AL SICURO IN 'CASA USHER'
Temporale,
Sam Usher (trad. Maria Pia Secciani)
Edizioni Clichy 2021
ILLUSTRATI PER PICCOLI
(dai 4 anni)
"Stamattina,
quando mi sono svegliato, il vento sbatacchiava le finestre.
Non vedevo l'ora di
uscire. Ho detto: 'Nonno!
Potremmo alzare le foglie con i piedi, correre giù per la collina e
spiccare il volo e stare in piedi controvento'.Il nonno ha detto:
'È un giorno perfetto per far volare l'aquilone! Ma prima dobbiamo
trovarlo...'"
E mentre fuori il vento soffia e il suolo si copre di foglie autunnali, in casa nonno e nipote cominciano a cercare l'aquilone. Riemergono oggetti che hanno un preciso significato per quei due: mazze da cricket, cannocchiali, vecchie lettere. E intanto il vento continua a soffiare sempre più forte. Fino a che da uno scatolone non emerge la coda colorata del tanto desiderato aquilone. Ora non resta che correre al parco e farlo volare, anche se il vento ha portato con sé un gran temporale. C'è solo da augurarsi che quel ventaccio li ridepositi prima o poi a terra, magari davanti alla porta di casa un attimo prima che cominci a piovere...
A
guardare il catalogo dei libri di Sam Usher, dove lui è autore
unico, sono diversi i particolari che colpiscono.
Il
primo è il più evidente ed è legato al disegno che ricorda in modo
inequivocabile quello di Quentin Blake. Se guardi il libro
superficialmente potresti addirittura confondere le due mani. Poi,
con un occhio più attento, le differenze vengono a galla. E Blake rimane l'inarrivabile Blake.
Blake
si distingue per un tratto di pennino più nervoso e rapido e per un
uso del colore, acquerello, molto più libero. Ciò nonostante i loro
bambini si somigliano parecchio...e anche il loro muoversi nello
spazio.
Anche
la palette di colori al principio sembra avere la stessa vivacità di
quella di Blake, anche se tra l'acquerello e la gouache di Usher si
nota una sostanziale differenza nella maggiore trasparenza e
vibrazione cromatica delle illustrazioni del primo rispetto a quelle
del secondo, che sono ugualmente movimentate ma più coprenti
rispetto al bianco del fondo e decisamente meno libere rispetto ai
contorni. Laddove Blake usa il colore spesso e volentieri come
stimolatore di emotività, Usher lo usa in modo più tradizionale,
come pigmento che campisce una forma per colorarla.
D'altronde
se Blake è l'illustratore del libro preferito di sempre di Usher
- How Tom Beat Captain Najork and his Hired Sportsmen
scritto da Russell Hoban -
qualche ragione ci dovrà pur essere.
La seconda peculiarità che emerge prepotente nei libri di Usher è
il tipo di ritmo: e anche qui non è un caso che oltre a essere un
bravo autore, sia anche un appassionato musicista. Nei suoi libri si
assiste sempre a un vero e proprio crescendo verso un climax. Nella
storia prende forma nell'attesa e nell'aspettativa da parte del
bambino, che di solito si 'scontra' con la lentezza del nonno, per
poi sfociare in una apoteosi che, anche dal punto di vista visivo, si
esprime in tavole a doppia pagina in cui il disegno si infittisce e
si complica nell'intreccio di moltissimi dettagli che danno vita a un
insieme letteralmente 'esplosivo'.
Usher
lavora per piccole serie di libri, per adesso 'quartetti' di titoli,
ovvero Temporale è il
quarto di una serie che parte con Snow
(2014), prosegue con Rain (2016),
quindi arriva finalmente Sun (2017)
e si chiude con Storm
(2018). in Gran Bretagna, da Templar, sono già diventati un
cofanetto dedicato alle quattro stagioni. Anche l'altra piccola
serie, che è partita con Free
(2019), ora prosegue con Wild
(2020) e siamo in attesa dei prossimi due, che sono in cantiere.
Non solo Usher è un abile concertatore di un ritmo ormai collaudato,
ma è anche un valente costruttore di storie. I libri, senza parere,
sono tra loro connessi nella narrazione. Per
capirci, in Temporale gli oggetti, insieme ad altri dettagli disseminati qui e lì,
che il bambino e il nonno intercettano nella loro ricerca
dell'aquilone compaiono, uno per uno, nelle tre storie precedenti e
sono quindi un richiamo, tanto visivo quanto sonoro e soprattutto
mnemonico a storie già ascoltate e a libri già sfogliati.
Tutto questo, in uno con il ritmo già sperimentato, con il ripetersi
grossomodo analogo del contesto e delle situazioni - la casa del
nonno, la finestra accanto al letto da cui il bambino guarda che
tempo fa fuori, gli indugi del nonno che permettono ai lettori di
esplorare la grande casa e al nipote di esercitare la sua pazienza,
la relazione affettiva e molto vivace tra nonno e nipote,
l'alternanza tra il dentro e il fuori che ogni volta si ripropone con
le sue grandi tavole colorate e sempre più ricche - rendono i libri
di Usher un luogo accogliente, per i piccolini, dove tornare.
Quindi il fare riferimento a uno schema in sostanza invariato non
denuncia scarsa inventiva, al contrario attesta una sua grande e
profonda capacità di attenzione nei confronti dei suoi giovanissimi
lettori. Soprattutto loro riconosceranno personaggi e luoghi già incontrati e saranno contenti di potersi ritenere 'al sicuro', ma sempre in
nuove storie.
Due va da sé in chiusura: va da sé che lascio ad altri le
riflessioni sulla bella relazione tra nonno e nipote, e va da sé che
li vorremmo al più presto tutti tradotti, i libri di Usher.
Carla
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