GUARDAROBA DI CARTA
In Danimarca c’è un castello, a
Egeskov, in cui è custodita, in una bacheca, una bambola di carta
con i suoi raffinati quarantaquattro vestiti, usciti dalle abili mani
di Hans Christian Andersen. Lo scrittore aveva chiamato questa
bambola Augusta Snorifass e l’aveva donata, con tutto il suo
inestimabile bagaglio, alla figlia di un amico.
Basterebbe questo spunto per portarci
in un mondo diverso, dove realtà e fantasia si mescolano; ma a
questa piccola magia si aggiunge la penna poetica di Chiara
Carminati, che ne trae un delicato racconto, affiancata
dall’illustratrice Clementina Mingozzi.
Le avventure di Augusta Snorifass,
pubblicato nella collana Contemporanea della Mondadori, è dunque il
racconto delle piccole avventure di questa bambola di carta, che vive
nella soffitta del castello insieme ai suoi amici, Kasper, il
soldatino di piombo con una gamba sola, e Callisto il corvo, dal
piumaggio un po’ stravagante, qualche piuma rosa fra le penne nere.
Le avventure di questo gruppo di amici,
cui se ne aggiungono nel corso del racconto anche altri, vengono
divise nelle quattro stagioni, ciascuna con due episodi. Sono piccole
storie, ambientate nel microcosmo abitato da creature reali e
fantastiche, comprese le ombre, che in uno di questi racconti
prendono vita e danno vita a un teatro. Qualche volta davvero
avventurose, come quando il più grande dei figli del signor
Radisson, un simpatico topolino, si avventura nel grande misterioso
labirinto dove si aggira la Faina; oppure possono virare sul comico,
come quando la bella Augusta, per aver respirato troppi vapori
alcolici, mentre Kasper prepara il vin brulè, se ne va in giro per
il castello ad attaccar briga con gli orsi impagliati e le armature
che decorano le stanze.
Otto racconti brevi che si leggono in
un fiato, come si conviene a una fiaba da leggere prima di
addormentarsi, tutti avvolti in un’atmosfera di contenuto stupore
per il curioso insieme di realtà e fantasia. Colpisce la delicatezza
con cui si muove Chiara Carminati nel territorio delle fiabe più
classiche, in cui tutto è possibile e ‘tutto è bene quel che
finisce insieme’. E l’atmosfera fiabesca è assecondata dal
linguaggio, come sempre attentamente poetico: nei dettagli, nelle
sfumature, nelle sottolineature sta la maestria di una autrice che fa
un uso attentissimo e calibrato della lingua, con gli aggettivi
originali, i nomi dei colori, le notazioni , spesso ripetute, dei
dettagli che fanno di Augusta Snorifass un personaggio a tutto tondo.
Che dire delle descrizioni dei vestiti, resi nella loro impalpabile
eleganza, così come la caratterizzazione dei personaggi che
circondano la fortunata bambolina. Definirei necessaria la lettura di
questo libro per insegnare a bambine e bambini, dai sei anni in poi,
la bellezza della nostra lingua, la ricchezza delle sfumature, il
piacere di leggere un testo così musicale. Un perfetto antidoto alla
pochezza di tante storie seriali, che si accontentano di essere
‘facili’.
Le illustrazioni di Clementina Mingozzi
seguono in perfetta sintonia il corso del racconto: carte ritagliate,
collages, ci rendono la materialità di Augusta, la sua leggerezza,
il mondo variopinto in cui si muove, lo straordinario guardaroba, che
possiamo immaginare uscito dalle abili mani di un maestro della
fiaba, come Andersen.
Eleonora
“Le avventure di Augusta Snorifass”,
C. Carminati e C. Mingozzi, Mondadori 2018
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