PUNTI DI SVISTA
Ho visto una
talpa, Chiara Vignocchi, Silvia Borando
Minibombo 2019
ILLUSTRATI PER PICCOLI
(dai 3 anni)
"'Oggi ho visto
una talpa piccolissima!'
'Ooooohhh!'
'Oggi ho visto una
talpa molto grande!'
'Uuuuhh!'"
Il
primo ad averla avvistata è un imponente elefante, mentre la seconda
che la vede è una minuscola formica. Sono in tanti, e tutti nello
stesso luogo riuniti, ad averla vista, la talpa. Una lumaca ne ha
notato la velocità, mentre il leopardo ne constata la lentezza.
Il
camaleonte ne ha viste due che andavano in direzioni diverse e il
ragno invece ne ha scorte un gruppo...
La
talpa, a ben vedere (!), c'è ed è una sola ma, dato che è una
talpa, di tutto questo grande interesse che la sua presenza genera,
non si accorge e pensa - addirittura - di essere tutta sola in quella
radura.
I
libri di Minibombo, per scelta editoriale, sono così.
Riconoscibili
per forma, per segno, per originalità del punto di vista, spesso per
certa ironia, per pubblico di riferimento.
Sono,
salvo rare eccezioni, quadrati, con una copertina rigida. Spesso
hanno un colore dominante che li attraversa.
Il
tipo di disegno, che a mio parere non è il loro punto di maggior
forza, nasce così semplificato per essere immediatamente
riconoscibile e leggibile, ma è spesso un po' troppo lontano da un
disegno che sia il risultato di una ricerca originale di una sintesi
della forma.
È
un po' come se i personaggi si irrigidiscano nel loro aspetto,
sull'altare della riconoscibilità.
Animali,
o più in generale personaggi, disegnati sulla pagina attraverso un
tratto che sia al contempo sintetico ed empatico hanno in sé
qualcosa in più che nella maggioranza dei libri di Minibombo non mi
pare di vedere. Gli animali di Klassen, per capirci, sono un'altra
storia.
Per
questo motivo i libri di Minibombo che hanno 'sconfinato'
nell'astratto sono quelli che mi sembrano i più meritevoli.
I
caratteri più felici dunque sono altri. Il punto di vista, per
esempio. In libri come l'insuperato, Orso, buco! oppure
Solo un puntino o ancora Gabbiano più gabbiano meno o Guarda fuori! su questo costruiscono la
loro miglior qualità.
Questo
porsi davanti a una prospettiva insolita porta con sé, almeno a
Minibombo, una inevitabile ironia di fondo. Spesso che sconfina nella
cattiveria. Anche questa riconoscibile e godibile e, auspicabilmente,
dispensabile tra bimbetti e bimbette anche molto piccoli, con lo
scopo di aiutarli a ridere del mondo e a non essere troppo
'politicamente corretti'.
Il
terzo elemento con cui a Minibombo sanno districarsi con grande
disinvoltura è la realizzazione dei testi. Sono bravi a trovare
sempre un registro adatto allo spirito della storia e nel contempo si
impegnano a rendere la lettura ad alta voce una vera festa. O quanto
meno, una passeggiata in discesa.
Ecco.
Sono questi tre ultimi fattori che ritrovo in Ho visto una
talpa e mi piacciono di più.
Di
questa storiellina fatta di quasi nulla, in ordine crescente, mi
piace l'idea di partenza, ovvero quanto ognuno di noi esista anche
attraverso lo sguardo degli altri, a seguire l'ironia e il gioco che
la attraversa, laddove i singoli animali di quella talpa mettono a
fuoco un carattere che di fatto è 'inesistente'. Il gioco con chi
legge nasce dalla relazione che si crea tra l'animale sulla pagina e
la sua percezione falsata.
Ultimo
tocco, il finale con l'inconsapevolezza dell'occhialuta talpa
medesima.
La
cosa migliore però è ancora una volta il testo. Lì per essere
letto ad alta voce e per chiamare immediatamente dentro chi ascolta.
Impensabile non leggerlo almeno due o tre volte di seguito, chiamando
alla partecipazione bambini e bambine al 'responsorio', con l'intento
di cogliere insieme (sarebbe bellissimo fare a monte, con loro, un
lavoro di ricerca sulle caratteristiche comunicative di un tono di
voce piuttosto che di un altro) in tutte quelle brevi esclamazioni,
le tante possibili sfumature di interpretazione.
Ci si potrebbe divertire...
Carla
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