GENITORI CHE FANNO ANCHE ALTRO
(trad. Anna Patrucco Becchi)
Babalibri 2023
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)
"Il furgoncino dei gelati è parcheggiato esattamente fra il venditore di palloncini e il noleggio degli sci d’acqua.
Forse ho i soldi sufficienti anche per un palloncino. Lo potremmo portare alla nonna che è dovuta rimanere a casa per prendersi cura dei nostri animali domestici.
Ma non appena capisco che il palloncino costa troppo, il furgoncino riparte.
'Ehi, aspetta!' urlo, e gli corro dietro. Il furgoncino percorre la strada costiera."
Il furgoncino dei gelati passa accanto agli asinelli, quelli che si possono cavalcare ordinatamente tutti in cerchio. Ora sono in pausa pranzo, ma se sollecitato a dovere un asinello può essere la carta vincente per raggiungere il furgoncino che, nel frattempo, è ripartito per il suo giro. Al campo di calcio asino e ragazzino arrivano troppo tardi perché il furgoncino è di nuovo in moto per chissà dove. La postina con il suo carretto a pedali lo sa, il furgoncino si ferma sempre al mercato...Così carica asino stanco e bambino e parte. Ma al mercato già non c'è più, quindi a questo punto la postina prosegue il suo giro, mentre a prendersi in carico asino e bambino è la fruttivendola del mercato che quel bambino lo conosce bene. Con lui e l'asino prendono l'autobus, poi un taxi per tornare alla spiaggia, dove pare che il furgoncino sia tornato... Alla spiaggia arrivano, ma sarà quella giusta?
Un libro per chi ama i gelati e farebbe qualsiasi cosa per averne uno, un libro per chi ama leggere e farebbe qualsiasi cosa per non doversi interrompere, un libro per chi non soffre di ansia: infatti qui si aggiunge alla serie di genitori del Nord che fanno anche altro, oltre a spianare la strada ai loro bambini, un altro meritevole papà distratto e grande lettore.
Costruito sul principio del crescendo musicale, All'inseguimento del gelato! è un buffo libro che colpisce per diversi motivi. Alcuni belli evidenti, altri più sottili.
Il divertimento si genera dalla situazione che va complicandosi e dalla circostanza di arrivare sempre con ritardo sull'obbiettivo. Ma anche dalla progressiva crescita di personaggi che via via seguono il bambino nella sua pervicace ricerca di arrivare a un cono gelato per sé e per il suo genitore lettore. Un po' come è successo con i Musicanti di Brema...
Asinello, fruttivendola, paracadutisti. Ma l'aspetto più evidente sta proprio nei mezzi di locomozione che li scorrazzano ai quattro angoli dell'isola: dai classici piedi, si passa agli zoccoli, quindi agli pneumatici di un autobus e poi quelli di un taxi, poi ancora gli sci d'acqua, quindi i pattini di un idrovolante fino alle pale di un elicottero e alle corde di un paracadute...
Tra gli aspetti meno evidenti ci sono alcune sottigliezze nella narrazione che la rendono più autentica di altre. Constanze Spengler si prende tutto il tempo e lo spazio necessari per rendere la situazione piacevolmente condivisibile.
In questo senso il dialogo di Nico con la fruttivendola e il marito è un piccolo siparietto su saggi comportamenti che metterà il cuore in pace di ogni adulto che legge questa storia. E questo succede anche nei brevi dialoghi successivi, dove la barra del buon senso segna la rotta Di Nico & co. pur nelle tappe sempre più assurde che segnano la loro avventura. Per intenderci, il noleggiatore di sci d'acqua li mette ai piedi di fruttivendola e bambino, mentre l'asino lo carica sul motoscafo. Ma anche con il pilota di elicottero le cose non vanno diversamente.
Accanto a tanta ragionevolezza, però si insinuano un paio di interessanti bugie: una più divertente dell'altra che, come spesso accade con le bugie, si rivelano risolutive. A parte quella innocente detta da Nico per far salire un asino sul bus, ne segue un'altra ben più articolata, architettata dalla fruttivendola (!) per far montare l'asino sull'idrovolante.
Il finale, con la vecchia signora in grembiule che si era illusa di dover solo restituire al legittimo padre il suo intraprendente ragazzino, mai immaginando di doversi lanciare dal portello di un elicottero, attaccata a un paracadutista professionista, vede tutto appianarsi, come è giusto che sia. A parte la sua nausea che le vieta di gustarsi il meritato cono, la situazione si sgonfia in un niente. Così come era decollata.
Il gusto per uno spazio e un tempo largo la Spengler lo condivide ad evidenza con Katja Gehrmann Si sono incontrate più volte sulle pagine dei libri, condividendo ritmo e andature. Se nel testo abbiamo notato questo gusto per arrotondare bene un racconto, altrettanto si nota nelle grandi tavole che sono un vero incitamento all'osservazione: tutto è raccontato nei disegni con la stessa cura, la stessa esigenza di darsi tempo.
Francamente non so se sia un caso, ma faccio fatica a non mettere in relazione questo libro con quelli di altri due autori di analoga radice tedesca. Penso ai disegni di Rotraut Susanne Berner e poi a quelli di Scheffler, che seppure inglese d'adozione, l'aria di Amburgo l'ha respirata anche lui, come Katja Gehrmann.
Carla
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