STRUDEL DI BIETA, SPECK E PROVOLONE
La bieta, con tutto il rispetto, io la considero una verdura che da sola non 'tiene spirito'.
Quando uno se la si ritrova sola nel piatto, ha la sensazione, mangiandola, di lavarsi la coscienza perché ha quel saporino innocuo che fa tanto bene.
Ma, per l'appunto, non ti rimane impressa.
Lessa, con l'olio è un supporto sano per sostenere l'olio. Con il limone, è una aberrazione.
Ragione per la quale ne esistono enne possibilità diverse per impiegarla, ma mai da sola. Con i pomodorini per condirci la pasta, nella varie torte rustiche, mischiata a formaggi saporiti.
E questa, trovata spippolando in rete, è una variante personale di una ennesima ricetta per 'far fuori' la bieta e uscirne con onore.
Ingredienti
Per la pasta
200 gr di farina 0
un pizzico di sale
20 gr di olio extra vergine d'oliva
80 gr di acqua tiepida
mezzo cucchiaino di aceto
Per il ripieno
bieta, un bel po'
speck un bel po'
provolone piccante
olio
uno spicchio d'aglio e un po' di peperoncino
Mischiare la farina con gli altri ingredienti e lavorare la massa fino ad ottenere un impasto elastico. Quindi richiuderlo tra due piatti tiepidi per mezz'ora.
In questo tempo di attesa, accendere il forno a 180° e scottare la bieta e poi scolarla e ripassarla nell'olio bollente insaporito dall'aglio e dal peperoncino, prudentemente tolti.
A questo punto, stendere la sfoglia sottile sottile e darle una forma rettangolare e spalmarci sopra la bieta un po' tritata, quindi i dadini di speck e fette sottili di provolone.
Va lasciata libera dal ripieno una cornice alta due dita per poterla arrotolare con se fosse uno strudel.
A questo punto, vanno sigillati i due estremi e messa in una teglia ad anello, unta e spolverata di pangrattato.
Deve cuocere almeno 45 minuti, fino a quando il sopra si brunisce.
Fatto!
Carla
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