venerdì 13 settembre 2019

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


L’ETERNA LOTTA


Parlo, è facile immaginarlo, della lotta fra il Bene e il Male, tema centrale nell’originale, intenso, struggente romanzo illustrato di Nicolas de Crécy, pubblicato in questi giorni da Einaudi Ragazzi.
Ho usato l’espressione romanzo illustrato perché mi sembra avere un diverso equilibrio, rispetto al fumetto e alla graphic novel, fra testo e immagine. Mi ha ricordato, per esempio, i testi di François Place
e, per certi versi, di Timotheé de Fombelle in ‘Tobia’: il testo e l’illustrazione si alternano nelle pagine,con poche eccezioni.


L’autore è un fumettista francese molto conosciuto e ben pubblicato in Italia; due anni fa è uscito il suo ‘Diario di un fantasma’, reportage di viaggio e analisi del processo creativo messi insieme. Ora è uscito,
appunto, ‘Gli amori di un fantasma in tempo di guerra’, in cui si perdono evidentemente tutti i riferimenti autobiografici. E’ la storia drammatica di un giovanissimo fantasma, da poco arrivato nell’universo parallelo dei fantasmi, in cui tutto ciò che avviene nel mondo degli uomini succede qualche anno prima.


Dunque, il nostro fantasmino arriva in un casolare della campagna francese più o meno intorno al 1933; viene affidato a una bambina fantasma, Lili, un po’ più grande di lui; i genitori di entrambi non ci sono
e non è dato sapere che fine abbiano fatto. Le giornate dei due giovinetti scorrono tranquille, appena allietate dai giochi insieme alla cagnolina Polpetta.
Ma presto questa serenità è interrotta dallo scoppio della guerra fra i Fantasmi Acidi e i Resistenti, i primi guidati da un leader sanguinario, ma con un grande seguito di massa. Il nostro fantasmino viene tradito e
Lili portata via. Questo è un nuovo dolore, che spinge il protagonista ad impegnarsi nella Resistenza, diventando una spia. Deve abbandonare a malincuore il cagnolino, di cui serberà il ricordo e il desiderio irrealizzabile di ritrovarlo. Nel corso di un’azione viene ferito gravemente e al suo risveglio scopre l’amara verità: Lili e i loro genitori sono morti in orribili parchi di divertimento, in cui i fantasmi catturati
sono stati torturati e uccisi.
Il protagonista fugge da tutto, annientato dal dolore; arriva in una casa olandese proprio mentre vi si rifugia una ragazzina ebrea, con la famiglia. Si chiama Anna e il fantasma se ne innamora. Ma anche
questo è un amore infelice: la bambina ebrea vien catturata e portata in un campo di sterminio. Il fantasma non può far altro che tentare di alleviare le sue sofferenze.


Anche la guerra umana, con tutti i suoi orrori, finisce.
Ma l’autore non crede sia stata vinta per sempre.
E’ una storia forte, dolorosa, amara, semplice nella narrazione e nel linguaggio, ma densa di riferimenti e riflessioni e con alcuni passaggi di cruda durezza. Non racconta solo l’orrore della guerra, il suo portato di
lutti, non racconta solo l’eroismo di chi si pone dalla parte dell’umanità e della giustizia. E’ una visione della natura umana, della ineluttabilità del Male , che si ripresenta ancora e ancora.
Indiscutibilmente un bel libro, dalle tavole di struggente malinconia, tratteggiate con la disinvoltura dei grandi disegnatori. E’ anche una visione ‘dal basso’, dal punto di vista di chi poco capisce della guerra e
della violenza umana e viene colpito nei suoi affetti più cari. E’ un libro ‘denso’, che richiede una lettura attenta.
Non sono sicura possa intendersi come un’opera volutamente per ragazzi, tanto che l’editore francese Albin Michelle non lo colloca nella sezione ragazzi.
E’ quindi un po’ forzata la scelta di farlo uscire, all’interno del gruppo Mondadori, nella Einaudi Ragazzi.
Questo non significa che non possa essere proposto anche a lettrici e lettori più giovani, che apprezzino il linguaggio dell’illustrazione, e che vogliano confrontarsi con tematiche così importanti. Lo consiglierei a
ragazze e ragazzi di almeno tredici anni, con una doverosa lettura condivisa con chi può avere idee forse più chiare sul perché questo mondo è attraversato dalle guerre e continua a produrre Fantasmi Acidi, o comunque si voglia chiamare il Male.

Eleonora

“Gli amori di un fantasma in tempo di guerra”, N. de Crécy, Einaudi Ragazzi 2019

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