venerdì 7 ottobre 2022

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

QUANTA TRISTEZZA E QUANTA GIOIA



Certe storie possono essere scritte solo, o quasi, in America: un romanzo on the road, un padre e una figlia su uno scuolabus riadattato a casa su ruote, in giro fra uno Stato e l’altro, fuggendo un dolore per entrambi insostenibile.
Questa è la storia di Coyote Sunrise e di suo padre Rodeo, scritta da Dan Gemeinhart con il titolo ‘L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise’, che Edt Giralangolo pubblica con la traduzione di Aurelia Martelli.
A prima vista sembrano una coppia stravagante, un hippy dal look piuttosto trascurato e una dodicenne molto indipendente, che viaggiano su un bus chiamato Yager; in realtà sono due persone attraversate da un grande dolore, in seguito al quale hanno cambiato vita e cambiato nome, lasciandosi alle spalle una cittadina, Poplin’Springs, in cui sono sepolti, anche materialmente, i loro ricordi. Ad interrompere il viaggio senza meta arriva una telefonata della nonna che comunica a Coyote che stanno per abbattere gli alberi di un parco vicino alla loro vecchia casa; ai piedi di uno di questi alberi è sepolta una scatola dei ricordi, che la ragazzina aveva messo lì insieme alla mamma e alle due sorelle, morte poi in un incidente automobilistico.
Per Coyote tornare a casa e recuperare quella scatola diventa una necessità assoluta, ma per farlo deve ingannare il padre che mai e poi mai sarebbe disposto a tornare a casa.
La ragazzina è intraprendente e sa come persuadere il genitore a seguire i suoi desideri e comincia facendogli accettare la presenza di un gattino, Ivan, a bordo. S’inventa di avere un desiderio irrefrenabile per un certo panino, come si fa in una cittadina vicina a Poplin’Springs e così si mettono in cammino, incontrando lungo la strada altre persone in cerca di una svolta nella loro vita: Lester, indeciso se tornare dalla fidanzata o seguire la sua passione per la musica e la sua band, Salvador e la madre Esperanza, in fuga da un marito e padre violento e in cerca di una lavoro; Val, cacciata di casa e la capra Gladys. Uno dopo l’altro salgono sul bus, dopo aver risposto a tre domande sulle preferenze in fatto di libri, di luoghi e di panini. Ognuno porta il proprio bagaglio di tristezza e di dolore, ognuno è in grado di trasmettere all’altro tutta la gioia che c’è nel conquistarsi vita e speranza, un pezzetto alla volta.
Gemeinhart riesce a raccontare questa storia on the road con leggerezza, ironia, facendo scoprire un po’ per volta al lettore e alla lettrice il segreto che guida la vita di Coyote e Rodeo, il passato drammatico che li porta a fuggire. I rimandi sono molteplici, nella letteratura anche recente e nella filmografia. Il rapporto padre figlia è l’asse intorno a cui ruota tutta la narrazione: l’affetto, il dolore, la paura di soffrire ancora, il proteggersi a vicenda, vivendo la vita attimo per attimo. Cpyote ha però bisogno di riconnettersi alla sua vita passata e per aiutarla in questa ricerca, Rodeo rinuncia alla sua fuga.
L’intreccio alterna momenti di serena quotidianità di questa strana e pur vitale comunità ad altri in cui le avversità rischiano di mettere tutto in discussione. La gioia, di essere vivi e in buona compagnia, e la tristezza, di cui è pieno il mondo, si intrecciano strettamente, così come è naturale che sia.
Con leggerezza, dunque, si arriva all’epilogo e il lettore e la lettrice, di almeno undici anni, si ritroveranno con qualche consapevolezza in più sulla complessità della vita, ma anche con un moderato, sorridente ottimismo.

Eleonora

“L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise”, D. Geimenhart, trad. A. Martelli, Edt Giralangolo 2022



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