che bello scriverti, che bello scrivere...E così pensavo ancora al libro della balena che ci piace tanto. E di pensiero in pensiero ho capito che anche a Tellegen devono piacere le lettere. Le mette sempre nelle sue storie.
Anche in questo libro ce n'è più d'una...
E' una lettera che va dritta al sodo, come piacciono a noi, senza tanti fronzoli, ma rimane sempre una lettera gentile.
Mi ricorda quella che hai ricevuto un giorno da cozza,
Caro scoiattolo con la presente ti invito alla mia festa. E' solo una piccola festa. Non invito nessun altro. Puoi venire subito? Cozza1
La
lettera della balena però non viaggia per mare, come ci si potrebbe
aspettare, ma viene affidata al vento e sostenuta con lo sguardo:
balena sa dove è la bottega di cavalletta.
Il tempo delle lettere è un tempo un po' sospeso perché si mette in mezzo tra il via vai di lettere, come a dare spazio alle emozioni che sono in viaggio.
È forse per questo che gli animali 'filosofi' di Tellegen si scrivono spesso?
Perché ci piace avere tempo e silenzio per noi e ci piace offrirlo anche agli altri quando gli scriviamo?
Beh, scrivere lettere ha molto a che fare con la gentilezza. E' il modo più delicato che conosco per comunicare. Ed è forse per questo motivo che Toon Tellegen fa viaggiare in una lettera il desiderio di balena.
E a proposito di gentilezza, hai notato quanta ne mette Tellegen in questa storia? La prima a essere gentile è balena che desidera tanto essere ancora più ospitale con gli amici che passano a trovarla. E gentile è anche la cavalletta che cerca sempre di accontentare la clientela e poi, soddisfatto ogni desiderio, chiude bottega e parte.
Direzione: in mezzo all'oceano.
La gentilezza ha a che fare con la cura. Hai visto quanta cura metta cavalletta nel fare il carico? Non tralascia nemmeno un dettaglio: porta con sé sentierini tortuosi, aiuole, arbusti, girasole, cespugli, un'ortensia, le violette, una carriola, una vanga, l'occorrente per la casetta degli attrezzi, un'altalena, un ombrellone, un lillà, rododendri e un biancospino e persino uno specchio perché balena possa ammirare il suo giardino....
Mi scrivi che ti piacerebbe essere per un giorno balena per poter fare le cose che fa lei. A me, invece, piacerebbe essere gentile e accurata come cavalletta, ma ho ancora molta strada da fare, non credi?
Scrivimi!
Io, mentre aspetto, provo a diventare migliore.
Anche a me piacciono le lettere. E sai perché? Perché possono far esistere una relazione tra creature molto lontane. Ma anche tra pensieri e idee lontane...è per questo che sono adatte per filosofeggiare.
Continuo a pensare alla cavalletta.
Che forza della natura! Ha un negozio ed esaudisce senza battere ciglio i desideri di tutti gli animali che vanno da lei con le più diverse richieste.
Ed è davvero molto occupata. Prima di poter leggere la lettera della balena, infatti, vende una salvietta all'orso, un tavolo allo scarafaggio, e poi arrivano il grillo e l'effimera. E lei ascolta tutti, puntuale e gentile...
Però sai cosa ho notato? È talmente impegnata a esaudire i desideri degli altri, che sembra non averne di suoi. Ma forse esaudire i desideri degli altri è il suo sogno, ed è per questo che ci mette tanta cura e attenzione. E forse è per questo che ha esattamente il colore che deve avere: un bel verde pieno e con il margine ben definito.
E hai visto con quanta concretezza agisce dopo aver letto la lettera di balena? È davvero determinata perché per costruire un giardino in mezzo al mare bisogna sapere esattamente cosa fare.
E infatti lei, pratica com'è, invece che sognare passa subito all'azione. E il suo progetto è davvero sorprendente per precisione e accuratezza.
Anche nell'illustrazione di Annemarie van Haeringen i disegni diventano improvvisamente precisi e ricchi di dettagli.
E sai, Formica, cosa mi ha fatto saltare sulla sedia? Che queste immagini, pur così precise, in realtà non hanno un limite! Tutta intorno c’è solo la pagina bianca. Nessuna cornice, nessun paesaggio dove collocare cavalletta...come se nel suo progettare lei avesse a disposizione l'infinito. Un’infinità di risposte per un'infinità di richieste: non esiste limite per ciò che può fare cavalletta, nemmeno quando si tratta di portare un carico tre volte più pesante di lei.
Sai, mi ha davvero colpito che Toon Tellegen abbia dato così tanto potere a un animale così piccolo, ma forse questo capovolgimento non è casuale. Per trasformare i sogni in realtà a volte i dettagli sono più importanti di tutto il resto.
E per saper cogliere il dettaglio ci vogliono proprio degli occhi piccoli, antenne sottilissime e ancora più sottili zampette. Ah, dimenticavo: anche la forza sovrumana di una cavalletta.
Cara Formica, anche a me piacerebbe trasformare in realtà le cose che ho in mente come la cavalletta, ma questo è davvero un sogno...
Intanto continuiamo a scriverci.
Sono sicuro che la cavalletta lo sa.
[continua]
1 T.
Tellegen, Lettere dal bosco, Donzelli 2007 p. 102 (trad. David
Santoro)
2 F.
O'Connor, Nel territorio del diavolo, Minimum Fax 2002
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