IL MOMENTO DELLE PROMESSE
L’interessante fabbrica di storie di
Book on a Tree continua a produrre testi diversi con firme di
prim’ordine. Questa è la volta di Pierdomenico Baccalario, che,
con grande disinvoltura e mestiere, passa dagli appassionanti romanzi
d’avventura a un piccolo albo illustrato, con poche parole,
ripetute, e un significato grande.
L’editore Salani riporta sulla
fascetta che accompagna il libro una frase di Tognolini, che, come
sempre, coglie nel segno: ‘Baccalario lo sa: se la vita è una
storia infinita le parole diventano poche e ritornano sempre.’
Ed ecco lo schema del libro: Baccalario
descrive le tappe fondamentali nella vita di una persona, scandite
dal refrain ‘e poi viene il momento’, seguito dalle
stesse identiche frasi che si ripetono a ogni nuova fase con un
significato differente. Il momento di diventare grandi, di fare
grandi progetti, di non avere paura, di imparare cose nuove, di
trovare nuovi amici, di fare grandi promesse.
Ovviamente, il momento di non avere più
paura o di trovare nuovi amici cambia di segno, nel corso del tempo,
cambiano di sicuro le cose o le situazioni che possono intimorire, o
spaventare. Un bimbo ha paura del buio, un adulto teme la
responsabilità di un impegno duraturo. Di certo la ciclicità e la
ripetizione danno il senso dell’andare avanti cambiando, ripetendo
in fondo sempre gli stessi passaggi ma in un modo diverso; in questo
in qualche modo ricorda ‘La prima volta che sono nata’,
dove però si celebrava la genealogia femminile, legata allo
specifico del corpo materno, da madre a figlia. Qui, oltre alla
diversa, incisiva sinteticità, c’è qualcosa di differente ed è
il tema delle promesse, che mi ha colpito in modo particolare.
Quel fare grandi promesse che chiude
ogni ciclo, ogni fase della vita.
Le grandi promesse che si fanno agli
amici del cuore, all’amore di una vita, ai figli; e qual è la
grande promessa che si fa sul finale dell’esistenza? E’ il
rimanere comunque? O l’essere ricordato, l’aver piantato un seme
che germinerà anche in nostra assenza?
E questo singolo passaggio, che chiude
il libro, dona respiro a tutto il discorso, e lascia una grande
domanda aperta che prima o poi si affaccia nella mente di chiunque
abbia una certa età: che cosa lasciamo veramente, alla fine dei
nostri giorni, la promessa di una vita che continua, che riprende là
dove sembra interrompersi?
Con un testo così ridotto,
indispensabile la compenetrazione con le immagini, firmate da Anna
Pirolli. Tutto, nella comprensione del senso di quello che stiamo
leggendo, è nell’immagine che lo rappresenta, lo esplicita. Se il
testo si replica ciclicamente, è solo l’immagine che può dirci
cosa cambia nel tempo e che senso acquistano quelle parole sempre
uguali. L’illustratrice milanese riesce a render conto con
sensibilità dei cambiamenti che segnano i passaggi della vita.
Se l’impressione è di un libro
trasversale, in realtà si rivolge soprattutto agli adulti o si pone
come ‘medium’ fra adulti e bambini per ragionare insieme dello
scorrere del tempo, concetto davvero arduo per i più piccoli.
Eleonora
“E poi viene il momento”, P.
Baccalario e A. Pirolli, Salani 2019
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