mercoledì 30 ottobre 2019

FAMMI UNA DOMANDA!


VAGANDO FRA LE STELLE


Continuo a raccontare le proposte, finalmente abbastanza variate, che riguardano l’ambito della divulgazione: pochi giorni fa abbiamo parlato di recenti novità, riguardanti la fisica quantistica e l’astrofisica, affrontati con metodologie diversissime e con intenti non coincidenti. Qui, con il ‘Piccolo libro illustrato dell’universo’ di Ella Frances Sanders, pubblicato qualche mese fa da Marcos y Marcos, abbiamo una proposta ancora differente: l’autrice tralascia del tutto la trattazione sistematica e ordinata di argomenti, così come non disdegna di unire a elementi divulgativi altri di diversa natura: storici, poetici, evocativi.
Resta l’ambizioso progetto di raccontare il mondo, inteso come insieme di tutte le cose, dalla stella più lontana al batterio che ci provoca un’infezione.
L’assenza di una esposizione sistematica è spiazzante e può mettere in difficoltà il lettore meno informato: nozioni e opinioni sono sparse a piene mani, toccando argomenti diversi, dalla geologia alla chimica, dalla botanica all’astrofisica.
Lo stile dell’autrice, incline all’ironia, rende tutto molto agevole e fa sembrare cosa da poco discettare dell’origine dell’universo o della natura del tempo; il merito di un’esposizione siffatta sta nel poter esporre con leggerezza concetti impegnativi, senza però approfondirli più di tanto. Ad esempio, nelle prime pagine, dice: ‘Sei fatto di residui di stelle. Appese come luci fatate, discrete, bizzarre e insieme intense come solo l’impossibile sa essere, sono le stelle che devi ringraziare per il tuo corpo fragile e straordinario’.
Sicuramente un linguaggio evocativo, suggestivo, che veicola un concetto preciso; ma onestamente non so se l’immagine, pur efficace, raggiunga lo scopo di fissare nell’immaginazione l’idea, straordinaria, che siamo fatti tutti della stessa materia cosmica.
Nello stesso modo, quando si parla del mondo vegetale e della crescente attenzione verso le capacità delle piante, nei confronti delle quali l’interesse è cresciuto a dismisura, le nozioni della neurobiologia delle piante vengono lasciate galleggiare nella pagina che è loro dedicata.


Nell’apprezzare un libro originale, arricchito dalle illustrazioni dell’autrice, denso di argomenti non solo interessanti, ma anche molto attuali, coinvolgenti, resta la mia perplessità rispetto all’uso che ne può fare la lettrice e il lettore giovani, dai dodici tredici anni in poi: intanto, girando in libreria lo prenderebbe in mano, lo sfoglierebbe, lo scambierebbe per un libro per bambini? E cosa ne trarrebbe?
E’ vero che un libro siffatto trova in sé le sue ragioni; si espone al giudizio del pubblico, più o meno giovane, rivendicando l’originalità della sua esistenza. Ma il mestiere di libraia mi impone di ragionare anche sul destinatario finale, quel lettore o quella lettrice a caccia di notizie interessanti, di idee, di arricchimenti. Da questo punto di vista, è proprio la trasversalità a rappresentare un limite: un lettore adulto lo troverebbe troppo semplicistico, un ragazzino o una ragazzina potrebbero smarrirsi in questo insieme un po’ caotico di stimoli.
Detto questo, e chiedo scusa per la pedanteria, non si può non notare la bella veste grafica, la cura nel rendere le immagini, la bella traduzione, anche se, onestamente avrei lasciato il titolo originale: ‘Eating The Sun’.

Eleonora

“Piccolo libro illustrato dell’Universo’, E. F. Sanders, Marcos y Marcos 2019

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