FUORI DAL CORO
Il canto del
lupo, Paolo Ligabue, Matteo Pagani
Valentina Edizioni 2015
ILLUSTRATI PER PICCOLI
(dai 4 anni)
"Nella foresta
si era ormai sparsa la voce, tutti gli animali al passaggio del lupo
balbuziente si scambiavano sguardi d'intesa e sorrisetti di scherno.
Colui che avrebbe
dovuto seminare ovunque terrore e spavento era invece costretto a
nascondersi per evitare di essere preso in giro dagli altri animali."
Gunther balbetta.
Quando è in tensione, ovvero quando deve incutere terrore negli
altri animali, a questo lupo che ha tutte le carte in regola per
apparire spaventoso agli occhi degli abitanti del bosco, si inceppano
le parole in gola e comincia a sillabarle. Come si può essere presi
sul serio se nel silenzio tra gli alberi si comincia così:
S-s-so-so-sono il l-l-lu-lu-lupo pi-pi-pipi-più ca-caca-caca-cattivo
de-de-della foresta?
Non basta avere gli occhi gialli, i canini
affilati e un corpo possente, cervi e alci si prendono gioco di lui e
lo lasciano invariabilmente a bocca asciutta. Non solo le sue prede,
ma anche i suoi simili, altri lupi come lui, non dimostrano nessuna
solidarietà. E Gunther, tra mille pensieri, come unica soluzione al
problema vede la fuga.
Cercar fortuna altrove,
ma dove se anche nel pollaio le galline nel vederlo fanno
co-co-co-coc- coccodè. A Gunther non lo sfiora minimamente il
sospetto che quello sia il loro verso naturale, e pensa che anche i
polli si stiano prendendo gioco di lui.
Triste e stanco, sotto
un albero, Gunther sente il melodioso canto di un uccello: un
cardellino su un ramo gli suggerisce il canto come terapia per
risolvere quel suo problema. Il cardellino sa il fatto suo perché di
mestiere insegna agli altri animali a cantare. Per una notte intera
Gunther ci ragiona su, ma non crede nelle proprie capacità quindi
rinuncia ancor prima di provare. La curiosità però lo porta a
sbirciare dalle parti della scuola di canto, ma il cardellino lo
scopre e lo mette a cantare con gli altri.
Cantare a squarciagola
è cosa naturale per un lupo. Soprattutto quando si è tra gente che ti rispetta.
Serata adatta per
ragionare di lupi. Una luna rossa un po' gibbosa, perché calante,
illumina il cielo alle mie spalle. Ambientato in un bosco di betulle,
realizzate con pagine tagliate da Le avventure di Alice nel paese
delle meraviglie, questo libro vuole rendere omaggio alla più nota
balbuzie di Lewis Carroll e a certa sua timidezza, che ritroviamo
simile in Gunther, ma anche alla balbuzie e la timidezza di tanti
bambini. Questo insolito bosco di betulle è abitato da animali,
piccoli o grandi che siano, tutti vestiti come ci si veste nei giorni
di festa a Dobbiaco/Toblach: camicie a scacchi, calzettoni di lana
pesante al ginocchio, pantaloncini corti con bretelline decorate da
stelle alpine o grembiulini a quadretti e treccioline sottili per
tenere in ordine i capelli. Capelli? Galline, scoiattola e
cinghialina, e cerva hanno tutte sapientemente disegnata una
capigliatura sulla testa che le fa assomigliare a tante contadinotte
della Pusteria.
Matteo Pagani,
decisamente più versato nel disegno no fiction di ogni genere di
animale, gioca tanto con i personaggi della storia.
Antropomorfizzarli è un suo tema ricorrente: coccodrilli in tutù,
bracchetti in giacca e cravatta sfilano pieni di stile nel suo sito.
Grandi illustratori prima di lui di questa scelta stilistica hanno
fatto la loro sigla. Diverte la sua ironia, che puntella l'intero
albo e che spesso è anche diretta al pubblico dei lettori più
grandi. Un esempio in tal senso può essere l'immagine del lupo
malinconico che calza un paio di Birkenstock e indossa un pigiama
tristanzuolo a righine celesti. Tagli dell'immagine, posture dei
personaggi raccontano molto altro rispetto al testo, arricchebdo il
carattere dei personaggi. Il testo, pur concedendosi diverse
incursioni nel comico, va molto più spedito al tema di fondo della
storia. Autostima e accettazione di sé passano anche attraverso stima e accettazione da parte degli altri.
Entrambi di Scandiano
nel Reggiano, presumibilmente grandi amici, vista l'intesa che
traspare tra immagine e testo, Ligabue e Pagani hanno già più volte
sperimentato con successo la loro armonica convivenza sulle pagine di
uno stesso libro. I due si stimano, è evidente.
Carla
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