SPALLE INDIETRO E BRACCIA APERTE
Capretta curiosa!
Paola Ancillotto, Fabiana Bocchi
Edizioni Corsare, 2016
ILLUSTRATI PER PICCOLI
(dai 4 anni)
"AtteNtA
BetSy, NoN uSCIre
DAllA FAttorIA!
le DICoNo lA mAmmA lA NoNNA lA zIA
Il PADre Il FrAtello Il CuGINo
Il GrANDe Il veCChIo Il PICCINo.
'Il moNDo, SAI, è
PIeNo DI PerIColI!'
'MA Io voGlIo
veDere CoSA C’è
oltre Il reCINto, SullA CollINA,
Al DI là Del ruSCello!' rISPoNDe BetSy.
'è rISChIoSo...
NoN tI AlloNtANAre!
StAI quI,
PIuttoSto, e CoNtINuA A BelAre.'"
E così la capretta
Betsy rimane lì, a dormire sul cesto della biancheria e il suo
pupazzo pende per le orecchie nel tempo necessario perché si
asciughi.
Betsy obbediente è
anche curiosa così, indossato il vestito rosso del coraggio con i
puntini bianchi della femminilità, mette su il passo
dell'intraprendenza: gamba tesa in avanti, spalle indietro e braccia
aperte. Tirandosi dietro il carettino con il pupazzo, tutta lei si
lancia verso la scoperta della collina.
Cammin facendo, il
passo si fa più incerto, torna indietro, quando le sue orecchie
sentono suoni sconosciuti o fruscii nell'erba. L'incedere rallenta,
le ginocchia si piegano. Betsy si ferma, ascolta, immagina e poi ogni
volta riparte, curiosa a scoprire che la paura è stata solo un
pensiero. Oche, asinelli, galline, cervi e cerbiatti sono i begli
incontri che fa. Quell'ombra sospetta sul tronco dell'albero sembra
di nuovo qualcosa che non è...
Tutto sommato,
comunque, la bellezza della scoperta diventa ancora più piacevole
se si è in due.
Irrimediabilmente
attraente il punto di partenza di questa piccola storia un po' in
rima e un po' no: 'Il
moNDo, SAI, è PIeNo DI PerIColI!'
'è rISChIoSo...
NoN tI AlloNtANAre!
StAI quI,
PIuttoSto, e CoNtINuA A BelAre.'"
Forse perché è femmina, ma di certo perché è piccola, a Betsy
viene suggerito di starsene a casa a belare. E forse perché e
femmina, ma di certo perché è piccola, a lei invece va di andare a
vedere cosa c'è oltre il recinto.
Il resto viene da sé ed è una riflessione che ritorna tre volte e
che racconta che l'immaginazione ha nelle nostre testoline un potere
grandissimo, generatore di paure e brividi, ma anche di sogni e
progetti. Da questo altalenare di timore e intraprendenza nasce il
giusto passo che dovrebbe cadenzare i percorsi di crescita di bambini
e bambine.
Prudenza fa un po' rima con intraprendenza. Ed è per questo che
libri così fanno il loro giusto mestiere: raccontano sotto metafora
un paio di cose importanti da sapere: senza mai dirlo espressamente,
all'adulto che legge si dice non tenere tuo figlio a casa a belare, e
a piccoli e piccole in ascolto gli si soffia nell'orecchio: vai pian
piano a vedere cosa c'è sulla collina! E se trovi un amico, sarà
ancora più divertente...
Tutto
ciò, ed è l'altro motivo che mi fa dire che Capretta
curiosa! sia un buon libro, ha
una sua corrispondenza precisa nell'illustrazione.
Anche in questo caso nulla è più lontano dalla didascalia al testo.
La pagina tagliata a metà segna il confine, potrebbe dirsi 'il
recinto' oltre cui sarebbe meglio non spingersi. E invece, come fa la
capra protagonista con il limite che le hanno imposto, la linea
immaginaria tra il colore e il bianco, normalmente dedicato al testo,
può essere superata allegramente. Mastelli, cestini, rametti e
cespugli, oche e galline sconfinano delicatamente ma inesorabilmente.
Su questo uso non così consueto della pagina si nota anche una buona
capacità da parte di Fabiana Bocchi nell'uso del colore pastoso e
nella resa delle ambientazioni (sia gli interni, sia i boschi) che
denuncia, in alcuni casi cita, libri di un autore molto amato:
Michael Sowa che, ad evidenza, ha contato un bel po' nella sua
formazione.
Carla
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