LIBRI E LIBRAI(E)
Ho
letto con attenzione il libro di Grazia Gotti Ne ho vedute tante
da raccontar, il cui filo conduttore è l'intreccio strettissimo
fra vita personale e professionale.
L'autrice,
insegnante e poi fondatrice, insieme a Simona Pomelli, Tiziana Roversi, Silvana Sola e Giampaola Tartarici, della libreria
per ragazzi di Bologna, Giannino Stoppani, e poi della scuola
di perfezionamento per librai e giocattolai Accademia
Drosselmeier, ci racconta il suo percorso di vita e di lavoro
attraverso le tappe segnate da una sorta di mappa ideale della
letteratura per l'infanzia. I libri letti al figlio, i libri studiati
sono i punti di riferimento di una bibliografia esistenziale, che
nello stesso tempo descrive una sorta di lista di libri
indispensabili.
Almeno
questi, sembra suggerire l'autrice, devono diventare capisaldi
nel percorso professionale di ogni buon libraio/a per ragazzi. Nel
racconto della Gotti si susseguono autori come Carle e Lionni, Munari
e Rodari, Sendak, Browne, Altan e molti altri, che hanno popolato
l'infanzia di suo figlio di personaggi e di storie straordinari.
Questo
libro, organizzato in brevi ed efficaci capitoli dedicati a un
autore, a un genere letterario o a una casa editrice, è
indiscutibilmente uno strumento di lavoro per chi volesse avvicinarsi
al mondo dell'editoria per ragazzi e a quello delle librerie
specializzate.
In
tempi di approssimazione e di superficialità, questo richiamo alla
professionalità e all'approfondimento mi sembra davvero importante.
E' un approccio metodologico serio e appassionato, ben difficile da
trovare in un mercato segnato da tutt'altri criteri.
Quello
che più di tutto mi ha colpito, però, è l'intreccio profondo fra
la vita professionale, di maestra e di libraia, e quella familiare,
con le tante letture ad alta voce che l'hanno arricchita. Mi
riconosco pienamente in questa osmosi fra una dimensione e l'altra,
il leggere per il o i figli, e riportare in libreria
quell'esperienza, e anche al contrario portare a casa i libri più
belli per condividerli con il nostro pubblico più severo.
Si
costruisce così, negli anni, una sorta di repertorio personale,
ricchissimo di richiami affettivi, di grandi e piccoli capolavori, di
libri, di film, di storie e di ricerche che si sono susseguite negli
anni, assecondando e segnando la crescita comune, fra madre e figlio
o figlia.
Sono
grata a Grazia Gotti per aver condiviso il suo.
Una
cosa però non riesco a condividere, l'incrollabile ottimismo verso
il futuro del mondo delle librerie, almeno per come le abbiamo
concepite finora.
Eleonora
“Ne
ho vedute tante da raccontar. Crescere con i libri”, G. Gotti,
Giunti 2015
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