IL LIBRO GENEROSO
Manifesto
segreto, Guido Scarabottolo et al.
Vànvere edizioni 2014
ILLUSTRATI
"COSE DA NON FARE CON
QUESTO LIBRO
1) LEGGERLO (NON C'È
SCRITTO NIENTE)
2) METTERLO NELLA
LIBRERIA (TANTO NON CI ENTRA)
3) GUARDARLO E
LASCIARLO INTERO
4) DARLO IN TESTA A
TUO FRATELLO (O SORELLA, O AMICA, O CANE, O GATTO, O, SPECIALMENTE,
CRICETO...)
5) DIMENTICARLO
SULL'AUTOBUS"
Se posso aggiungere una mia personale
sesta cosa da non fare: dire Non lo voglio!
E ora capiamo perché.
Come tutti i libri finora pubblicati da Vànvere, anche questo è un
libro che va in direzione ostinata e contraria a ciò che un libro
rappresenta nel nostro immaginario. Le sue pagine si devono
strappare, tagliuzzare, incollare, disegnare per creare i propri manifesti. Sulle sue pagine
bisogna fare tutto ciò che ci è stato vietato di fare sulle pagine
di qualsiasi altro libro.
Tuttavia, nello stesso
tempo, questo medesimo libro va in direzione amica e favorevole ai
desideri di ogni bambino.
Tutti noi, da piccoli
-di fronte a una bella illustrazione- abbiamo pensato a come sarebbe
stato meglio poterla vedere sempre sul muro e non solo aprendo il
libro, magari abbiamo sognato di ritagliarla e di metterla su un
degno passepartout, incorniciandola, per averla sempre davanti agli
occhi. E magari qualcuno 'illegalmente' l'ha anche fatto, da piccolo o da grande.
Ora, qui tutto ciò diventa legale.
Ecco, Manifesto
segreto colpisce per questa sua carica trasgressiva e
contemporaneamente per questa sua capacità di essere generoso, nel
darsi completamente a chi lo maneggia.
Manifesto segreto è anche un 'tappeto elastico' per tutti coloro che vogliono saltare, mettendo in azione la propria creatività. Una serie di pagine possono essere degli ottimi fondi, altre pagine sono repertori di oggetti, mezzi di locomozione, parole, animali, persone, piante, cibi, e frammenti di vita quotidiana da ritagliare e comporre sui fondi. Altre pagine a me paiono a tal punto perfette da intimidire ogni ulteriore aggiunta...
Ci sono alcuni illustratori, e Scarabottolo è uno di loro, che possiedono un dono raro: la sintesi. Io non so se questa loro capacità derivi dal fatto che sono anche grafici, o sia talento innato, o sia il risultato di un lungo esercizio di allenamento, o frutto di una innata pigrizia, ma sta di fatto che essi sono in grado di concentrare in una sola immagine un intero racconto. Loro sono persone da only-one-shot, in qualche modo fotografi di storie con un solo scatto a disposizione. In questo libro, come testimoniano le papere del colophon, sono attivi anche 'quelli' di orecchio acerbo (o 'orecchio del cervo?'), che, anche loro, con quel bel gioco tra a-mare e a-more con la la grafica dimostrano di avere una certa dimestichezza...
Dunque generosità, grafici e
sintesi di pensiero, questi i tre grandi ingredienti che fanno il libro.
Il minimalismo che contraddistingue la persona di Scarabottolo si
ritrova anche nelle pagine con i fondi, ma anche in quelle con i singoli elementi, veri repertori in cui
l'occhio può spaziare in mille direzioni diverse e alla fine nessuno di questi pare dominare sull'altro, in un equilibrato gioco di insieme, dove tutto concorre a creare armonia. Una piacevolissima armonia da tagliuzzare con le forbici.
Carla
Noterella al margine.
Per i feticisti dei libri suggerisco di procurarsi sempre due copie
del libro: uno da usare e uno da conservare.
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