FRATELLI
La trama de ‘Il cattivo fratello’ , scritto da Luisa Mattia per i tipi di Giunti, ruota intorno al rapporto fra due fratelli, all’interno di una famiglia normale, all’apparenza normalissima: due genitori attenti, a modo loro, che dai figli si aspettano che seguano un percorso tracciato di ordine e rispettabilità. Non manca l’affetto, manca uno sguardo capace di ‘vedere’ i figli al di là della superficie.
Il protagonista, Cesare, ha le carte in regola per diventare un perfetto ‘cattivo’: non si è mai ripreso dalla nascita del fratello minore, Canio, che ha usurpato il posto d’onore nell’affetto dei genitori.
La sua cifra è la rabbia, che si esprime sia con il silenzio che con il turpiloquio; unico rifugio, il disegno, i fumetti. Passano gli anni e Cesare ha imparato a mimetizzarsi, nasconde la sua rabbia e offre ai genitori un’immagine di normalità: studia il violino, nonostante non gli piaccia affatto, va bene a scuola, insomma si costruisce uno schermo perfetto dietro cui nascondere la sua solitudine. Il fratello più piccolo, d’altra parte, è combattuto fra il desiderio di accettazione e quello di ritagliarsi un proprio spazio. Non è esattamente un fratello leale e quando trova i disegni con cui Cesare ha ritratto una ragazzina di cui si sta innamorando, li fotografa e invia le foto al fratello dell’interessata; oramai di dominio pubblico, quelle immagini rendono il ragazzo lo zimbello della scuola.
A quindici anni la messa in scena di Cesare finisce: smette di studiare violino, provocando la reazione del fratellino che si offre, per emulazione o per acquistare un posto più grande nel cuore dei genitori, di studiare lui quello strumento o quanto meno, di imparare a costruirlo. La delusione del padre vien così placata da una colossale messa in scena, perpetrata da entrambi i fratelli: Cesare descrive con i disegni quello che Canio dovrà raccontare ai genitori, fingendo di frequentare Enea, un liutaio conosciuto da Cesare.
Sembra un piano perfetto, in cui tutti sono contenti, ma Canio commette l’errore di sottrarre ad Enea un violino in fase di costruzione. Questa piccola marachella, è così che la vede Canio, abituato a giostrarsi nelle situazioni, è in realtà l’origine di una serie di eventi drammatici.
Il risultato è che Cesare finisce in una casa famiglia e la polizia entra nella vita e nella casa dei suoi genitori.
I colpi di scena non mancano, come in ogni buona crime story, ma quello che rende rilevante questo romanzo è la fotografia impietosa di un interno familiare per niente anomalo, dove un sostanziale affetto viene avvolto dai silenzi, dalle incomprensioni, dalla superficialità. I genitori in realtà non sanno nulla di quello che agita le menti e i cuori dei due fratelli, le gelosie, le sofferenze, le menzogne che si sovrappongono l’una all’altra. E i due fratelli giocano a loro volta una partita che non esclude i colpi bassi e un po’ per ingenuità, un po’ per indifferenza , corrono il rischio di rovinarsi la vita.
Chi è davvero il fratello cattivo, saranno lettrici e lettori a stabilirlo, al di là delle responsabilità reali.
A lato dei personaggi principali, raccontati con sguardo intelligente e partecipe, si raccolgono altri personaggi di rilievo: da Marlene , la ‘bulla’ per necessità, a Caterina, primo infelice amore di Cesare.
Luisa Mattia coglie in questo romanzo, scritto con uno stile scorrevole e solo all’apparenza ‘oggettivo’, un punto che contraddistingue gli adolescenti di oggi: la solitudine. Apparentemente circondati dal benessere, e questo non vale certo per tutti, non hanno in realtà chi presti loro ascolto: spesso non la famiglia e nemmeno la scuola.
Consiglio questo romanzo, dalla lettura coinvolgente, a ragazze e ragazzi con almeno dodici anni
Eleonora
“Il cattivo fratello”, L. Mattia, Giunti 2023
Nessun commento:
Posta un commento