mercoledì 3 agosto 2022

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

SEGRETI INQUIETANTI


Il romanzo breve di Thórarinn Leifsson, ‘Il segreto di papà. Romanzo per ragazzi con genitori problematici’, pubblicato da Salani, è improntato a quello che comunemente chiamiamo humor nero: la storia che racconta, infatti, potrebbe essere in chiave horror, se non avesse un impianto nettamente umoristico.
Sidda e suo fratello nascondono un terribile segreto, anche se la loro più grande aspirazione sarebbe vivere una vita normale, normalissima: il loro papà, Björn, non è solo stravagante, alieno a qualsiasi forma di igiene, dotato di un ventre prominente, esibito in ogni occasione; lui è un cannibale, un vero cannibale che sfrutta ogni occasione per mangiarsi qualche essere umano.
I due ragazzini sono molto combattuti fra l’affetto e l’orrore, ma direi più il disappunto per le abitudini alimentari del genitore. La mamma lavora tutto il giorno, come venditrice telefonica di qualsiasi prodotto, e annega nel super lavoro la frustrazione di non essere riuscita a far cambiare abitudini alimentari al marito.
Sul conto di Björn indaga un investigatore, chiamato da tutti, e per ovvi motivi, Viddi Nicotina, che inutilmente cerca prove relative alla sparizione di numerose persone, fra cui il coordinatore scolastico dei ragazzi.
Ma alla fine arriva la goccia che fa traboccare il vaso della pazienza familiare: Björn cerca di infilare nel forno il grasso, appetitoso amico dei figli, Bjössi. A quel punto, cade qualsiasi complicità e i figli denunciano il padre, che viene processato e condannato a morte. Inutile dire che escogiterà una fuga degna del suo stile, preparata mangiando fagioli e verdure marce in quantità industriale.
Lo stile di Leifsson, apprezzato scrittore e illustratore islandese, è volutamente grottesco, intriso di sottolineature dei caratteri dei personaggi volte all’assurdo; d’altra parte fornisce una galleria di personaggi tutti votati all’eccesso, con l’eccezione dei due protagonisti, che tanto aspirano alla normalità.
Se per certi versi può ricordare Roald Dahl, personalmente mi ha ricordato tanto la famiglia Dalverme del romanzo ‘Matilde’, mi sembra in realtà più vicino a Walliams, per esempio  ‘Zia malefica’ o ‘Polpette di topo’: con l’autore inglese condivide la sottolineatura caricaturale dei personaggi e delle situazioni, con ampio uso di situazioni repellenti e disgustose, che peraltro fanno tanto ridere ragazzini e ragazzine intorno ai dieci, undici anni.
Il sottotesto viene esplicitato dall’autore più o meno a metà romanzo, in un passaggio in cui accenna a tutti quei segreti inconfessabili che i genitori nascondono ai propri figli: senza pensare agli eccessi, è sufficiente pensare alle bugie, alle ipocrisie, ai piccoli delitti quotidiani che contraddicono l’immagine dei genitori come persone irreprensibili.
In ogni famiglia ci sono segreti, piccoli e grandi, e in genere non è piacevole per i figli scoprirli. Meglio, quindi, riderci su, pensando a situazioni davvero imbarazzanti.
La lettura è divertente, scorrevole e breve, indicata per questi giorni di vacanza che non vogliono troppo impegno per lettrici e lettori di almeno dieci anni.

Eleonora


“Il segreto di papà. Romanzo per ragazzi con genitori problematici”, T. Leifsson, trad. S. Cosimini, Salani 2022



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