, ovvero essere capaci di vedere
negli oggetti una loro ulteriore vita e chance di utilizzo e quindi
non sapersene staccare, è un 'vizio' piuttosto comune. D'altronde
anche buttare ogni cosa sembra essere un atteggiamento che ha a che
fare con il nostro lato oscuro. Quando poi i due 'vizi' coesistono
nella stessa persona i guai sono seri perché si vive una sorta di
'doppia identità' in perenne lotta interiore. Io appartengo a questa
categoria di persone. D'istinto accumulo oggetti raccolti qua e là e
lo faccio per motivi anche molto diversi, ma sempre irrinunciabili.
Ma sono anche colei che si sente soffocare quando vede che gli
scaffali della libreria non hanno più un angolo libero per tenere
uno spillo e così comincio a buttare con un senso di vertigine
interiore che non auguro a nessuno.
I bambini
fortunatamente, di solito, appartengono di default al gruppo degli
accumulatori, anche se sono stati segnalati alcuni casi rari di
bambini ordinatissimi. Ed è per questo che questa storia di Mamma
in fuga li farà ridere e riflettere su come si possa intendere
il mondo in due modi tanto distanti.
Carla
Noterella al margine.
Per non sembrare monotona, vi rimando a quanto scritto a proposito di
questa collana nella di poco precedente recensione. Qui però
il peso è di poco variato: 31 grammi da mettere in valigia per 8
euro.
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