lunedì 18 luglio 2016

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


I COCCODRILLI CON LA CUFFIA
 
Le olimpiadi degli animali, Virginie Morgand


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 3 anni)

"1 coppa in palio, 2 colpi di fischietto, 3 ostacoli caduti, 4 linee a terra, 5 morbidi cuscini, 6 metri dice l'arbitro..."

Il legame forte che lega lo sport ai numeri è sotto gli occhi di tutti. Qui siamo in un ambito sportivo ai massimi livelli: i giochi olimpici. Siamo altresì in una sequenza ordinata di numeri crescenti che dall'1 vanno al 20 per poi prendere la direzione inversa verso l'1, partendo dal suddetto 20.
Semplice ed efficace come si prefigge di essere, sorta di abbecedario dei numeri, o pallottoliere di carta.


Le Olimpiadi degli animali, a parte riprendere un titolo di un vecchio libro di James Stevenson (Mondadori 1999) in cui mi pare di ricordare una sfida ad ostacoli fino all'ultima bava tra lumache, riprende uno schema narrativo che altrove ha raggiunto ottimi livelli. Penso a 100 Bears (Flying Eye Books, 2013) che si spinge fino al 100 e che su questo è in grado di costruire una narrazione serratissima e piena di buone soluzioni che non annoiano il lettore, una volta capito il meccanismo.


La costruzione di una storia solo attraverso quaranta tappe, venti con i numeri in crescendo e altrettante con i numeri decrescenti, sarebbe stata forse troppo limitata, così Virginie Morgand, pur piena di talento, preferisce ancorare i numeri al contesto sportivo tout court e solo in rari casi costruisce piccole sequenze narrative all'interno della doppia pagina. Con il giro di pagina si cambia disciplina sportiva fino al momento in cui quando il calciatore coniglio numero 19 si fa male in campo, l'arbitro chiede una pausa di 20 minuti, e poi è lo stesso coniglio con la maglia 19 che, trionfante, rientra in campo. Ed ecco che si torna indietro.
La semplicità del gioco suggerisce che il libro finisca nei repertori di lettura di bambini e bambine in tenerissima età, per una lettura condivisa e corale.
C'è da augurarselo.
Se nell'impostazione generale il libro non porta elementi di assoluta novità, divertente anche agli occhi di un piccolo o di una piccola è invece l'associazione tra l'animale e lo sport praticato: il canguro con il salto in alto, l'orso con il sollevamento pesi, i felini nella corsa a ostacoli. In alcuni casi dal divertimento si passa all'ironia, come per esempio quando i coccodrilli -tra le corsie della vasca olimpica- indossano vistose cuffie rosse.


In questo contesto pensato per i piccolini e le piccoline riempie di gioia il tipo di illustrazione. Per nulla convenzionale, si tratta di un segno insolito, grafico, di gusto un po' 'retro' che allude in modo programmatico ai cartelloni pubblicitari degli anni Sessanta (quanto Blexbolex ha visto la Morgand, ci sarebbe da chiedersi), ma nello stesso momento si qualifica per grande modernità ed energia. L'uso di una paletta di colori base e primari che si fondono con un tipo di segno che strizza l'occhio all'effetto serigrafico sembra inserirsi nel panorama di libri importanti per il panorama italiano, come Forte come un orso (Topipittori 2013), pur non raggiungendone il livello 'espressionista' tutto tedesco e la qualità del contenuto testuale che, nel caso del libro della Stangl, si apre a molteplici chiavi di interpretazione. 


Meno aggressiva di JooHee Yoon, meno geometrica di Carl Johanson, meno conturbante di Keith Negley, tuttavia a pieno diritto tra i nomi più interessanti della giovane scena internazionale, la Morgand, se si spigola tra le sue cose, sembra aver molto da dire e c'è da augurarsi che gli editori italiani, al pari di quelli stranieri (Wide Eyed in testa) continuino a 'tenerla d'occhio' e a pubblicare i suoi libri.


Carla

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