venerdì 18 gennaio 2019

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


IL MOMENTO DELLE PROMESSE


L’interessante fabbrica di storie di Book on a Tree continua a produrre testi diversi con firme di prim’ordine. Questa è la volta di Pierdomenico Baccalario, che, con grande disinvoltura e mestiere, passa dagli appassionanti romanzi d’avventura a un piccolo albo illustrato, con poche parole, ripetute, e un significato grande.
L’editore Salani riporta sulla fascetta che accompagna il libro una frase di Tognolini, che, come sempre, coglie nel segno: ‘Baccalario lo sa: se la vita è una storia infinita le parole diventano poche e ritornano sempre.’
Ed ecco lo schema del libro: Baccalario descrive le tappe fondamentali nella vita di una persona, scandite dal refrain ‘e poi viene il momento’, seguito dalle stesse identiche frasi che si ripetono a ogni nuova fase con un significato differente. Il momento di diventare grandi, di fare grandi progetti, di non avere paura, di imparare cose nuove, di trovare nuovi amici, di fare grandi promesse.


Ovviamente, il momento di non avere più paura o di trovare nuovi amici cambia di segno, nel corso del tempo, cambiano di sicuro le cose o le situazioni che possono intimorire, o spaventare. Un bimbo ha paura del buio, un adulto teme la responsabilità di un impegno duraturo. Di certo la ciclicità e la ripetizione danno il senso dell’andare avanti cambiando, ripetendo in fondo sempre gli stessi passaggi ma in un modo diverso; in questo in qualche modo ricorda ‘La prima volta che sono nata’,  dove però si celebrava la genealogia femminile, legata allo specifico del corpo materno, da madre a figlia. Qui, oltre alla diversa, incisiva sinteticità, c’è qualcosa di differente ed è il tema delle promesse, che mi ha colpito in modo particolare.
Quel fare grandi promesse che chiude ogni ciclo, ogni fase della vita.
Le grandi promesse che si fanno agli amici del cuore, all’amore di una vita, ai figli; e qual è la grande promessa che si fa sul finale dell’esistenza? E’ il rimanere comunque? O l’essere ricordato, l’aver piantato un seme che germinerà anche in nostra assenza?
E questo singolo passaggio, che chiude il libro, dona respiro a tutto il discorso, e lascia una grande domanda aperta che prima o poi si affaccia nella mente di chiunque abbia una certa età: che cosa lasciamo veramente, alla fine dei nostri giorni, la promessa di una vita che continua, che riprende là dove sembra interrompersi?


Con un testo così ridotto, indispensabile la compenetrazione con le immagini, firmate da Anna Pirolli. Tutto, nella comprensione del senso di quello che stiamo leggendo, è nell’immagine che lo rappresenta, lo esplicita. Se il testo si replica ciclicamente, è solo l’immagine che può dirci cosa cambia nel tempo e che senso acquistano quelle parole sempre uguali. L’illustratrice milanese riesce a render conto con sensibilità dei cambiamenti che segnano i passaggi della vita.
Se l’impressione è di un libro trasversale, in realtà si rivolge soprattutto agli adulti o si pone come ‘medium’ fra adulti e bambini per ragionare insieme dello scorrere del tempo, concetto davvero arduo per i più piccoli.

Eleonora

“E poi viene il momento”, P. Baccalario e A. Pirolli, Salani 2019


Nessun commento:

Posta un commento