Carissima
Formica…
No,
hai ragione, non continuare! Quello che mi racconti mi ha fatto
rizzare il pelo dalla punta delle orecchie a quella della coda:
scoiattoli nati in cattività! Scoiattoli più facili da trattare per
averli al proprio fianco?!? Ma dove siamo finiti…
Hai
ragione, il bacio dell’anello riassume efficacemente
l’atteggiamento dell’uomo nei confronti di noi animali e a dirla
tutta, nei confronti della natura.
Sai
cosa mi fa rabbrividire, vero? Che questo atteggiamento trapeli anche
in certi libri con cui l’umano adulto cerca di dire qualcosa ai suoi
piccoli…
Mi
riferisco ad esempio a questi albi, che hanno per protagonisti i
mastodontici dinosauri. Ce ne sono parecchi e sono tutti illustrati e
scritti dalla accoppiata Yolen/Teague: Cosa fanno i dinosauri quando
è ora della scuola, quando è ora di dormire, quando è ora di
mangiare…1
Questi
enormi animaloni vivono il quotidiano che ogni bambino in un modo o
nell’altro conosce ma... sono troppo grandi per sedersi sul sedile
dell’auto, hanno artigli troppo aguzzi per giocare con gli altri
bambini, oppure code troppo lunghe per spostarsi in un'aula senza
buttare all’aria tutto quanto…a questi problemi legati alle loro
dimensioni si aggiungono una serie di situazioni disastrose che
nascono da tutti quei comportamenti che fanno di un bambino piccolo
quello che è: i capricci, la noia, la ridarella, la voglia di
saltare una lezione per prolungare i giochi sfrenati in cortile, il
voler stare alzati fino a tardi, l’impuntarsi davanti a un cibo
sgradito.
Ebbene,
in queste pagine si può sentire tutta la strisciante violenza con
cui certi grandi tentano di convogliare l’istinto dei piccoli in
una serie di comportamenti considerati adeguati, proprio come
farebbero con un animale per addomesticarlo e ridurlo, è proprio il
caso di dirlo, a un essere più comodo e semplice da tenere con sé.
Certo,
un po’ di controllo è indubbiamente necessario per rendere
possibile il vivere civile, ma è davvero necessario allo scopo
scomodare l’evidente grandezza dei dinosauri e la loro naturale,
direi ovvia tendenza ad essere enormi e complicati da gestire?
È
davvero una buona strada quella di negare l’indubbia selvaticità
di certi comportamenti affinché i bambini capiscano di dover essere
buoni e non arrechino disturbo?
Non
trovi poi che sia tristissimo scegliere una creatura immensa ed
estinta a incarnare il lato scomodo dell’infanzia, quasi a voler
sottintendere che tutta l’ingestibile energia dei bambini debba
scomparire, estinguersi, appunto?
Perché
a me, Formica cara, tutto questo sembra solo un modo sbrigativo per
risparmiarsi la fatica di accogliere davvero i bambini, questi
animali strani e ingombranti che irrompono nel mondo adulto in modo
talmente deflagrante da poter addirittura essere paragonati a
dinosauri!
E
ti dirò che questo mi ha fatto venire in mente un altro libro, un
romanzo questa volta, in cui si respira la stessa violenza, lo stesso
miope atteggiamento.
Lo conoscerai di certo, è La Bussola D’oro di
Pullman2.
In
questo romanzo ogni persona ha un daimon, un animale a cui è
legato indissolubilmente dalla nascita e che è la sua guida per la
vita. Il daimon non può essere toccato dagli altri uomini, e
nemmeno può essere separato dal suo umano senza che uno dei due
muoia: a tal punto sono uniti!
E
in questo romanzo una organizzazione di uomini senza scrupoli inventa
un Intercisore. Solo a leggere questa parola mi vibrano i baffi di
paura e indignazione.
Con
l’Intercisore, questi uomini terribili separano i bambini dai loro
daimon…per rendere tutto meno complicato, riducendo il fiero
daimon a un innocuo animaletto tollerante e il bambino un
essere facilmente manipolabile…
Non
lo trovi terrificante anche tu, cara amica mia?
P.S.
Ne ho trovato un altro, mia cara, di libri del genere, in cui mamma e
papà scimmia dicono al proprio cucciolo scimmia di non fare la
scimmia… non ridere, ma ti dico che quel cucciolo una volta
cresciuto riuscirà a fare la scimmia solo in un circo!3
1Jane
Yolen, Mark Teague, Cosa fanno i dinosauri quando è ora di mangiare
(trad. P. Floridi), Il Castoro 2014; Jane Yolen, Mark Teague, Cosa
fanno i dinosauri quando è ora di dormire (trad. P. Floridi), Il
Castoro 2014; Jane Yolen, Mark Teague, Cosa fanno i dinosauri quando
è ora della scuola (trad. P. Floridi), Il Castoro 2015
2Philip
Pullman, La bussola d'oro, (trad. M. Astrologo, A. Tutino), Salani
1996
3Mario
Ramos, Smettila di fare la scimmia! (trad. F. Rocca), Babalibri 2010
Caro te!
Te lo devo dire, zero
simpatia per i dinosauri. E poca pietà all'idea che si siano
estinti. Forse dipende dalla mole che ci distingue e separa, ma da
sempre non godono della mia simpatia e stima. Ciò nonostante seguo
passo passo il tuo ragionamento e con te mi allineo. Tuttavia non
posso risparmiarmi dal farti presente ancora una volta che di norma
la mela non cade lontano dal melo. Con ciò voglio dire che, se gli
adulti sono riprovevoli nel loro cercare di addomesticare i propri
figli, come farebbero con cani e gatti, correggendogli e addirittura
negandogli quel necessario quid di selvatico che li rende amabili,
non sono da meno certi frugoletti letterari. Emuli dei grandi, o
forse semplicemente mossi dal desiderio di compiacerli, ho
collezionato un certo numero di esempi in letteratura in cui i
bambini si impongono come 'educatori' di povere bestiole che hanno il
solo torto di passare di lì quasi per caso. Perché lo facciano, e
perché riescano a essere a tal punto determinati, mi sfugge a
tutt'oggi anche se, da formica, ho passato quasi tutta la mia vita a
schivare maltrattamenti e sevizie da parte di ragazzini e ragazzine
in vena di esperienze nuove. Quindi, non mi stupisco.
Il primo esempio che mi
sovviene ha molto a che fare con il libricino che ti citavo la volta
scorsa. Stesso autore e stesso animaletto: ancora Scheffler, ancora
scoiattolo.1
Questa volta, nessun esemplare in cattività, al contrario, un
esemplare adulto, papà scoiattolo, caduto dall'albero in una notte
di bufera e recuperato dal bidone della spazzatura da due bambinetti
zelanti.
Dopo averlo 'spupazzato' per bene, i due -sotto suggerimento
di un adulto- decidono di restituirlo alla propria famiglia che ne
piange la perdita, sui rami più alti di un albero del parco. I
piccoli non sono per nulla convinti sia la scelta giusta, ma lo
issano su un aeroplanino telecomandato e lo rispediscono da dove è
precipitato. E sai che cosa c'è? Papà scoiattolo neanche si gira a
dir loro grazie per il salvataggio. Come dargli torto, accidenti.
Un altro che non perdona il
suo piccolo seviziatore è il gatto Mio Miao2
(il nome è tutto un programma) che con calma e fermezza ribadisce al
ragazzino che lo vorrebbe mettere a dormire nel lettino delle bambole
che lui fa solo quello che gli va! E dormire con la papalina in testa
non è nelle sue corde. E a proposito di corde, mi viene in mente la
storia dell'alce Marcel erroneamente considerato di sua proprietà
dal piccolo Wilfred. 3
Una
vera commedia degli equivoci in cui l’alce serenamente persiste
nella convinzione di appartenere solo a sé stesso, e il bambinetto
in quella di esserne il proprietario e l'amministratore unico. Goditi
il finale, se non lo hai mai letto! Se devo ricavare un senso da
tutto questo, direi che la dominanza è ben dura da estirpare tra i
signori del pianeta. Come vedi, grandi o piccoli che siano, quando
c'è da imporsi l'umanità non si tira indietro.
Eppure, mi resta un rovello.
Non sarà per caso che libri del genere sono lì a mettere in berlina
la categoria umana, fin dai suoi esordi, ammettendo in tal senso i
propri limiti, e considerando fittizia ogni espressione di supremazia
in nome di una civiltà dominante? Se così fosse, chapeau a
Stoddard, Scheffler e Jeffers per la scelta.
Se così fosse, ne
conseguirebbe la seguente riflessione:
se davvero ci sono persone che sulla dominanza non si fanno
illusioni, si può sperare che ne esistano altre altrettanto
coraggiose nell'ammettere l'affinità che in natura tiene insieme
l'animo istintuale dell'uomo con quello di un lupo o di un canarino?
Devo pensarci. Torno presto
da te, spero con una risposta convincente
Formica arrovellata
[continua]
1Axel
Scheffler, Papà scoiattolo cade dall'albero (trad. M. Scaldini),
Emme Edizioni 2018
2Sandol
Stoddard, Remy Charlip, Mio Miao. Il mio unico specialissimo gatto
(trad. F. Lazzarato), Orecchio acerbo 2012
3Oliver
Jeffers, Quast'alce è mio, Zoolibri 2013
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