mercoledì 12 giugno 2019

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


AMORI SPERIMENTALI


Un gradito ritorno, quello di Rebecca Stead, con un nuovo romanzo, ‘L’amore sconosciuto’, pubblicato questa volta da Terre di Mezzo. Un gradito ritorno e una conferma del talento della scrittrice americana, premiata con la Newbery Medal per ‘Quando mi troverai’ e con il Guardian Prize con ‘Segreti e bugie’. Anche in questo caso racconta una storia di preadolescenti, di ragazze e ragazzi alle soglie di quella esplosione di vitalità e di contraddizioni, rappresentata dall’adolescenza.
In sintesi, la trama: ci sono tre storie che scorrono parallele il cui intreccio viene svelato solo alla fine. La prima, la più consistente, ha per protagonista una ragazzina, Bridge, alle prese con i problemi tipici di quell’età: l’amicizia, solidissima, con Emily e Tab, i dubbi su quel sentimento strano, misterioso e perturbante chiamato amore, che a volte si confonde con l’amicizia; e la seconda storia che ci viene raccontata riguarda proprio il migliore amico di Bridge, Sherm, che scrive lettere destinate a non essere spedite al nonno che ha pensato bene di abbandonare il tetto coniugale per cambiare vita. La terza storia è di un personaggio misterioso, una ragazza che scappa di casa, travolta dai sensi di colpa, e si rifugia nel locale del papà di Bridge.
Questi sono i personaggi principali, tutti disegnati con attenzione: i loro pensieri, i dubbi, gli errori inevitabili sono trattati come sempre con delicatezza. Bridge è sopravvissuta, da piccola, a un grave incidente stradale e si chiede costantemente se la sua vita abbia uno scopo particolare; Emily è innamorata e per il suo ragazzo commette il più ingenuo degli errori, gli manda una sua foto sexy, scatenando la vandea dei like di un’immagine condivisa da tanti.
Tab è quella più impegnata politicamente, segue con passione un corso di un’insegnate carismatica. Tutte e tre hanno sottoscritto un patto, non litigare mai.
Intorno alle vicende della foto compromettente si dipana il filone principale del racconto, che però non abbandona mai i personaggi minori, le storie parallele, che alla fine convergono in un’unica direzione, che consente alle tre protagoniste e ai loro amici di fare i conti realmente con l’amicizia, l’affetto fraterno, e l’oggetto misterioso che ossessiona soprattutto le ragazzine: l’amore, o quello che sembra tale e forse non è.
Anche in questo caso, come nei romanzi precedenti, la Stead dimostra grande abilità nella costruzione della trama, che, nonostante la molteplicità dei soggetti coinvolti, non perde mai ritmo e coerenza del racconto. C’è una indiscutibile capacità di mettersi nei panni di questi ragazzi e ragazze, rendendo credibili e importanti sentimenti, emozioni, riflessioni tipici di quell’età. Viene reso con affettuoso realismo la vita quotidiana, i sapori, i profumi di biscotti appena fatti, di pasti veloci preparati da genitori indaffarati. La vita vera, e quella rappresentata qui, è complicata, è difficile capire le ragioni degli altri, orientarsi nella giungla di silenzi, segreti, colpe apparentemente inconfessabili. L’unica differenza, fra questa rappresentazione e la realtà è che non sempre tutto trova una soluzione, nella realtà esistono i traumi, le sconfitte, silenzi che non vengono più superati.
L’immediatezza della scrittura della Stead fa di questo romanzo, nonostante la sua complessità, una lettura quasi obbligata per quelle ragazze, e quei ragazzi, che si interrogano sui sentimenti. A partire dai dodici anni.
Eleonora

“L’amore sconosciuto”, R. Stead, Terre di mezzo 2019

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