venerdì 20 settembre 2019

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


QUANDO IL BAMBINO E' NUOVO...

Un tortino di mammut, Jeanne Willis, Tony Ross (trad. Pico Floridi)
Il Castoro 2019


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Era stanco di mangiare erbaccia.
Era stanco di sgranocchiare semini.
'Un uomo delle caverne ha bisogno di ciccia!' disse Og.
'Catturerò il mammut e ne farò un tortino'"

Nelle battaglie, oltre all'intelligenza, quello che fa la differenza è la forza. Il mammut in questione è grandissimo, mentre il cacciatore è un omino delle caverne, magretto e solo soletto. Ma solo per poco: infatti nel suo progetto di cattura del mammut coinvolge i suoi amici Og, Ug, Gog, Bog, Nog e Mog. A ciascuno chiede un utensile utile allo scopo - dalla lancia al pentolone e al falò per cucinare. Ma l'uomo, fin dall'età delle caverne, non ama fare nulla per nulla, quindi in cambio degli utensili il futuro cacciatore promette fettine di tortino a tutti. Come lui, anche i suoi amici sono stufi dell'erbaccia e quindi aderiscono con entusiasmo al progetto.
Partono, lancia in resta, per catturare il mammut che però non ha voglia di finire zampe all'aria in un tortino....e si organizza dalla sua parte.



Quando Roberto Denti proponeva ai suoi clienti di libreria il Pinocchio e si sentiva rispondere: ancora Pinocchio, ma è vecchio! lui replicava con il suo vocione: Pinocchio è vecchio, ma il bambino è nuovo! Questo per dire che ci sono storie che possono serenamente attraversare le generazioni ed essere sempre smaglianti a ogni successiva lettura.
Pinocchio è sempre Pinocchio, ma anche la coppia Willis/Ross è sempre la coppia Willis/Ross.Si chiamano classici.
Il Castoro, non primo nell'ambito editoriale (perché già Babalibri da anni pubblica i suoi albi classici in una collanina detta Bababum), decide di pubblicare alcuni suoi 'cavalli di battaglia' in una edizione di formato più piccolo e in brossura con un prezzo (fatto non marginale) competitivo e li accorpa tutto sotto il marchietto I piccoli. Comincia alla grande, mettendo in prima uscita proprio titoli che hanno sicura presa.
Sebbene siano piccoli di formato, sono infatti grandissimi nel loro contenuto.


Insieme al Tortino di mammut, pubblicato grossomodo dieci anni fa, escono Gisella Pipistrella (2007), Paolona Musona (2008), Buon compleanno, Boa! (2015).
Questa scelta editoriale, a parte rendere l'acquisto di un albo illustrato un fatto che può avere anche cadenza settimanale, visto il costo, e può diventare accessibile anche a chi avrebbe tentennato a pagarlo un po' più del doppio, sembra dettata da una tendenza più diffusa che va a cercare indietro una qualità, che davanti - evidentemente, fatica a mostrarsi.
Ross e Willis sono decisamente un binomio felice. Un binomio di autori classici, a tutti gli effetti. Un binomio che è consolidato da una lunga militanza comune sulle pagine degli albi. E non solo.
Su che cosa si fonda la loro intesa e di conseguenza il loro successo?
Un registro condiviso che è quello dell'ironia, del divertimento, della leggerezza. Un registro che in Europa è stato sdoganato tanto tempo fa da Roald Dahl.


Un analogo gusto per raccontare storie forti che siano lontane dallo stereotipo, che propongano un ritratto dei protagonisti piuttosto intraprendente, con una certa sfiducia diffusa nei confronti dei più grandi di loro (adulti o animali che siano).
A questa prospettiva di fondo, si aggiunga che sono entrambi britannici (da cui il proverbiale sense of humor) e anche vicini nel loro percorso formativo: una volta di più la pubblicità e il graphic design si rivela uno dei più produttivi brodi di coltura per futuri autori e illustratori per l'infanzia.
Tony Ross, assimilabile per certi versi all'altro grande inglese Quentin Blake, è ormai da considerare un classico, uno dei maestri britannici. Oltre ai suoi capolavori dove è anche autore dei testi, lavora in armonia con tutti quegli autori che come lui hanno la risata nelle loro corde: Willis e Walliams in testa. Il suo modo di disegnare (come pure quello di scrivere) sono ormai un canone e hanno fatto scuola. Alterna serenamente tavole a doppia pagina nel Tortino di mammut, a quelle su pagina singola di Buon compleanno, Boa! per poi scegliere l'ancora più canonica cornice in Gisella Pipistrella e Paolona Musona. Al contrario sfonda i margini della pagina nella carica dei mammut, come a sottolinearne in modo silenzioso la loro potenza di sfondamento, appunto. 


Insomma sa fare e quindi fa quel che vuole, dialoga con lo spazio della pagina e con il testo che ne occupa una parte in grande scioltezza e con quest'ultimo si permette una serie di giochi ad effetto che hanno a che vedere con la grafica e con l'uso comunicativo che essa porta in sé. Gioca con il tipo di disegno: il mondo preistorico è avvolto in una nebbiolina sfumata e dai colori tenui, data dall'acquerello senza tratto di contorno a china. Mentre al contesto in primo piano dà rilievo con il suo tratto sempre un po' sporco, solo apparentemente abbozzato o incerto.

Ecco, questo divertimento e questa giocosità che il disegno restituisce hanno un loro preciso corrispettivo nei testi della Willis, tradotti qui con acuta sensibilità. Frequenti rime interne o assonanze, svariate ridondanze (che lette ad alta voce sono una goduria):

'E' magretto, ed è solo soletto'
oppure
'non ha una trappola per catturarmi,
non ha un carretto per portarmi,
un pentolone in cui infilarmi.
Non ha il fuoco per cucinarmi...'

sono divertimento allo stato puro.
Acuta nel dialogo con i suoi lettori su questioni che possono essere alla loro portata, nel costruire storie sulla ripetizione, altro fattore che rende piacevole l'ascolto anche per i più piccoli. Lo schema è collaudato: nel Tortino di mammut è un continuo riproporsi dello stesso modulo in cui è solo l'oggetto a cambiare. Lo stesso accade in Paolona Musona e in Gisella Pipistrella o In buon compleanno, Boa! con la sequenza di regali inutili per chi è serpente.
C'è da godersela.

Carla

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