LA CONDANNA DELLA DIVERSITA’
Vera Brosgol, fumettista russa di
nascita, americana d’adozione, torna a raccontarci un pezzo della
sua adolescenza: in ‘Sempre pronti’, pubblicato da Bao
publishing, descrive con acume un’estate terribile della sua
infanzia.
La protagonista, Vera, è una bambina
di nove anni, immigrata dalla Russia, con i grandi problemi della sua
età: per quanto si sforzi, non riesce a integrarsi con il gruppo di
bambine che frequenta: troppo diversa, lei che segue la chiesa
ortodossa, troppo povera per fare regali di compleanno all’altezza
delle amiche. Per sfuggire a un’estate di noia e di solitudine,
accetta di andare col fratellino al campo scout degli immigrati
russi, sperando di fare un’esperienza che valga la pena condividere
al ritorno con le sue altezzose compagne di scuola. Ma l’impatto
con il campo è micidiale: dorme in tenda con due ragazzine di
quattordici anni, che la ignorano, se non disprezzano; il bagno è un
orrendo tugurio, non riesce a legare con nessuno, fino a quando le
più grandi, invaghite di un ragazzino, non scoprono l’abilità
artistica di Vera; i suoi ritratti vanno a ruba, si condividono i
dolcetti, proibiti dal regolamento del campo. Tutto sembra filare
liscio, fino a quando Vera non precipita nuovamente ai gradini più
bassi della scala sociale, quando provoca la scoperta del ‘tesoro’
di dolcetti delle ragazze, causando una dura punizione collettiva.
A peggiorare ancora la situazione,
l’annuncio che la vacanza durerà due settimane in più del
previsto; tutto sembra perduto, anche la capacità di solidarizzare
con le altre vittime di bullismo: Vera, suo malgrado, partecipa alla
derisione che perseguita uno dei maschi, zimbello di tutto il campo.
Tutto sembra virare al peggio, quando
si presenta all’orizzonte un’amicizia inaspettata con una bambina
più piccola, anche lei amante degli animali. Tanto che, nel finale,
la piccola Vera non esclude di voler ripetere l’esperienza l’anno
successivo.
La storia, come si vede, descrive una
situazione comune: quando si è diversi in qualche modo, e la povertà
è un tipo di diversità particolarmente umiliante, è difficile
farsene una ragione e trovare modi efficaci per conquistare
l’attenzione e l’amicizia de coetanei. Si è disposti a tutto, si
accetta di compiacere i più grandi, si partecipa goffamente ai riti
di gruppo. Vera vive la classica situazione di chi è fra due mondi,
senza appartenere realmente a nessuno dei due: è fuori posto sia fra
le bambine americane che fra quelle russe, che hanno maggiormente
coltivato le proprie radici.
Sensibilità e ironia sono le cifre
stilistiche dell’autrice, capace di scrivere una storia semplice ma
che coglie con precisione la situazione da lei stessa vissuta
nell’infanzia. Nessun vittimismo, la semplice descrizione della
difficoltà di chi sta un gradino più in basso, per età, per censo,
per storia personale. Le giovani lettrici e i giovani lettori non
hanno difficoltà a riconoscere tante situazioni tipiche dell’età.
Le tavole di questo fumetto, con un
bianco e nero campito di verde, inquadrano il racconto in istantanee
dei tanti momenti di vita del campo scout. Termometro degli stati
d’animo, gli occhi, muniti di grandi occhiali da vista, che
dilatano le pupille stupite, atterrite, deluse, finalmente anche
pacificate. Le tavole si susseguono a ritmo serrato, dialoghi
fulminanti e la disperata testimonianza della protagonista che
condivide con noi gioie e dolori.
Lettura scorrevole per amanti del
fumetto, ma anche per ragazzine e ragazzini a partire dagli undici
anni che si vogliano avvicinare alle storie disegnate. Il fatto che
l’editore non abbia scelto di pubblicare questo titolo nella
collana specificamente dedicata ai bambini, babao, indica la
trasversalità e la godibilità della lettura anche per i più
grandi.
Eleonora
“Sempre pronti”, V. Brosgol per
testo e immagini, A. Longstreth per il colore, Bao publishing 2019
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