ANGELI O SUPEREROI?
Nonostante
sia piuttosto breve, il primo volume de The Golden Legend.
L'avversario, che Pierdomendico Baccalario pubblica per le
Edizioni San Paolo, riesce a essere un compendio perfetto di due
'generi': il fantasy e il fumetto classico, quello dei Supereroi.
Il
protagonista di questa vicenda, un ragazzo di nome Jay, è un cultore
dei fumetti classici della Marvel e di Sandman, uscito dalla penna di
Neil Gaiman. Vive con una zia strampalata su un barcone e insieme si
spostano di continuo. Arrivati in una nuova città, Jay assiste a
eventi straordinari e si trova coinvolto in una vicenda che sembra
politica, parliamo dell'elezione di un sindaco, ma presto assume
contorni misteriosi, per non dire metafisici. Durante al primo
scontro cui assiste, viene raggiunto dal sangue di una creatura e ne
resta segnato con una cicatrice che è il segno fisico, ma anche
simbolico, dell'essere entrato a far parte di una vicenda più grande
di lui. C'è una banda di teppisti, manovrata da oscuri personaggi
dotati di poteri ancora più oscuri. Dall'altra parte, a contrastare
le manovre del Male, ci sono personaggi che sconfinano nella
religione: Maria, dai capelli 'velenosi', un certo Michele, dotato di
una spada fiammeggiante.
Dunque
il bene e il male prendono il loro vero volto, la loro accezione
religiosa, di demoni e angeli. Oppure no, perché l'autore si diverte
molto a confondere le acque e a riportarci là dove eravamo, ai
supereroi e ai super poteri.
Lo
stesso Jay, eroicamente, muore, forse; ma sempre e solo per entrare
nell'esercito del bene. Dunque forse è morto, ma forse no. Il
giovane lettore e la giovane lettrice si ritrovano in balia di un
autore che in questa storia supera se stesso nel costruire un
intreccio complesso e appassionante allo stesso tempo. Così come
credo Baccalario si sia divertito a citare l'articolato immaginario
dei mondi del fantasy e del fumetto. Le stesse illustrazioni, di
Stefano Marrone e Lorenzo Fornaciari, richiamano esplicitamente il
linguaggio fumettistico. Ma, nello stesso modo, l'approccio fantasy
della narrazione si ritrova nello schema dell'eterna lotta fra bene e
male, nello scontro fra gli eserciti nemici, nella necessità di
schierarsi dalla parte giusta, costi quel che costi. La scheda del
libro ci rivela che siamo di fronte allo scontro definitivo fra sette
angeli e sette demoni, ma l'autore è molto bravo nello sviare il
giovane lettore, inducendolo a ricostruire da sé la trama segreta
della vicenda.
E'
davvero una storia godibile, in cui l'autore ha messo una estrema
cura nel linguaggio, che sottolinea la vicenda drammatica, ma ne
sfuma i contorni nell'ironia, nel non prendersi troppo sul serio,
nemmeno quando si descrivono i mostri e i demoni più repellenti.
Ancora
una volta Baccalario dimostra di padroneggiare alla perfezione il
meccanismo narrativo, il ritmo dell'azione, la giusta calibratura fra
suspense e ironia. Con un grande tributo a quelle che devono essere
state alcune letture fondamentali: Spiderman, Sandman e tutti quei
meravigliosi eroi di carta che oggi sembrano essere tornati a
svegliare l'immaginazione dei ragazzini. La scrittura scorrevole e la
lunghezza contenuta ne rendono possibile la lettura a partire dai
dieci anni, con l'augurio che faccia sorgere il desiderio di andare
anche alla fonte, alla produzione Marvel e DC Comics.
Come
dicevo all'inizio, si tratta di una prima avventura: mi auguro
davvero che la storia continui e ci riservi nuove rivelazioni.
Eleonora
“The
Golden Legend. L'avversario”, P.D. Baccalario, Edizioni San Paolo
2016
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