LA VITA AVVENTUROSA DELLE OPERE D’ARTE
Un modo sicuramente originale per avvicinare i ragazzi e le ragazze alla storia dell’arte è quello di sottolinearne il lato avventuroso, se non criminale.
Lo fa la storica dell’arte Barbara Conti in ‘L’arte...che avventura!’, pubblicato da Nomos con le illustrazioni di Cristina Trapanese. La casistica che incontriamo nei quattordici episodi riportati nel libro è molto varia: si va dai furti e rapine compiuti sia dai pirati, nel caso del Giudizio Universale di Memling, che da professionisti, o da incauti sprovveduti, come nel caso della Gioconda; ci sono poi i furti ‘di Stato’, operati cioè o da governi occupanti, come nel caso di Napoleone e, molto più recentemente dai nazisti; oppure si tratta di acquisti più o meno fraudolenti che hanno consentito, per esempio, l’acquisizione dei marmi del Partenone da parte del British Museum. Fra questi ci sono anche i quattro cavalli che, ora in copia, svettano su Piazza san Marco, a Venezia, e che furono sottratti a Costantinopoli durante il saccheggio operato dai veneziani guidati dal doge Enrico Dandolo.
Dunque una casistica molto varia, che racchiude casualità, rapine, contese internazionali e vicende personali dei singoli artisti. Di ciascun episodio Cristina Trapanese suggerisce la sua interpretazione visiva, sintetica ed efficace; accurata anche l’impaginazione e la grafica, che rende ancor più fluida la lettura.
Di questi episodi vorrei ricordarne un paio. Il primo riguarda il Ritratto di Donna Franca Florio, eseguito da Giovanni Boldini, pittore molto noto per i suoi ritratti femminili; iniziato nel 1901, non piacque al marito Don Ignazio, che lo ritenne troppo audace; stroncato anche alla Biennale di Venezia del 1903, il dipinto segue il suo autore a Parigi, dove verrà più volte rimaneggiato negli anni fra il 1910 e il 1918, allungando o accorciando il vestito, modificando la posa, mostrando una audace scollatura o coprendola. Il dipinto viene concluso nel 1924, ma a quel punto i Florio sono in rovina e non possono più comprarla. Ne seguono una serie di aste, che portano Donna Franca prima in America, poi di nuovo in Italia, dove, per una nuova asta il ritratto entra a far parte della collezione privata della famiglia siciliana dei marchesi Berlingieri, con l’accordo della sua esposizione pubblica. Una vita molto avventurosa per un dipinto, che a che fare con la moda, le consuetudini, l’incipiente modernità, le fortune e sfortune del committente e anche con l’incapacità delle autorità preposte ad impedirne l’acquisizione da parte di privati.
L’incapacità di valutare l’importanza di questa o quella opera d’arte è una delle costanti di queste storie, che riguardano, ad esempio, Matisse e van Gogh.
Un’altra storia interessante riguarda proprio van Gogh e il suo Ritratto del Dottor Gachet, dipinto nella primavera del 1890; pochi giorni dopo aver completato l’opera, il grande artista si tolse la vita. Da quel momento, il ritratto passa di mano ben tredici volte, passando per le mani dei nazisti, di un banchiere tedesco e poi di un facoltoso ebreo che riesce a mettersi in salvo in America, insieme alla tela. Ma il finale è ancora più sorprendente: il Ritratto finisce nelle mani di un facoltoso giapponese, Ryoei Saito, che dichiara che avrebbe distrutto il dipinto prima di morire, per evitare le tasse di successione esorbitanti ai figli. Fatto sta che dalla morte di Saito, nel 1996, nessuno ha più visto la tela. Un’altra storia di arte incompresa, di facoltosi collezionisti e di Stati del tutto assenti nel tutelare quello che dovrebbe essere un patrimonio universale.
Sarebbe bello se i giovani lettori e le giovani lettrici, dai dieci anni in poi, che leggessero queste belle storie avventurose, non si appassionassero solo alle vicende rocambolesche di questo o quel capolavoro, ma maturassero anche la convinzione che l’arte è di tutti e come tale va difesa e tutelata, anche quando non se ne comprende appieno il significato.
Consiglio la lettura di questo libro interessante e originale a tutti quelli che apprezzino un punto di vista particolare sull’Arte e che vogliano sapere un po’ di più non solo di artisti, ma anche di ladri, eserciti invasori, collezionisti, tombaroli, banchieri e così discorrendo.
Eleonora
“L’Arte...che avventura!”, B. Conti, ill. C. Trapanese, Nomos edizioni 2023
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