DIRE ADDIO
Un albo illustrato dedicato ai gatti
non è una novità e nemmeno il tema dell’addio lo è. Ma in
questo, ‘Gatto grande, gatto piccolo’, di Elisha Cooper,
tradotto da Chiara Carminati per Rizzoli, c’è qualcosa di
speciale. E’ un delicato ritratto di vita familiare, in cui
spiccano i gatti di casa. Prima un grande gatto bianco, che regna
incontrastato nell’ambiente domestico, poi l’arrivo di un piccolo
gatto nero. Il primo, già esperto della vita, mostra al secondo come
si fa a stare al mondo, quando giocare e quando dormire, quando
mangiare e quando andare a caccia. Si crea in questo modo un
equilibrio perfetto, in cui ciascuno sa qual è il suo posto.
Passano gli anni e arriva il momento in
cui il gatto bianco esce di scena, dopo aver condiviso col gatto nero
anni e anni di felicità felina. E’ un momento difficile, per il
gatto nero rimasto solo e per tutta la famiglia. Ma dopo qualche
tempo, ecco affacciarsi alla vita familiare un nuovo gattino, e tutto
ricomincia.
Questo albo illustrato ha diversi punti
di forza: la capacità di sintesi dell’autore, Elisha Cooper, che
per questo albo ha ricevuto la Caldecott Honor, nel raccontare con
attenzione e cura la vita quotidiana dei gatti protagonisti, la vita
che scorre, sempre uguale e sempre diversa, il momento in cui ci si
conosce, ci si abitua l’uno all’altro e poi, inevitabilmente ci
si lascia.
L’assenza di retorica è un tratto
distintivo: sulla fine, sull’addio è facile far scorrere le
lacrime. Qui la dipartita del gatto più vecchio viene raccontata con
sobrietà, per quello che è, un momento doloroso e inevitabile del
vivere insieme. E con la stessa sobrietà si racconta il nuovo
inizio, la continuità della vita nello scorrere del tempo.
Infine, l’essenzialità del tratto,
in un rigoroso bianco e nero, che descrive la felinità come solo un
amante dei gatti può fare. Gli atteggiamenti, le abitudini,
l’allegria scatenata e il sonno rilassato. Mi ha ricordato molto la
Gabrielle Vincent di ‘Un giorno, un cane’, portato in Italia da
Gallucci nel 2011, sia per l’essenzialità del tratto che per
l’intensa compenetrazione con l’animo animale, la capacità di
raccontare l’irraccontabile, cioè l’universo emotivo di chi non
ha parola.
E’ un albo che può essere proposto,
trasversalmente, ai bambini e agli adulti, trattando un tema
universale che appartiene alla nostra vita; può essere il dono per
chi ama i gatti, può essere un modo per aiutare i più piccoli a
affrontare un momento difficile.
Quanto poi alla difficoltà di dire
addio, ne so qualcosa, avendo condiviso la mia vita con cani e gatti
di ogni risma e oggi con due canette anziane; tutte e tre sappiamo
quale orizzonte ci aspetti.
Eleonora
“Gatto grande, gatto piccolo”, E.
Cooper, Rizzoli 2018
Nessun commento:
Posta un commento