IL BISCOTTO ZERO
Questa storia nasce a Cipro, in un
tempo disteso. E precisamente in un supermercato di Nicosia davanti
allo scaffale dei biscotti.
La marca, lo dico per i cultori, è Mr.
Grand.
La prima scatola è stata comprata e
mangiata direttamente sul posto, la seconda è stata importata in
Italia. Ed essendo un pezzo unico, è stato ricoverato, per un tempo che è parso a tutti interminabile, nel cassetto delle riserve
alimentari.
Poi una sera più buia delle altre la scatola è stata
aperta.
Con la consapevolezza che ogni morso avrebbe contribuito a
estinguerne il sapore e dopo un pochino anche il ricordo, è stato
elaborato un piano d'attacco per sanarne la futura mancanza, del
tutto prevedibile da lì a poco.
I biscotti andavano riprodotti in
laboratorio.
Il piano era restareacasa con l'intento di
scongiurarne la scomparsa definitiva.
All'esame dettagliato dei
pochi elementi in possesso, ovvero la scatola, si è stabilita
l'impossibilità dell'acquisto in rete.
Introvabili, come molti altri oggetti,
al momento.
Quindi si è passati alla fase due, ovvero l'analisi
della voce συστατικά (ingredienti) sulla scatola: un blocco di 20 righe tutto
scritto a corpo 1 e rigorosamente in greco. Manco fosse
cinese...Impossibile isolarli, neanche al microscopio.
Cambio di strategia.
Le misure di contrasto si sono
indirizzate altrove, ovvero alla fonte di ogni sapere: la rete. Dopo
un'accurata ricerca su fronti linguistici anche differenti di ricette
di biscotti, cookies, biscuits, galletas, Kekse che contenessero
almeno due degli ingredienti principali - avena e miele - perché immortalati artisticamente sulla confezione di cui sopra, i risultati
non sono stati soddisfacenti quanto si sarebbe auspicato.
Era un biscotto unico, apparentemente.
Cambio di strategia.
Considerata la fortunata e recente
realizzazione dei biscotti TATE's provenienti dagli USA e riprodotti
anch'essi su ricetta originale del libro TATE's, e considerata la
loro straordinaria bontà, e considerata la loro somiglianza con i
biscotti ciprioti si è pensato di procedere in modo del tutto
empirico, ovvero sostituendo alcuni ingredienti dei TATE's originali
con il miele e l'avena di quelli ciprioti.
L'infaticabile lavoro di
calibrare le singole componenti ha comportato ben 4 diversi
protocolli, durante i quali si alzavano o abbassavano, anche in modo
impercettibile (si è reso necessario l'acquisto di una bilancia di
precisione da laboratorio), le percentuali degli ingredienti.
In
tutte queste 4 successive procedure si avevano a disposizione solo 2
esemplari di biscotti ciprioti - tenuti rigorosamente al riparo, in
una sorta di quarantena - che costituivano il biscotto zero, da cui
tutto era partito.
In conclusione, ma si può parlare
davvero di fine?, si è arrivati a un risultato che può considerarsi
la versione più vicina al biscotto zero.
O almeno così a me piace pensarla: il
biscotto uno.
Questo è dunque un biscotto inventato,
nato in un tempo lento, solitario e piuttosto silenzioso. Un biscotto
che è fatto di quattro ingredienti principali, avena, miele,
determinazione e speranza. Per questo si chiama (sono la madre,
decido io): il celafaremo.
Ingredienti:
90 gr di farina d'avena
30 gr. di farina 00
100 gr. di burro freddo
60 gr. di zucchero di canna
75 gr. di zucchero
1 uovo
50 gr. di fiocchi d'avena tritati
40 gr. di miele
6 gr. di sale
7 gr. di lievito
Accendete il forno a 160°.
Mettete in una terrina le due farine,
il sale e il lievito e mescolate con cura. Montate nel frullatore il
burro a tocchetti con i due tipi di zucchero finché non otterrete
una crema, aggiungete l'uovo sbattuto e mettete il composto con le
farine quindi aggiungete il miele e i fiocchi d'avena che avrete
preventivamente frullato e ridotto in polvere grossolana.
Il composto che otterrete è molto
morbido e non manovrabile con le mani. Quindi usate due cucchiaini
per fare delle palline, mucchietti informi, di impasto che disporrete
a distanza di almeno 4 dita le une dalle altre sul foglio di carta
forno, steso sulla leccarda.
Infornate e fate cuocere per circa
16/18 minuti (i mucchietti si saranno abbassati tanto da prendere la
forma di cookies sottili) finché non raggiungono un bel color
biscotto.
Sfornate i celafaremo e muoveteli solo da freddi;
sono molto delicati da caldi e molto croccanti da freddi.
Celafarete.
carla
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