VIVERE CON UN MAESTRO TURRONERO
Quando una è fortunata, è fortunata!
Non si ammettono discussioni in merito.
Avere un marito che gira spesso nei
pressi della Spagna ha i suoi vantaggi e se poi il suddetto marito è
anche un po' leccuccio è ancor meglio. Ma se addirittura il suddetto
marito - all'urlo di E' FINITOOOO IL TORRONE!! - non si perde d'animo
ed è in grado di preparare all'istante un analogo turron blando, clone di quello
appena finito, portato dal suo ultimo viaggio a Barcellona...bene in questo caso la
fortuna rasenta la sfacciataggine!
A tal punto perfetto che casa nostra meriterebbe il bollo IGP.
A tal punto perfetto che casa nostra meriterebbe il bollo IGP.
Qui la sua ricetta, frutto di uno
studio lungo e accurato, pieno di calcoli e di proporzioni, fatto
leggendo l'etichetta del turron blando d Jijona, prodotto IGP della provincia di Alicante, Spagna.
Ingredienti
300 gr di mandorle di Avola
70 gr di miele
70 gr di zucchero
mezzo tuorlo d'uovo montato a neve
ferma
Per prima cosa accendete il forno a
150° e mettete a tostare le mandorle ben stese su un foglio di carta
forno per almeno un quarto d'ora, comunque finché non cominciano a
brunirsi.
Quindi aspettate che si freddino,
quindi frullatele tanto da ottenere una polvere. Se le avrete tostate
a dovere, la polvere rilascerà molto dell'olio delle mandorle e ciò
che estrarrete da frullatore sarà una poltiglia piuttosto unta.
Nel frattempo montate a neve ben ferma
la mezza chiara d'uovo nel frullatore, che avrete lavato e asciugato
a dovere, dopo aver frullato le mandorle.
Quindi scaldate in padella il miele con
lo zucchero fino a che lo zucchero non si sia sciolto del tutto,
quindi aggiungete molto lentamente e un po' alla volta la chiara montata, con lo
zucchero e il miele, nella padella medesima fino a far diventare il
composto una cremina marroncina.
Per ultima aggiungete la polvere di
mandorle e girate con un cucchiaio di legno fino a che la cremina non
diventi una palla oleosa tutta attaccata al cucchiaio.
Fatto! Ora
spalmate, in un contenitore piatto, foderato di carta forno, il
composto e schiacciatelo con cura fino a fargli raggiungere uno
spessore uniforme di un centimetro circa. Ora mettetelo a freddare in
frigo. Da freddo, potrete tagliarlo a cubetti, a strisce, a dadini
che potrete chiudere in piccoli pezzi dell'immancabile carta forno,
come se fossero caramelle.
Per l'incolumità di ognuno, consiglio
di tenere il turron blando in frigo. Questo, con lo scopo di
interporre tra voi e lui una serie di diaframmi che ne rallentino il
consumo, che altrimenti sarebbe smodato e fatale.
Carla
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