giovedì 9 gennaio 2020

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


L'EQUOVOCO

Il castoro, l'uovo e la gallina
Eva Francescutto, Chiara Vignocchi, Silvia Borando
Minibombo 2019


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Un giorno, non lontano dal bosco, il castoro dormiva profondamente.
Quand'ecco che...'Ho trovato un uovo laggiù' disse il riccio preoccupato 'poi ti spiegherò. Ora vado a dirlo a tutti gli altri. Tu tienilo d'occhio e mi raccomando: per NULLA al mondo...
...devi darlo alla gallina!'"

Ma il castoro che ha sgranato gli occhi all'urlo intimidatorio del riccio, ora li richiude e sul suo sasso si riaddormenta profondamente. Dopo pochissimo anche lo scoiattolo transita davanti lì davanti e, guardando con terrore l'uovo che il castoro dovrebbe sorvegliare, conferma quanto detto dal riccio: per NULLA al mondo... lo deve dare alla gallina. Ancora una volta il castoro sobbalza per l'intimidazione e poi si riaddormenta. E tra un sonno e un sobbalzo, il castoro si risveglia solo quando il tono di voce degli animali di passaggio si fa perentorio...
L'uovo si sta schiudendo e il castoro, memore di quanto ha potuto sentire dal suo sasso da riposo, fa l'unica cosa che la sua mente ha registrato...peccato che sia quella sbagliata.

A parziale discolpa del castoro, va detto che quando uno dorme, dorme. E non è che non si veda: lì su quel sasso, avvolto dal nulla in un bel silenzio, a tutti dovrebbe essere chiaro che il poveretto sta cercando di riposare. E non è corretto o saggio investirlo di un peso tanto grande, senza sincerarsi che nella sua testa ovattata dal sonno il messaggio si stato recepito per intero. Troppo facile scaricare sui più deboli tanta responsabilità... E così, considerate le circostanze, accade l'inevitabile.
Un imbarazzante malinteso. 


Ogni oggetto, così come ogni individuo, è portatore di proprie caratteristiche che in alcune condizioni ideali possono rivelarsi talenti. Nel libro, uno delle più interessanti è proprio la pagina.
I caratteri formali di una pagina possono essere limiti o opportunità, ovvero se ben utilizzati, possono trasformarsi in talenti per il libro che compongono.
Per illustratori e scrittori la pagina è difatti il luogo fisico che una storia da raccontare deve necessariamente abitare: ciascuna delle due facce di un foglio che, rilegato in modi anche differenti, va a costituire un libro, un quaderno. Quando si è di fronte a un albo illustrato la pagina assume un doppio valore: continua a essere un foglio, ma spesso e volentieri è -dal punto di vista visuale- in connessione stretta con il foglio attiguo. È banale dire che detta relazione c'è anche nella letteratura non illustrata, ovvero anche in un romanzo a foglio segue foglio, a pagina si avvicenda pagina, sulla linea di un testo scritto.
Nell'albo illustrato, però, questo taglio naturale dato dalla legatura tra foglio di sinistra e foglio di destra può essere 'sottolineato' come se fosse realmente un 'avvallamento' dove i disegni possono addirittura scomparire (L'onda di Suzy Lee; La gara delle coccinelle ecc. ecc.), ma può essere anche 'ignorato' da chi mette sui fogli contigui un unico disegno, evitando con accortezza di farceli finire dentro, o due bei disegni separati per evitare il problema dalla radice.
Ma il giro pagina, lui, è inevitabile e in quanto tale, da parte di chi scrive o illustra, è cosa buona e giusta servirsene e utilizzarlo, sfruttarlo al massimo delle sue potenzialità.


Qui l'intera questione, è il caso di dirlo, ruota intorno a questo movimento rotatorio che fa il foglio di destra diventando il foglio di sinistra dello specchio successivo.
L'astuzia qual è? Quella di costruire un grande equivoco (il malinteso, nel senso più letterale possibile), che infatti è soprattutto sonoro, tra le due facce della stessa pagina. Con una precisione da metronomo, la veglia e il sonno del povero castoro si alternano secondo una sequenza che sfrutta la forma di un libro a proprio uso e consumo: il castoro dorme sul suo sasso nella pagina di destra, poi si gira pagina e lui continua a dormire sebbene qualcuno gli stia parlando.


Nella pagina ancora dopo lui, sempre a destra, è completamente sveglio perché qualcuno gli ha appena urlato le ultime parole della frase iniziata nella pagina prima. Girando ancora una pagina, lui è ancora sveglio, ma questa volta è solo. Al successivo giro di pagina il castoro inevitabilmente (se non infastidito da urla) dorme di nuovo. 
E resta addormentato anche nella pagina successiva, quando qualcun altro arriva e gli parla...Giro pagina, nuovo sobbalzo per la solita (fine) di frase che gli viene urlata addosso ancora un volta.


Se il suo avvocato, durante il processo che lo vede imputato correo in un omicidio, sostenesse in aula la non colpevolezza del suo assistito, ci sarebbe ben poco da eccepire. Quel castoro è innocente!

Carla

Noterella al margine. Questo piacevole raccontino entra nella folta schiera dei libri 'cattivi' pubblicati da Minibombo. 


Concepito sull'accumulazione, inquadratura quasi sempre a 'camera fissa' sul sasso, piccoli dettagli che variano impercettibilmente, colpo di scena finale. Ci sono tutti gli elementi per farsi amare dai bambini più piccoli, i quali tuttavia, almeno a una prima lettura, rimarranno a bocca aperta e forse ci metteranno qualche tempo in più rispetto ai più grandi a cogliere il sottile equivoco su cui tutto appoggia... ma è cosa nota che alla cattiveria non c'è limite.

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