mercoledì 2 ottobre 2019

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)



UNA BELLA SORPRESA


Non mi capita spesso di essere colpita dall’originalità di una storia, ma è quello che mi è successo leggendo ‘Storia di Boy’, un’interessante vicenda ambientata nel 1350 fra la Francia e l’Italia, protagonisti un ragazzo, che forse tale non è, e un pellegrino che puzza di zolfo.
In sostanza è la storia della ricerca affannosa di una serie di reliquie legate a San Pietro, costola, dente,pollice, alluce, polvere, teschio, tomba.
Questa cantilena un po’ macabra fa da filo conduttore alle vicende dei due, Ragazzo e Secundus, che visitano via via chiese e conventi, frequentano locande, sfuggono a briganti, a bande di soldati di ventura,
a branchi di lupi.
In realtà, Ragazzo, oltre ad avere una gobba, che lui nasconde ostinatamente, parla la lingua degli animali, li comprende e comunica con loro; sa di essere diverso, ma non accetta questo fatto e segue l’inquietante pellegrino a caccia di quelle reliquie per raggiungere Roma e lì chiedere la grazia a San Pietro di poter essere un ragazzo normale.
Anche Secundus ha una storia da raccontare: ha perso moglie e figlio nel corso di un’epidemia e per raggiungerli è disposto a gabbare anche Satana.
Nel corso della storia via via si chiariscono i contorni dei due personaggi e si comprende chi siano realmente, ma non è la rivelazione della natura dei due, l’aspetto più interessante di questo romanzo.
Ho trovato ben fatta la ricostruzione del mondo medievale, con le sue credenze e le sue ossessioni, la sua povertà e la sua fede, che comunque pervade la narrazione. Così come è efficace la descrizione del cammino che Ragazzo e Secundus compiono dalla Francia centrale verso Roma, una città che non aveva niente della opulenta grandiosità della città imperiale. Accurate le descrizioni dei personaggi, da Milord,
preso dai suoi tornei, incapace di vivere senza la guerra, alla folla di monaci, sguatteri, mendicanti, soldati e briganti che ci restituiscono un’immagine viva della vita medievale. Altrettanto vivi i personaggi
animali, che dialogano con il protagonista così come la loro natura consente, presi dalle loro beghe, dalla fame, dalla paura e dalla forza. L’autrice stessa racconta come si sia ispirata alle sue esperienze dirette
con diversi animali, compresi gli stormi di storni che in autunno disegnano strane geometrie nel cielo di Roma.
Impossibile spiegare oltre la trama, anche se credo sia abbastanza chiara; trovo che questa sia una bella prova della scrittrice statunitense Catherine Gilbert Murdock  che credo ami molto il Medioevo; è anche molto curata la veste grafica, con una bella sovracopertina e i capitoli contrassegnati dalle illustrazioni di Ian Schoenherr. Non a caso il libro è stato dichiarato Newbery Honor Book per il 2019.
Curioso come la Giunti, casa editrice avvezza a pubblicare linee editoriali squisitamente commerciali, ami costellare il suo catalogo di piccole perle sparse, come i libri della Murail e come questo romanzo, la cui lettura consiglio a ragazze e ragazzi avventurosi a partire dagli undici anni.

Eleonora

“Storia di Boy”, C. Gilbert Murdock, Giunti 2019

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