DI SCARABEI E STATUE EGIZIE
Non è esattamente una novità, ma merita di essere proposto ai nostri giovani lettori e lettrici: si tratta di ‘Lo scarabeo vola al tramonto’, di Maria Gripe, pubblicato da Iperborea nella collana Miniborei, con la traduzione di Laura Cangemi, nel 2022.
Il romanzo dell’autrice svedese è in realtà del 1978 e rappresenta un'interessante interpretazione del romanzo di avventura: ci sono tre ragazzi, fra i tredici e i sedici anni, casualmente coinvolti in un intrigo che mette insieme un’indagine classica, fatta di indizi dissimulati e prove da ricostruire; il romanzo storico, poiché l’intera vicenda ruota intorno alle lettere ritrovate di due giovani amanti vissuti nel ‘700; infine, il sovrannaturale, che sottende e orienta lo svolgimento degli avvenimenti.
Annika, il fratello Jonas e l’amico David vengono incaricati di occuparsi delle piante di casa Selander, vuota per l’estate. Ma già dal primo giorno avvengono strani fenomeni; David, in particolare, fa un sogno inquietante e Jonas, cui è stato appena regalato un registratore portatile, nel registrare degli appunti su ciò che vede nella casa, registra anche una strana voce appena percettibile, che li indirizza verso una stanza, in soffitta, dove viene fatto il primo ritrovamento importante: una scatola contiene numerose lettere ricevute da una giovane donna, Emilie.
Leggendo le lettere i ragazzi apprendono le vicende dello sfortunato amore fra la giovane donna e Andreas, un allievo di Linneo.
Si tratta naturalmente di un amore contrastato e sfortunato, le cui vicende sono anche legate ai doni che Andreas fece all’amata: una statua egizia e una pianta molto particolare.
Mentre David è affascinato dalla biografia e dalle ricerche di Andreas, sostenitore dell’unicità della natura dei viventi, l’Anima mundi dei platonici per intenderci, Annika è colpita dalle tristi vicende di Emilie, costretta dalle convenzioni del tempo ad accettare un matrimonio combinato.
L’intreccio è complesso e prosegue come un puzzle, sistemando e spostando indizi per cercare di risolvere l’enigma della statua scomparsa e dei mille segnali misteriosi che accompagnano i ragazzi: le telefonate della signora Julia, che coinvolge David in una lunga partita a scacchi, gli scarabei che appaiono ripetutamente, le voci e le musiche che sembrano attraversare il tempo.
Senza anticipare il finale, bisogna dire che il mistero viene svelato a metà, lasciando pensare a un’altra avventura.
Come dicevo all’inizio, ‘Lo scarabeo vola al tramonto’ è un romanzo di avventura, ma è anche altro: se da un lato fa un’incursione nel passato descrivendo l’atmosfera culturale del ‘700, dall’altra si nutre anche delle atmosfere delle storie di fantasmi, fatte di presagi, messaggi misteriosi, un legame imperscrutabile con il mondo dei morti. L’aspetto forse più difficile da comprendere, per i più giovani, sono proprio quelli inerenti una visione del mondo che contrappone alla fredda logica della scienza un approccio vicino al misticismo.
I giovani lettori e le giovani lettrici, a partire dai dodici anni, possono trovare in realtà molti spunti per loro interessanti, che siano appassionati di romanzi storici, di storie del mistero o di storie d’amore. Tuttavia, potrebbero trovare qualche difficoltà nella lunghezza del romanzo e nelle preziose digressioni, che talvolta disorientano i lettori meno esperti.
Eleonora
“Lo scarabeo vola al tramonto”, M. Gripe, trad. L. Cangemi, Iperborea
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