UN ELEFANTE A POIS
Piccolo Elliot nella
grande città, Mike Curato (trad. Laura Bortoluzzi)
Il Castoro 2016
ILLUSTRATI PER PICCOLI
(dai 4 anni)
"Piccolo Elliot
era un elefante. Per tanti versi non era come gli altri.
Piccolo Elliot
adorava vivere nella grande città, ma a volte era difficile essere
così piccolo in un posto così enorme."
Quando saliva sulla
metropolitana doveva stare a attento a non farsi calpestare, anche
quando chiamava un taxi doveva sbracciarsi e il più delle volte
l'autista non lo vedeva e lo schizzava passando a tutta velocità
sulle pozzanghere. Elliot aveva problemi anche ad arrivare alle
maniglie delle porte a prendere il gelato nello scomparto alto del
frigo, ad arrivare a vedersi nello specchio del bagno...
Forse proprio per
questo suo essere piccolo era in grado più degli altri di notare le
piccole cose e di gioirne. La cosa che più di tutto gli piaceva
erano i dolcetti, ma ancora una volta, non arrivando all'altezza del
bancone nessuno lo vedeva, e così non riusciva mai a comprarsi un
cupcake.
In fatto di grandezze
tutto è relativo. Quando, mogio, Elliot se ne stava tornando a casa,
notò nel parco che qualcuno ben più piccolo di lui aveva un
problema ben più grande del suo. Si trattava di un topino affamato
che non riusciva a raggiungere un avanzo di pizza, buttato in un
cestino.
Elliot si sentì il più
alto del mondo perché, prendendo il topino sulla proboscide, riuscì
a spingerlo fin lassù a prendere la tanto desiderata pizza.
Riconoscente fu il topo
che, in giorno seguente, sempre arrampicato sulla proboscide di
Elliot, arrivò al bancone della pasticceria per comprare il tanto
desiderato cupcake.
Quella sera Elliot nel
suo appartamento all'ultimo piano a Brooklyn non aveva solo un
dolcetto, ma qualcosa di molto più importante: un amico.
Si festeggi la
trionfale entrata di un altro elefante in città! Dopo Babar in
ghette, dopo l'elefante che si crede un gatto, dopo Ortone che non
smette di covare le uova dell'allodola, dopo Pomelo che dorme sotto
un soffione, dopo Piccolo Elefante che da oggi dorme solo, dopo Elmer
che è a scacchi ecco arrivare l'elefante a pois. I puntini rosa
pallido e verdolino costellano l'intero corpo di Elliot, rendendolo
unico e inimitabile. Altrettanto unico e inimitabile pare Mike
Curato, il suo ideatore. Primo titolo pubblicato negli Usa due anni
fa ed è già autore di culto.
Brooklyn che nella
storia è sfondo costante (dalle case a schiera, alle vie trafficate,
alla metropolitana affollata, fino al ponte illuminato) è
evidentemente un luogo del cuore per Mike Curato. L'altro elemento
catalizzante della storia di questo elefante di città, è la
pasticceria, altra passione dichiarata da Curato. Quest'ultima
attraversa la storia sotto forma di negozio, nell'antica Bakery
Speranza, attiva dal 1905, nei cupcake in primo piano, nella
confezione rosa che ne contiene uno, nel cupcake al cioccolato, che
suggella la nuova amicizia sul finale.
Ancora una storia con
un'ambientazione di altri tempi, questa volta gli anni '40, per la
casa editrice Il Castoro. Come già per la serie dei Dinosauri di Yolen-Teague, ambientata una decina di anni dopo, anche per Elliot
siamo di fronte a un primo episodio di una serie di tre.
Il disegno morbido,
colorato al computer, denuncia nelle inquadrature un'impostazione quasi cinematografica, che mitiga certa leziosità di fondo.
Accurato in ogni
dettaglio, è un piacere per gli occhi!
Carla
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