lunedì 3 giugno 2024

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

UN AMICO SPECIALE


Lenny è un ragazzino tutto sommato normale, se non fosse che è decisamente sovrappeso; frequenta la prima media ed è, inesorabilmente, oggetto dell’attenzione dei bulli, presenza inevitabile in ogni scuola. Pensa di non avere alcuna dote, anche se sa cantare molto bene; soprattutto è oppresso da un indicibile senso di colpa nei confronti del fratello Frankie, ritenendosi responsabile della sua situazione. Il romanzo di cui è protagonista è firmato da Brian Conaghan, apprezzato autore scozzese, e tradotto da Benedetta Reale per i tipi di Edt Giralangolo, con il titolo ‘Sotto un cielo di cartone’.
La prevedibile strategia di sopravvivenza di Lenny consiste nello stare alla larga il più possibile dalla scuola, dove, nella migliore delle ipotesi, è lo zimbello dei compagni di classe, con l’unica eccezione dell’amica Trisha Woods. Lenny è convinto che a casa, suo padre, camionista, e sua madre non se ne accorgano nemmeno, concentrati come sono a preoccuparsi per ‘il nostro Frankie’.
Nel corso di una di queste mattinate sconclusionate, un po’ a scuola e un po’ no, il ragazzino incontra Bruce, un senzatetto dalla casa di cartone, che vive accampato sulle sponde di un torrente, nel parco vicino alla scuola.
Da un’iniziale diffidenza, fra i due nasce una cauta amicizia, ciascuno con i propri segreti, ma con una istintiva solidarietà reciproca. Con l’aiuto di questo ‘svitato’ dal berretto di lana rosso, Lenny riuscirà a compiere il viaggio indispensabile che fino a quel momento sarebbe stato impossibile: andare da Frankie, nel nord della Scozia. Un viaggio necessario, ma non per questo meno doloroso.
Di questo romanzo, sulla cui trama non voglio dire di più, sono apprezzabili diversi aspetti. Fra tutti, mi ha colpito in modo particolare la capacità dell’autore di svelare il segreto di Lenny un po’ per volta, attraverso i flash dei suoi ricordi o le sue riflessioni sulla vicenda che ha creato la difficile situazione in famiglia. Il protagonista ci racconta in prima persona il suo quotidiano, la fatica di vivere in un mondo in cui non si è accettati, le improbabili strategie di sopravvivenza a scuola, dove forse l’unica acquisizione positiva è la scrittura di haiku.
Un frammento alla volta affiora il ricordo dell’episodio che ha portato Frankie così lontano e Lenny non può che sentirsene responsabile, così come è convinto che anche i genitori condividano questo suo giudizio.
Il viaggio è di per sé metafora di un percorso dentro se stessi alla ricerca della verità. E dunque, dopo una prodigiosa performance musicale per le vie di Glasgow, ecco la strana coppia partire per il nord della Scozia.
I personaggi descritti da Conaghan sono realistici, intensi, soprattutto i due personaggi principali, Lenny e Bruce: siamo con loro sotto una pioggia gelida a mangiare fish and chips e a interrogarci su un domani pieno di incognite. Bella la descrizione di questa amicizia improbabile fra due persone, lontanissime per età, ma vicine nell’avere entrambi dei conti in sospeso con il passato. Apprezzabile anche l’approccio dell’autore, che affronta con delicatezza e ironia situazioni drammatiche, spesso solo accennate.
L’unica pecca, se così si può dire, è un finale in cui si vuole risolvere tutto, ma proprio tutto, quando forse lasciare le situazioni più indeterminate sarebbe stato più plausibile.
Consiglio caldamente la lettura a ragazzi e ragazze di almeno dodici anni, che non temano la lunghezza del romanzo, ma ne sappiano apprezzarne le sfumature.

Eleonora

“Sotto un cielo di cartone”, B. Conaghan, Edt Giralangolo 2024



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