SALTANDO NELLE STORIE
La
collana della Giunti Bestseller dal mondo, già premiata con
il romanzo Girasole dal Premio Internazionale H.C. Andersen,
è particolarmente interessante: anche quando non abbiamo a che fare
con capolavori, propone testi interessanti, non scontati, della
narrativa straniera. Anche in Book Jumpers, della giovane
autrice tedesca Mechthild Glaser, c'è uno spunto iniziale, di per sé
non particolarmente originale, che viene sviluppato in un fantasy
diverso dal solito. Lo spunto di partenza, come dicevo, richiama
altri romanzi ben conosciuti, da La Storia Infinita di Ende a
Cuore d'inchiostro della Funke: il tema è quello del
superamento del confine fra realtà e letteratura, la storia prende
vita e il lettore entra a far parte della storia.
Nel
nostro caso, la protagonista, Amy, appartiene ad una stirpe di book
jumpers, ovvero persone speciali che entrando nelle storie dei grandi
romanzi e ne controllano il corretto svolgimento. Amy però scopre
tutto questo quando con la madre si reca in una sperduta isola nel
nord della Scozia, dove intendono passare un'estate tranquilla. Ma, a
quanto pare, non è dato sfuggire al proprio destino e la
protagonista presto impara a passare da una storia all'altra,
passeggiando col giovane Werther, scherzando con Puck e via via
discorrendo.
Fin qui
la premessa; buona parte dell'intreccio si sviluppa partendo
dall'omicidio di Sherlock Holmes, uscito da Il Mastino dei
Baskerville per aiutare Will, l'altro personaggio principale del
nostro romanzo, nell'indagine che sta svolgendo. Dunque, Holmes esce
dalla narrazione ed entra nel mondo reale, finendo ucciso. Ma non è
l'unico elemento perturbante, strani episodi si stanno verificando
nelle storie e fra queste, fra le righe, compare quella che è
all'origine della leggenda di quell'isola fatata.
Amy e
Will, infatti, appartengono a due casate di book jumpers, termine
intraducibile, fra loro contrapposte, e le loro lotte secolari hanno
portato alla distruzione di un manoscritto, l'unica copia di una
fiaba con tanto di principessa, cavaliere e mostro.
Non si
sa come , quella storia sta tentando di ricostruirsi, scatenando
ancora l'epica lotta del bene contro il male.
Questa,
in estrema sintesi, la trama, che, come si capisce, è abbastanza
complessa, anche per il continuo passaggio fra le trame dei romanzi e
lo svolgimento della trama di questo romanzo. E' divertente, per un
lettore o una lettrice che abbia già visitato i grandi classici,
passare da un'ambientazione all'altra, con i personaggi che con
grande naturalezza interloquiscono con la protagonista. La storia è
avvincente, nonostante le suddette complicazioni; ma il tono oscilla
continuamente da un accento più infantile, con le molte ingenuità,
volute o meno, che sono disseminate nella narrazione: un esempio per
tutti, Shere Kahn che partecipa alle indagini per smascherare il
mostro; a momenti più adulti, basati sulla conoscenza dei testi cui
si fa riferimento. Si ha, in poche parole, l'impressione che
l'autrice non abbia scelto con chiarezza il proprio lettore ideale.
In
Germania il testo ha avuto un immediato successo, che ha portato alla
ribalta la giovane autrice; per il nostro pubblico vedo qualche
difficoltà in più, per la lunghezza del testo e per i riferimenti
letterari non proprio popolari.
Può
essere proposto alle lettrici e ai lettori di fantasy, dai dodici
anni in poi, per offrire una diversa prospettiva e per aprire la
strada a letture più impegnative.
Eleonora
“Book
Jumpers”, M. Glaser, Giunti 2016
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