UNA SAGA GIAPPONESE
La storia giapponese fra la fine del
‘500 e l’inizio del ‘600 offre materiale a volontà, per chi
volesse scrivere un’epopea con tutti gli ingredienti del grande
romanzo storico, ma anche di costume: intrighi, vendette, misteri,
samurai e attrici, case del tè e castelli fortificati. E’ questo
il materiale che Camille Monceaux, giovane scrittrice francese, mette
insieme per il primo romanzo di una tetralogia, ‘Le Cronache
dell’Acero e del Ciliegio’, dal titolo ‘La Maschera del Nö’.
Il protagonista, che racconta le
vicende in prima persona, è Ichirö, un bambino dalle origini
misteriose, raccolto da un vecchio samurai, Tenzen, e dalla sua
governante, Oba. Il bambino porta con sé un monile che con tutta
probabilità ne stabilisce l’appartenenza ad un casato. Ma per
molti anni la sua vita sarà limitata alla casa nel bosco di Tenzen,
dove le sue esplorazioni non vanno oltre il tempio della Dea Volpe.
Ichirö viene istruito dall’anziano maestro alla via della spada,
la via dei samurai; diventa bravo, ma questo non gli consente di
salvare Tenzen dall’assalto di un crudele ninja, che in realtà sta
cercando proprio lui. La casa viene data alle fiamme e comincia così
per il giovane Ichirö un durissimo apprendistato al vagabondaggio e
alla povertà.
Dopo aver vagato a lungo nei boschi,
perdendo ogni suo avere compresa la spada del maestro samurai,
approda alla pericolosa città di Edo, l’antica capitale. Qui è
ancora più difficile sfuggire ai pericoli, alle bande criminali, alle
guardie, ai procacciatori di bambini e bambine per le case del tè.
Quando è proprio nei guai viene
raccolto da Daichi, un poeta squattrinato, autore di testi per il
teatro kabuki, che si oppone al più tradizionale teatro nö. La
vita del nostro protagonista ricomincia con un nuovo nome, Tomo.
Diventa inserviente, e poi attore, del teatro locale, viene accolto
dalla famiglia di Shin, anche lui aiutante nello stesso teatro. Nello
stesso tempo fa conoscenza con una ragazza misteriosa, Hiinahime, che
vive portando costantemente una maschera del nö, reclusa nella sua
abitazione.
E’ per esaudire un suo desiderio,
recitare almeno una volta in teatro, che la situazione di Tomo
precipiterà nuovamente nella disgrazia. Il teatro va a fuoco, lui
viene incolpato, mentre alcuni sospettano che Tomo non sia quello che
dice di essere. Incarcerato, torturato, viene alla fine liberato
dall’amico Shin, ma il suo destino lo porta a fuggire ancora.
E’ un intreccio complesso, basato
sulla ricostruzione storica del Giappone di quel periodo,
caratterizzato da feroci lotte per il potere, da una società
fortemente gerarchizzata e dal potere dei samurai. L’autrice si
prende tutto il tempo necessario per portare la lettrice e il lettore
nel Giappone antico, nei suoi usi e costumi, descrivendo nel
dettaglio abiti, cibi, abitazioni, ma anche le ingiustizie, i
soprusi, la violenza di una società fortemente maschilista.
Si tratta, però, essenzialmente di un
romanzo di formazione, la crescita del giovane samurai attraverso le
durissime prove che la vita gli impone ed è probabilmente su questo
aspetto che si soffermerà l’interesse dei giovani lettori e
lettrici: è una storia descritta a tinte forti, con personaggi molto
definiti, per certi versi simili a quelli del romanzo fantasy. Ma non
è l’unico elemento di attrattiva; l’altro, ed è potente, è il
fascino, in questo momento dilagante, per il Giappone, per le sue
atmosfere, per i suoi fumetti. Un fenomeno collettivo che
periodicamente si riaffaccia, sempre con le medesime caratteristiche.
L’editore italiano, L’Ippocampo, ha colto questa tendenza,
traducendo questo romanzo, ma anche altri testi che vanno nella
stessa direzione.
Se è indiscutibile la cura con cui
l’autrice ha costruito la cornice storica del romanzo, tuttavia mi
è sembrato di cogliere qualche immaturità letteraria nella
descrizione dei personaggi e delle loro relazioni. E’ soprattutto
un romanzo corale, basato sullo schema del ‘giovane in cerca del
suo destino’, che è ovviamente un destino di battaglie, di
vittorie e sconfitte.
Pur con questi limiti, è sicuramente
molto più interessante della stragrande maggioranza dei romanzi
destinati ai cosiddetti ‘giovani adulti’, con le dovute
eccezioni.
Lettura estiva perfetta, con molte
emozioni e uno sguardo non banale sull’amato Giappone.
Eleonora
“Le Cronache dell’Acero e dell
Ciliegio. Libro1. La Maschera del Nö”, C. Monceaux, L’ippocampo
2021
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