venerdì 4 novembre 2022

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

GABBIE


Il tema del progresso scientifico, del conflitto fra fede e ragione, già posto dai due autori, Guido Quarzo ed Anna Vivarelli, è riproposto nel nuovo romanzo che i due scrittori firmano insieme: ‘Gabbie’, pubblicato da Uovonero. Come ne ‘La danza delle rane’ lo sfondo storico era quello del Secolo dei Lumi , qui l’intreccio narrativo si sviluppa a partire dal violento scontro culturale provocato dal darwinismo nell’ambiente accademico e non solo, che ha mobilitato passioni contrapposte nel nome della scienza o della fede: nulla di più scandaloso che sottrarre la creazione dell’uomo all’intervento divino, sostituendogli l’azione dell’evoluzione e della selezione naturale.
Nel romanzo di Quarzo e Vivarelli, ambientato a Torino nel 1879, nella prestigiosa Accademia delle Scienze, un gruppo di accademici discute se assegnare un premio, per le sue ricerche di botanica, proprio a Charles Darwin. Fra i preziosi volumi della Biblioteca e i reperti del Museo si aggirano vari personaggi, ciascuno delineato con accuratezza: il direttore Bonaccorsi, maestro della diplomazia, un fattorino, Ausonio, e un inserviente, Pietro che in realtà, nottetempo, ruba su commissione diversi volumi rari. A turbare le attività illecite di Pietro interviene l’arrivo nel Museo di Stefano, nipote del direttore ed ex degente dell’Ospedale Psichiatrico di Collegno. In realtà il ragazzo, che immaginiamo essere autistico, alle sue difficoltà sociali, affianca doti intellettuali significative: impara a leggere da solo ed ha una memoria prodigiosa.
Nel frattempo, Pietro viene in contatto, grazie ad un cugino, con un predicatore che aizza i suoi seguaci proprio contro il darwinismo, contro l’idea che uomo e scimmie possano avere un antenato comune. Così nasce, fra pochi congiurati, l’idea di rapire la scimmia di un circo, per lasciarla provocatoriamente all’interno del Museo. L’incursione ha un esito imprevisto, la scimmia muore e viene ritrovata, pochi giorni dopo, riversa sul corpo senza vita di uno degli Accademici.
Le indagini sono condotte da un poliziotto dalla dubbia moralità e, non a caso, i suoi sospetti ricadono su Stefano, difeso solamente dallo zio, da Lisa, della trattoria in cui mangia tutti i giorni il ragazzo, e dalla giovane scienziata Ida Stoppani.
Di più non posso svelare dell’intreccio, vorrei però sottolineare alcuni punti di forza di questo romanzo: innanzitutto la perfetta integrazione fra le diverse tematiche che lo attraversano, la ricostruzione del clima culturale, la diffusa ignoranza, i pregiudizi nei confronti delle donne ‘colte’ e, ancor di più, le segregazione dei cosiddetti ‘alienati’, spesso considerati un peso per le famiglie, che ben volentieri li facevano rinchiudere nei manicomi.
In secondo luogo, è rilevante l’accuratezza della descrizione del clima culturale, la singolare avversione che i settori più retrivi della società nutrivano nei confronti dell’evoluzionismo, avversione che, come ho detto più volte, non si è mai del tutto sopita. Ma anche la precisione con cui viene descritto l’ambiente accademico, con le sue diatribe e le rivalità personali.
Infine, l’umanità dei personaggi, spesso coinvolti loro malgrado in una storia di cui non comprendono la portata.
Il titolo, ‘Gabbie’, fa un evidente riferimento alle gabbie fisiche, quella che rinchiude lo sfortunato scimpanzé Chocolat, quella che delimita i percorsi di vita dei ‘matti’, e mentali, fatte di pregiudizi e superstizioni che inevitabilmente si contrappongono alle nuove visioni del mondo che la scienza di volta in volta suggerisce.
Il testo vien proposto anche in formato audio, in collaborazione con l’editore Emons, dando vita ad una nuova collana, i Geodi sonori, pensata proprio per supportare chi ha difficoltà di lettura.
Consiglio caldamente la lettura, così ricca di spunti di approfondimento, a ragazze e ragazzi di almeno dodici anni.

Eleonora

“Gabbie”, G. Quarzo, A. Vivarelli, illustrazioni di Peppo Bianchessi, Uovonero 2022



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