lunedì 30 luglio 2018

FAMMI UNA DOMANDA!


SULLA STRANEZZA DEGLI ANIMALI ANTICHI


Collocarsi con originalità nel panorama dei libri sugli animali preistorici è un’impresa per pochi.
Come è noto, animali ‘eccessivi’, come i peggiori predatori del pianeta, dal T-Rex alla tigre dai denti a sciabola, è uno degli argomenti più richiesti dal pubblico degli appassionati lettori e lettrici dai quattro ai sei anni, per poi diventare, per alcuni, passione quasi maniacale.
La scelta operata da Maja Safstrom, in linea con il precedente ‘Il piccolo libro dei grandi segreti degli animali’, è quella di operare tre forti discontinuità con la produzione corrente. Non si parla, volutamente, di dinosauri ma di animali vissuti fra i 550 milioni di anni fa e gli 11 mila. Un arco temporale lunghissimo, scandito da alcune tappe identificate con questo o quel animale preistorico. L’esclusione dei dinosauri e l’assenza di qualsiasi riferimento all’ambiente e alla tassonomia costituiscono un approccio decisamente diverso dalla consueta carrellata di animali, affiancata da schede esplicative. E’ anche evidente che a fianco delle illustrazioni sono presenti delle informazioni brevi in forma di didascalia che aiutano il lettore e la lettrice a farsi un’idea. L’altra discontinuità è data dallo stile illustrativo, che abbandona qualsiasi tentazione di resa realistica del soggetto, in un rigoroso bianco e nero, sottolineandone, al contrario, il lato buffo, grottesco, singolare.
Infine, il formato, che è quello di un libro tascabile, con quasi cento pagine.


Sicuramente, a differenza di libri più tradizionali, questa impostazione spinge ad un uso libero dell’oggetto libro, a prescindere anche dal contenuto scientifico, ma nello stesso tempo contiene informazioni interessanti, curiose, sui singoli animali.
Lo stile della Safstrom tende a stilizzare fortemente i diversi soggetti, in stretta connessione con le caratteristiche descritte nel testo.
Se devo essere sincera, ho qualche perplessità sulla capacità di catturare l’attenzione dei giovani lettori e lettrici, che cercano nei libri sugli amati animali, più o meno mostruosi, un gran numero di informazioni e che immaginano mondi fantastici in cui collocare i loro beniamini. La quantità di informazione ovviamente non c’è: c’è lo spunto, l’accensione della scintilla di curiosità che porta ad andare oltre il più ovvio e conosciuto. Ma questo richiede una forte mediazione adulta, che dia un seguito credibile ai perché e per come che inevitabilmente ne derivano.


Andrebbe testato, ovviamente, con i diretti interessati, che in libreria sono attratti di solito da testi più grandi, più colorati.
Per noi adulti è una miniera di scoperte e di sorrisi per l’ironia con cui l’autrice ci racconta un mondo scomparso.

Eleonora

“Il piccolo libro degli animali del Mondo Antico”, M. Safstrom, Nomos edizioni 2018

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