mercoledì 26 luglio 2023

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

COGITO

Ergo
, Alexis Deacon, Viviane Schwarz (trad. Loredana Baldinucci) 
Il Castoro 2023 


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni) 

"Ergo si svegliò e si mise a esplorare il mondo. 
La prima cosa che scoprì furono le sue zampine. 
 Si muovevano. Muovi, muovi, muovi. 
WOW. UN OTTIMO INIZIO, pensò. E decise di continuare a esplorare. 
Scoprì le sue ali. Frulla, frulla, frulla. 
Scoprì il suo becco. Becca, becca, becca. 
 E scoprì le sue gambette. Calcia, calcia, calcia. 
Non riuscì a scoprire altro. 
IO SONO IL MONDO? pensò Ergo." 

Le quattro cose che aveva appena scoperto le rimise tutte in movimento. E tutto sembrava funzionare a meraviglia perché Ergo aveva capito di essere il mondo e, per simmetria, anche il contrario. Apparentemente non c'era null'altro da sapere. Apparentemente. 
Poi vide il muro. Un muro che circondava tutte le sue parti: zampe, gambette, ali e becco. 
Fece la cosa che di solito si fa contro un muro: lo spinse e l'unica cosa che ottenne fu rotolare. 
Niente male, poteva spostare il mondo. 
Poi qualcosa fece BUMP! 
E come insegna la scienza innata, se qualcosa fa Bump fuori di te vuol dire che il mondo potrebbe essere più grande. 
Questo è il percorso iniziatico di Ergo per arrivare a capire un bel po' di cose, prima di cominciare a vivere. 

Visto che è una storia di uova e una storia di nascite, aveva un suo senso che uscisse con la primavera. 
E così è stato. Ma è altrettanto vero che le uova vanno covate per del tempo se si spera che ne nasca qualcosa: ci si deve sedere sopra con delicatezza, e pensarci un po' su. 
E così è stato. 
Questi i pensieri che ne sono nati. 
Come sempre Alexis Deacon scrive delle cose piene di senso, che spesso e volentieri toccano le sfere dei 'massimi sistemi'. La sua bravura sta, come ha più volte dimostrato, nel punto di vista, che ogni volta cambia e che di solito è insolito!
 

Questo favorisce l'interesse di chi legge e una giusta distanza da ogni possibile trappola retorica. Diciamo però che alcune storie, almeno a mio parere, gli escono meglio di altre. In particolare se è lui che le disegna, il livello s'impenna: Bilù o Cip e Croc sono proprio un'altra cosa, rispetto a Marcello Fringuello e in qualche modo anche a Ergo. 
Questa circostanza, ossia la difficoltà di non essere capace di apprezzare sempre il rapporto tra testo e figura, Deacon vs Schwarz, ha richiesto del tempo per essere 'digerita'. 
Marcello continua a non convincermi, mentre Ergo, forte del bel testo mi ha costretto a recedere dal autodiktat di tacere se una parte del libro non pare convincente. 
E così è stato. 
Bello questo fatto che il ragionamento diventi sempre più complesso: partenza che pare un giochino - le zampine: muovi muovi muovi; il becco: becca becca becca e via andare - e poi la grande domanda e il sillogismo: visto che solo questo esiste, allora questo deve essere il mondo e io sono dunque il mondo. Se così fosse, la felicità (ma poi anche la noia, si può supporre) sarebbe a un passo. Io e il tutto ci corrispondiamo perfettamente, stabilisce Ergo, e conclude che non deve o può cercare altro. 


E invece non è così: e lo scopre - una delle poche immagini che aggiungono qualcosa al testo - di lì a poco. Pagine e pagine potrebbero essere scritte sul significato simbolico della parola muro che Deacon usa. Non guscio, non parete, ma muro. Altro colpo da maestro. 
Il muro ha un portato gigante che si attiva quasi in automatico: deve essere scavalcato, infranto, di certo non lascia nessuno indifferente. 
Così Ergo, cercando di spingerlo via, scopre un'altra abilità, può intervenire sul mondo e modificarlo. Altro bel colpo. Cui segue il fatidico Bump. 


A questo punto e solo a questo punto dell'edizione italiana - e brava la traduttrice che non cede al gusto di svelare nulla fino all'ultimo secondo possibile, ossia dopo 18 pagine - arriva la grande sorpresa (non dissimile da quella provata in Bilù): Ergo è femmina! 
Un unico dubbio potrebbe sorgere riguardo al fatto che dentro un uovo con nessuna competenza del mondo esterno la distinzione di genere è un po' prematura. Tuttavia, tanta è la gioia che sia una pulcina che si può trovarne ragione nel fatto che fa parte della consapevolezza di sé come zampine, becco, gambette e ali. Dubbio risolto. 
A questo punto, Deacon mette in sequenza una serie di questioni niente male, per preparare il gran finale: nelle situazioni di stallo è brutto non sapere... nelle situazioni di isolamento è triste stare. 
Che fare? Ad Ergo non resta che uscire ed essere.
A noi non resta che leggerlo!

Carla

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