OSTINAZIONE VINCENTE
La vita di Primrose Squarp, protagonista del romanzo di Polly Horvath ‘Tutto sopra un waffle’, pubblicato da Camelozampa con la traduzione di Alice Casarini e le illustrazioni di Veronica Truttero, non è certo semplice: i suoi genitori sono scomparsi in mare e tutta la comunità di Coal Harbour, tranne la protagonista, è convinta che non ritorneranno più.
Affidata in un primo tempo alle cure dell’attempata Miss Perfidy, in seguito va a vivere con lo stravagante zio Jack Dion.
L’ostinazione con cui Primrose sostiene la sopravvivenza dei genitori le genera intorno un clima prima di comprensione , poi di diffidenza, tanto che miss Honeycut, insegnante alla scuola della ragazzina, si impegna a trovare una soluzione alternativa per la giovane ‘orfana’, che però non si sente tale.
In effetti lo zio Jack la lascia spesso da sola, impegnato com’è, dopo aver lasciato la carriera militare, a fare affari nel settore immobiliare. In questi lunghi pomeriggi solitari, Primrose spesso va alla spiaggia ad aspettare il ritorno dei genitori, accompagnata dal cucciolo Mallomar. Questo passatempo, ben comprensibile, talvolta le costa caro. Ma la spiaggia non è l’unico luogo in cui la ragazzina ama andare: l’unico posto accogliente in città per lei è il ristorante di Kate Bowzer, il ‘Girl on the Red Swing’; è con lei che impara a cucinare una serie di ricette, che intercalano sapientemente la narrazione. Kate rappresenta un’isola di buonsenso e operosa quotidianità, mentre lo zio si allontana per il lavoro, miss Perfidy invecchia sempre di più e miss Honeycut imperversa con i suoi tediosi aneddoti di viaggi più o meno esotici.
In questo stravagante tran tran si inserisce un episodio drammatico: nell’incendio delle villette a schiera che lo zio vende ai suoi concittadini, l’uomo, pompiere volontario, si infortuna e Primrose deve subire un’adozione temporanea presso due anziani coniugi, Evie e Bert. Lontanissimi dall’idea di sostituire i suoi genitori, che Primrose continua ad aspettare con incrollabile ostinazione, Evie e Bert cercano di assecondarla, mantenendo i contatti con lo zio ricoverato e con Kate.
Ambientato nell’isola canadese di Coal Harbour, vicino a Vancouver, il romanzo di Primrose è raccontato in prima persona, portando il lettore e la lettrice in un mondo molto concreto, in cui le ricette di cucina o i maglioni scomparsi hanno un ruolo importante, e nello stesso tempo fantastico, rappresentato dalle visioni dei fantasmi dei balenieri scomparsi in mare, dalle inspiegabili coincidenze, dalle visioni di miss Perfidy, la cui mente percepisce cose che lei stessa non sa di sapere.
In una narrazione ironica, leggera, quasi disincantata, non mancano però le riflessioni su ciò che consente alle persone di sopravvivere anche nelle prove più dure, sul senso di gratitudine nei confronti di chi aiuta anche senza condividere lo stesso punto di vista, sul desiderio, destinato al fallimento, di proteggere chi si ama. La Horvath è una scrittrice il cui valore è stato sottolineato dai numerosi premi raccolti dai romanzi ‘Il tempo delle conserve’ e ‘La casa di Pine Island’. Anche in questo romanzo dimostra la rara capacità di raccontare la complessità delle relazioni familiari, degli eventi che a volte le stravolgono con una leggerezza che non è mai superficialità.
Il personaggio di Primrose non può non piacere a lettrici e lettori, dagli undici anni in poi, che apprezzino le storie familiari, fatte di legami, di speranze ostinate, di solidarietà.
Eleonora
“Tutto sopra un waffle”, P. Horvath, ill. di V. Truttero, Camelozampa 2023
Nessun commento:
Posta un commento