mercoledì 7 giugno 2023

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

LA MATITA AFFETTUOSA

Che difficile! Guridi (trad. Valentina Mai) 
Kite edizioni 2023 


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni) 

"Vorrei dire «ciao» al panettiere, alla mia vicina Anna e alla signora Antonia. 
E aggiungere qualcosa come «Che bel vestito!». 
Però mi riesce solo un sorriso... Sorrido... solo questo. 
È tanto difficile parlare..." 

Quando esce di casa, tutto diventa difficile. 
Per arrivare alla fermata dell'autobus è meglio per lui contare i respiri perché contare lo tranquillizza. Salito sul 21 l'unica cosa da fare è sorridere al conducente che gli chiede sempre come va, poi sedersi e guardarsi le scarpe e soprattutto no guardare chi siede vicino a lui. 
La voce alta delle persone non gli piace e anche il rumoroso arrivo a scuola non fa per lui. 
In classe, al suo banco, non parla e non dice il nome di nessuno. Eppure li sa tutti. 
La sua mamma gli dice di non preoccuparsi perché le parole prima o poi arriveranno. 
Certo, però tutto è così difficile... Ma, magari, sottovoce... 

Ed è così che si scoprono un po' dei pensieri, dei trucchi con i numeri, delle paure, delle sfide che attraversano la testa e il cuore di questo bambinetto. 
Piccolo, in un mondo molto più grande di lui. 


La matita veloce, emotiva e affettuosa di Guridi trasforma le sensazioni in disegno. 
Il grande è molto grande e il piccolo è molto piccolo. E Guridi è un grande disegnatore di piccoli.
Tratti chiusi, come a intrappolarlo, rendono la sua solitudine palpabile. 
La confusione e il rumore appare nella moltiplicazione di facce, tante facce tutte uguali, che con la bocca aperta parlano all'unisono. Fanno paura.  
E anche in classe il solito cerchio lo tiene nella bolla: i compagni tutti azzurri e lui, fuori dalle loro file di banchi, è l'unico senza colore: un solo tratto che lo definisce, lo rende diverso, lo isola. 


Tutto questo 'scarabocchiare', tutti questi segni che si ripetono e che vanno in direzioni sempre diverse sono l'immagine della difficoltà, della confusione. 
È l'esterno di uno che nell'esterno non riesce proprio a muoversi con disinvoltura.
 

I pochi altri colori, al pari del tratto, sono portatori di senso. Il rosso, in particolare, una linea più grossa e anche più precisa, definisce tutto quello che rappresenta agli occhi di quel bambinetto così minuscolo, la sua difficoltà, il mondo che ruota intorno a lui, mamma compresa. 
Nonostante le parole rassicuranti. 
E, a proposito di linee di demarcazione, di linee che dividono una bolla dall'altra sarà utile riflettere solo un momento sul fatto che la relazione con l'esterno, con quell'esterno che arriva appena varcata la soglia della porta di casa, porta ciascuno di noi in direzioni tra loro molto diverse. 


È l'esperienza che mi fa dire. Ho visto bambini che hanno bisogno di tempo per costruire le loro sicurezze verso l'esterno, che hanno bisogno di prepararsi dentro prima di pronunciare una parola che li renda visibili. Ci sono invece bambini che dell'esterno si nutrono. 
Ci sono i bambini timidi e i bambini disinvolti. Ci sono i bambini che anche se solo cerchi di incontrare il loro sguardo, si fanno schivi, cercano di nascondersi dove possono, di solito verso il corpo sicuro di madri e padri. 
Ci sono bambini silenziosi. Ogni tanto, un sorriso. Che forse sono anche stanchi di sentirsi chiedere se qualcuno gli abbia mangiato la lingua. Magari il gatto... 
Ci sono bambini che poi diventano ragazzi che quando è ricreazione restano seduti al banco e da lì guardano gli altri precipitarsi fuori a giocare o a a mangiare qualcosa. 
Ci sono bambini e poi ragazzi che devono forzare loro stessi per andare al telefono a parlare con la zia o ordinare una pizza. 
Ci sono bambini e poi ragazzi che se invitati alle feste di compleanno si mettono in un angolo e dopo un'oretta sarebbero già pronti per andare via. 
Ci sono bambini che, alle loro di feste di compleanno, quando è il momento di soffiare sulle candeline della propria torta, si sentono tutti gli sguardi addosso, e piangono. Invece di soffiare. 
Ci sono bambini che giocano da soli in allegria. Ci sono ragazzi che sanno stare in compagnia ma da soli alle volte si sentono meglio. 
Ci sono bambini, ragazzi e adulti a cui piace circondarsi di silenzio e se vogliono raccontare qualcosa decidono di farlo con le matite, con i disegni, più che con le parole. E magari non lo fanno davanti a tutti, ma li mettono preferibilmente nero su bianco - con un po' di rosso qui e là - su un foglio da disegno e poi li fanno diventare un libro. 


Ecco è a tutti loro, piccoli e anche grandi, che Guridi ha pensato. Con affetto.

Carla

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