venerdì 19 settembre 2014

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


DITA, COME BRUCHI, NEI BUCHI
 
Bruchi tra i buchi, Antonella Abbatiello
Emme Edizioni 2014


ILLUSTRATI PER PICCOLISSIMI (dai 2 anni)

"Oggi sono nati sette piccoli bruchi. LUNEDÌ il bruco GINO mangia un pezzetto di MELA. MARTEDÌ il bruco LINO mangia un pezzetto di PERA."

Nati tutti contemporaneamente dai loro rispettivi ovetti, i sette bruchi, uno per ogni giorno della settimana, hanno diete diverse. Per ognuno di loro c'è un frutto differente da assaggiare: mela e pera, arancia, uva e noce. Per ognuno di loro un nome lievemente variato: Gino, Lino, Nino e Pino. Nell'ultima notte, i bruchi, a pancia piena, si addormentano. E il mattino dopo, con il sole alto nel cielo, di loro non c'è più traccia. Che ne è stato? L'ultima pagina colorata ce lo svela.


Dopo Buchi e bruchi di Gek Tessaro (Lapis, 2014) ancora bruchi e ancora buchi nei libri per i piccolissimi. Tutti nipoti di un capostipite mai eguagliato, Il piccolo bruco Maisazio di Eric Carle (Mondadori,1989).
Questo nuovo libro di Antonella Abbatiello per la collana Ullalà (il preferito è quello di Alessandro Sanna, Mamma) è pensato per bambini molto piccoli che però abbiano già una certa dimestichezza con la pagina e con i buchi per voltarla.


I disegni, a collage, si staccano leggermente dal fondo a colori uniti. I frutti, così come i bruchi, hanno una forte linea di contorno, intorno a cui le forbici hanno ruotato nel ritagliarne le sagome. Il taglio, apparentemente quasi casuale, in realtà è sapientemente calibrato per dare un effetto di spessore ai soggetti raffigurati.


Nel girare la pagina, i buchi non coincidono mai tra loro e hanno, di pagina in pagina, forma leggermente differente. A pagina girata il buco coincide con un i vari fondi colorati in modo che rimanga in evidenza, come a sottolinearla, la mancanza della porzione mangiata dal bruco.
Il testo, anch'esso pensato su assonanze e ripetizioni, solletica il piccolo lettore ad anticipare con la voce, la parola scritta. Si può immaginare una mamma che si ferma in punti prestabiliti della lettura, per aspettare la risposta del piccolino. In particolare, a parte i giorni della settimana che mi paiono fuori portata per dei bambini di pochi anni, mi sembrano divertenti i nomi propri dei bruchi, così simili tra loro, da poter essere ripetuti in accoppiata con il frutto in questione.
Questo tipo di lettura è sottolineato anche dalla grafica che ha messo in maiuscolo i nomi dei giorni della settimana, il nome dei singoli bruchi e il nome dei frutti, come a prevedere in quei determinati punti una lettura 'corale'.


La soluzione a collage che avevamo visto in Facce (Topipittori, 2013) ci aveva convinto di più perché innovativa ed emozionante, nonostante la raffinatezza e l'astrazione di quelle pagine fosse una bella scommessa in mano a un piccolissimo. Tuttavia anche questo cartonato più 'semplice' e più 'tradizionale' appare interessante nel panorama piuttosto povero dell'editoria italiana pensata per bimbetti piccolissimi con mani piccolissime con dita piccolissime da infilare come bruchi in quei buchi.

Carla

Noterella al margine: peccato quegli accenti dei giorni della settimana tutti acuti e non gravi, come dovrebbe essere. So che perderò la guerra contro gli accenti sbagliati, ma nonostante questo non mi arrendo.

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