VAGANDO FRA LE STELLE
Continuo a raccontare le proposte,
finalmente abbastanza variate, che riguardano l’ambito della
divulgazione: pochi giorni fa abbiamo parlato di recenti novità,
riguardanti la fisica quantistica e l’astrofisica, affrontati con
metodologie diversissime e con intenti non coincidenti. Qui, con il
‘Piccolo libro illustrato dell’universo’ di Ella Frances
Sanders, pubblicato qualche mese fa da Marcos y Marcos, abbiamo una
proposta ancora differente: l’autrice tralascia del tutto la
trattazione sistematica e ordinata di argomenti, così come non
disdegna di unire a elementi divulgativi altri di diversa natura:
storici, poetici, evocativi.
Resta l’ambizioso progetto di
raccontare il mondo, inteso come insieme di tutte le cose, dalla
stella più lontana al batterio che ci provoca un’infezione.
L’assenza di una esposizione
sistematica è spiazzante e può mettere in difficoltà il lettore
meno informato: nozioni e opinioni sono sparse a piene mani, toccando
argomenti diversi, dalla geologia alla chimica, dalla botanica
all’astrofisica.
Lo stile dell’autrice, incline
all’ironia, rende tutto molto agevole e fa sembrare cosa da poco
discettare dell’origine dell’universo o della natura del tempo;
il merito di un’esposizione siffatta sta nel poter esporre con
leggerezza concetti impegnativi, senza però approfondirli più di
tanto. Ad esempio, nelle prime pagine, dice: ‘Sei fatto di residui
di stelle. Appese come luci fatate, discrete, bizzarre e insieme
intense come solo l’impossibile sa essere, sono le stelle che devi
ringraziare per il tuo corpo fragile e straordinario’.
Sicuramente un linguaggio evocativo,
suggestivo, che veicola un concetto preciso; ma onestamente non so se
l’immagine, pur efficace, raggiunga lo scopo di fissare
nell’immaginazione l’idea, straordinaria, che siamo fatti tutti
della stessa materia cosmica.
Nello stesso modo, quando si parla del
mondo vegetale e della crescente attenzione verso le capacità delle
piante, nei confronti delle quali l’interesse è cresciuto a
dismisura, le nozioni della neurobiologia delle piante vengono
lasciate galleggiare nella pagina che è loro dedicata.
Nell’apprezzare un libro originale,
arricchito dalle illustrazioni dell’autrice, denso di argomenti non
solo interessanti, ma anche molto attuali, coinvolgenti, resta la mia
perplessità rispetto all’uso che ne può fare la lettrice e il
lettore giovani, dai dodici tredici anni in poi: intanto, girando in
libreria lo prenderebbe in mano, lo sfoglierebbe, lo scambierebbe per
un libro per bambini? E cosa ne trarrebbe?
E’ vero che un libro siffatto trova
in sé le sue ragioni; si espone al giudizio del pubblico, più o
meno giovane, rivendicando l’originalità della sua esistenza. Ma
il mestiere di libraia mi impone di ragionare anche sul destinatario
finale, quel lettore o quella lettrice a caccia di notizie
interessanti, di idee, di arricchimenti. Da questo punto di vista, è
proprio la trasversalità a rappresentare un limite: un lettore
adulto lo troverebbe troppo semplicistico, un ragazzino o una
ragazzina potrebbero smarrirsi in questo insieme un po’ caotico di
stimoli.
Detto questo, e chiedo scusa per la
pedanteria, non si può non notare la bella veste grafica, la cura
nel rendere le immagini, la bella traduzione, anche se, onestamente
avrei lasciato il titolo originale: ‘Eating The Sun’.
Eleonora
“Piccolo libro illustrato
dell’Universo’, E. F. Sanders, Marcos y Marcos 2019
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