giovedì 26 maggio 2016

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


SALTANDO NELLE STORIE


La collana della Giunti Bestseller dal mondo, già premiata con il romanzo Girasole dal Premio Internazionale H.C. Andersen, è particolarmente interessante: anche quando non abbiamo a che fare con capolavori, propone testi interessanti, non scontati, della narrativa straniera. Anche in Book Jumpers, della giovane autrice tedesca Mechthild Glaser, c'è uno spunto iniziale, di per sé non particolarmente originale, che viene sviluppato in un fantasy diverso dal solito. Lo spunto di partenza, come dicevo, richiama altri romanzi ben conosciuti, da La Storia Infinita di Ende a Cuore d'inchiostro della Funke: il tema è quello del superamento del confine fra realtà e letteratura, la storia prende vita e il lettore entra a far parte della storia.
Nel nostro caso, la protagonista, Amy, appartiene ad una stirpe di book jumpers, ovvero persone speciali che entrando nelle storie dei grandi romanzi e ne controllano il corretto svolgimento. Amy però scopre tutto questo quando con la madre si reca in una sperduta isola nel nord della Scozia, dove intendono passare un'estate tranquilla. Ma, a quanto pare, non è dato sfuggire al proprio destino e la protagonista presto impara a passare da una storia all'altra, passeggiando col giovane Werther, scherzando con Puck e via via discorrendo.
Fin qui la premessa; buona parte dell'intreccio si sviluppa partendo dall'omicidio di Sherlock Holmes, uscito da Il Mastino dei Baskerville per aiutare Will, l'altro personaggio principale del nostro romanzo, nell'indagine che sta svolgendo. Dunque, Holmes esce dalla narrazione ed entra nel mondo reale, finendo ucciso. Ma non è l'unico elemento perturbante, strani episodi si stanno verificando nelle storie e fra queste, fra le righe, compare quella che è all'origine della leggenda di quell'isola fatata.
Amy e Will, infatti, appartengono a due casate di book jumpers, termine intraducibile, fra loro contrapposte, e le loro lotte secolari hanno portato alla distruzione di un manoscritto, l'unica copia di una fiaba con tanto di principessa, cavaliere e mostro.
Non si sa come , quella storia sta tentando di ricostruirsi, scatenando ancora l'epica lotta del bene contro il male.
Questa, in estrema sintesi, la trama, che, come si capisce, è abbastanza complessa, anche per il continuo passaggio fra le trame dei romanzi e lo svolgimento della trama di questo romanzo. E' divertente, per un lettore o una lettrice che abbia già visitato i grandi classici, passare da un'ambientazione all'altra, con i personaggi che con grande naturalezza interloquiscono con la protagonista. La storia è avvincente, nonostante le suddette complicazioni; ma il tono oscilla continuamente da un accento più infantile, con le molte ingenuità, volute o meno, che sono disseminate nella narrazione: un esempio per tutti, Shere Kahn che partecipa alle indagini per smascherare il mostro; a momenti più adulti, basati sulla conoscenza dei testi cui si fa riferimento. Si ha, in poche parole, l'impressione che l'autrice non abbia scelto con chiarezza il proprio lettore ideale.
In Germania il testo ha avuto un immediato successo, che ha portato alla ribalta la giovane autrice; per il nostro pubblico vedo qualche difficoltà in più, per la lunghezza del testo e per i riferimenti letterari non proprio popolari.
Può essere proposto alle lettrici e ai lettori di fantasy, dai dodici anni in poi, per offrire una diversa prospettiva e per aprire la strada a letture più impegnative.

Eleonora

“Book Jumpers”, M. Glaser, Giunti 2016

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